domenica 31 ottobre 2021

Mc 12,28-34 - Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo. - COMMENTO AUDIO

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 12,28-34 - Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 12,28-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 28 ottobre 2021

Lc 14,1a.15-24 - RITO AMBROSIANO - II DOPO LA DEDICAZIONE - La partecipazione delle genti alla salvezza.

RITO AMBROSIANO

II DOPO LA DEDICAZIONE - La partecipazione delle genti alla salvezza.
Domenica 31 ottobre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 14,1a.15-24

1. Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti: «VENITE A CASA MIA, TUTTO È PRONTO». Nessuno degli invitati accettò. IL SIGNORE INVITA ANCHE NOI, OGGI, nella sua casa, il suo cuore pieno di amore per noi. ANDIAMO...

2. "ESCI SUBITO per le piazze e per le vie della città e CONDUCI qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi". VOGLIO CHE LA MIA CASA SI RIEMPIA. "Conduci" NOI siamo chiamati ad andare in cerca della pecora perduta per condurla alla festa. ANDIAMO...

3. È TRISTE che molti, indaffarati o accalappiati da interessi tutt'altro che spirituali, VOLTINO LE SPALLE A DIO E AI SUOI INVITI che sono in ordine alla nostra vera gioia e salvezza. Ci consola però il fatto che IL SUO AMORE NON SI ARRENDE. IL NO DI ALCUNI NON GLI IMPEDISCE DI SPERARE NEL SÌ DI ALTRI…

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 14,1a.15-24
Un sabato il Signore Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei. Uno dei commensali gli disse: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

mercoledì 27 ottobre 2021

27.10.2021 - Rm 8,26-30 Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 8,26-30

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.
1. Noi non sappiamo cosa sia bene domandare. CI ILLUDIAMO DI CONOSCERE IL NOSTRO VERO BENE. Se ci affidiamo a Dio se lasciamo fare a lui, LO SPIRITO VIENE IN AIUTO ALLA NOSTRA DEBOLEZZA, e noi possiamo vivere secondo la sua volontà nelle situazioni che la vita ci conduce a vivere.

2. Dio fa tendere ogni cosa al bene di quelli che lo amano. È un INVITO ALLA FIDUCIA IN DIO che SA TRARRE IL BENE ANCHE DAL MALE e che sta conducendo la storia verso la salvezza. 

3. Il DONO DELLO SPIRITO, LA SUA AZIONE NEL CUORE DELLE PERSONE SONO LA GARANZIA che, nonostante le fragilità delle persone e le resistenze della natura umana segnata dal male, IL PROGETTO DI DIO SI REALIZZERÀ e la storia raggiungerà il traguardo fissato.

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domenica 24 ottobre 2021

Mc 10,46-52 - Rabbunì, che io veda di nuovo! - COMMENTO AUDIO

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,46-52 - Rabbunì, che io veda di nuovo!

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,46-52

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA

sabato 23 ottobre 2021

23.10.2021 - Rm 8,1-11 - Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 8,1-11

Fratelli, ora non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia.
E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
1. CARNE E SPIRITO: due modi di vivere, di pensare e di agire dell’uomo. Sono due concezioni contrapposte di vita. EGOISMO O DONO? LA LEGGE DELLO SPIRITO TI HA LIBERATO DALLA LEGGE DEL PECCATO E DELLA MORTE. La redenzione è un dato che appartiene a tutti i battezzati. Quel dono non è cancellabile: DIO CI HA RESI PARTECIPI DI UNA VITA DA RISORTI; CI HA RESI CAPACI DI VIVERE SECONDO LO SPIRITO.

2. Il battesimo, però, NON CANCELLA LA NOSTRA LIBERTÀ. Noi abbiamo la POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE se vivere secondo lo Spirito che ci è stato concesso o “secondo la carne”. QUESTA SCELTA DETERMINERÀ L’ESITO DEL NOSTRO CAMMINO, IL FRUTTO DELLA NOSTRA VITA. Seguire l’egoismo conduce alla morte, seguire lo Spirito conduce alla vita e alla pace.

3. SE QUALCUNO NON HA LO SPIRITO DI CRISTO, NON GLI APPARTIENE. Vivere secondo lo spirito vuol dire vivere un rapporto da figli e non da servi. SE NON SEI GUIDATO DALLO SPIRITO DI CRISTO NON SEI VERO CRISTIANI anche se preghi, fai delle elemosine e lavori tutto il giorno.

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giovedì 21 ottobre 2021

Mc 16,14b-20 - RITO AMBROSIANO - I DOPO LA DEDICAZIONE - Il Mandato missionario

RITO AMBROSIANO

I DOPO LA DEDICAZIONE - Il Mandato missionario
Domenica 24 ottobre 2021
Lettura del Vangelo secondo Marco Mc 16,14b-20

1. L’episodio dell’ascensione di Gesù al cielo è un MOMENTO DI CONGEDO, NECESSARIO PER POTER RIPARTIRE. È un EVENTO CHE GENERA proprio perché permette di prendere congedo da quello che è avvenuto. RIPARTIAMO...

