Dal libro del profeta Zaccarìa - Zc 2,5-9.14-15
Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. Gli domandai: «Dove vai?». Ed egli: «Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza».Allora l’angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, che gli disse: «Corri, va’ a parlare a quel giovane e digli: “Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso – oracolo del Signore – le farò da muro di fuoco all’intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa”.Rallégrati, esulta, figlia di Sion,perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.Oracolo del Signore.Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signoree diverranno suo popolo,ed egli dimorerà in mezzo a te».
1. Zaccaria è un profeta che agisce al tempo della ricostruzione di Gerusalemme dopo l’esilio in Babilonia. Zaccaria propone di CONTEMPLARE QUELLA GERUSALEMME CHE, ALLA FINE DEI TEMPI, SARÀ EDIFICATA SECONDO LA VOLONTÀ DEL SIGNORE. Mentre si costruisce una città in cui abitare, si guarda alla città che Dio vorrebbe.
2. La caratteristica di questa città è che è TALMENTE GRANDE E ACCOGLIENTE DA ESSERE SENZA MURA. la città è talmente grande da avere le dimensioni del mondo intero, RINUNCIANDO COSÌ A PORRE UNA DISTINZIONE tra chi è dentro e chi è fuori, tra chi è ammesso e chi è escluso.
3. Risuona l'avvento nel suo appello alla gioia ed esultanza: SEGNA L'INIZIO DELL'ERA DEL MESSIA, DI COLUI CHE VIENE AD ABITARE IN MEZZO A NOI E CHI CI RENDERÀ UN POPOLO SOLO, unito nell'adempimento dei comandamenti e nella lode del Signore. Lui stesso si farà "muro" attorno a noi, PER PROTEGGERCI, PER SALVARCI.
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+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,43-45
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Gesù annuncia che dovrà soffrire la passione, ma i discepoli, pur percependone la gravità o forse proprio per questo, non osano fare domande. Il dolore della passione e la morte delude le loro aspettative. Sarà invece la via della salvezza e della gloria.
Forse noi pensiamo: “E a me, a me cosa accadrà? Come sarà la mia Croce?” Non sappiamo. Non sappiamo, ma ci sarà! Dobbiamo chiedere la grazia di non fuggire dalla Croce quando verrà: non dobbiamo lasciarci vincere dalla paura, ma rimanere forti nella sequela di Gesù; è quella la strada da seguire.
Tornano alla mente le ultime parole che Gesù ha detto a Pietro: “Mi ami? Pasci! Mi ami? Pasci!”… Ma le ultime parole erano quelle: “Ti porteranno dove tu non vuoi andare!”. La promessa della Croce.
E Tu vuoi seguire Gesù, sei pronto a rinnegare te stesso anche se l'idea ti fa paura, sei pronto a prendere la tua croce ogni giorno? La tua croce ogni giorno. Ogni giorno. La tua croce.
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I miracoli di Gesù piacciono, le parole meno. Ciò che ci piace lo capiamo, quello che ci urta non lo capiamo. Resta misterioso, incomprensibile. Ma siamo sicuri che è Gesù che non si sa spiegare?
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