2. Gesù invita i discepoli ad ANDARE. Per ripartire, occorre prendere atto che le cose sono cambiate. Ma insieme al CAMBIAMENTO c’è anche una PROMESSA: il Signore agiva con loro. È vero, il contesto è diverso, ma Gesù non li abbandona!... PUOI CONTARCI...

3. GESÙ MANDA I DISCEPOLI NEL MONDO, MA SENZA NASCONDERE LE FATICHE. Eppure, saranno CAPACI di scacciare i demoni (le divisioni), CAPACI di parlare lingue nuove (comunicare laddove sembra impossibile), CAPACI di prendere in mano i serpenti (non saranno toccati dal veleno del mondo); CAPACI di guarire i malati (porteranno consolazione, cureranno le ferite di un mondo lacerato dagli odi e dall’egoismo). I DISCEPOLI SIAMO NOI... CAPACI DI…. SE RESTIAMO IN COMUNIONE CON IL SIGNORE…

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco - Mc 16,14b-20
In quel tempo. Il Signore Gesù apparve agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. 

domenica 17 ottobre 2021

Mc 10,35-45 - Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti. - COMMENTO AUDIO

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,35-45 - Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,35-45

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA




giovedì 14 ottobre 2021

Gv 10,22-30 - RITO AMBROSIANO - DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO CHIESA MADRE DI TUTTI I FEDELI AMBROSIANI

RITO AMBROSIANO

DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO CHIESA MADRE DI TUTTI I FEDELI AMBROSIANI
Domenica 17 ottobre 2021
Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 10,22-30

1. Fino a quando ci terrai nell’incertezza? SE TU SEI IL CRISTO, dillo a noi apertamente. LE PAROLE E LE AZIONI DI CRISTO NON ARRIVANO A FARLO CONOSCERE COME MESSIA: MANCA un elemento essenziale, cioè la FEDE. Questa risposta è riservata a chi appartiene al Buon Pastore. NOI SIAMO SUOI...

2. EGLI CONOSCE LE SUE PECORE ED ESSE CONOSCONO LUI. Le sue pecore si connotano per tre verbi: lo ASCOLTANO, lo CONOSCONO (proprio attraverso l'ascolto della sua Parola) e quindi lo SEGUONO (vivono cioè il suo Vangelo). VERBI DA VIVERE...

3. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. IO E IL PADRE SIAMO UNA COSA SOLA". Ecco la risposta che i giudei volevano: IN GESÙ, DIO SI FA UOMO, ma loro non riescono non solo a comprenderla, ma neanche a coglierla! SIAMO NELLE MANI DI DIO...

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 10,22-30
In quel tempo. Ricorreva a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

mercoledì 13 ottobre 2021

13.10.2021 - Rm 2,1-11 - Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere, al Giudeo prima come al Greco.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 2,1-11

Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità.
Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono all’ingiustizia.
Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come sul Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima, come per il Greco: Dio infatti non fa preferenza di persone.
1. Paolo chiama in causa più direttamente gli ebrei e le loro scelte di vita. Le accuse generalizzate di immoralità e degrado sociale rivolte ai pagani trovavano facile accoglienza tra gli ebrei, perché giustificavano la loro certezza di essere migliori degli altri. Era difficile per Paolo CONVINCERLI CHE ANCHE LORO ERANO PECCATORI COME TUTTI. Paolo vuole smantellare l’idea che basta essere credenti nel vero Dio per essere apposto. NON BASTA CREDERE, BISOGNA ANCHE VIVERE! Il giudizio di Dio sarà sull’amore, non sulla fede.

2. Paolo mette sotto ACCUSA L’ATTEGGIAMENTO DI SENTIRSI APPOSTO CON DIO, DI RITENERSI AUTORIZZATI A GIUDICARE GLI ALTRI. Solo Dio è giudice delle persone e tutti siamo sottoposti al suo giudizio, nessuno escluso. CHI SI SENTE APPOSTO È COSÌ DURO NEI GIUDIZI VERSO CHI SBAGLIA da arrivare ad accusare Dio di essere troppo buono e indulgente.

3. La sicurezza di essere nel giusto, l’arroganza di sentirsi detentori e difensori della verità e della morale, può portare fino al punto di giudicare e disprezzare anche Dio, oltre che il fratello. CHI GIUDICA NON CERCA IL CAMBIAMENTO DEL FRATELLO, ma la conferma della sua bontà e la punizione di chi sbaglia. DIO INVECE NON CERCA IL MALE DELL’UOMO, MA CHE SI CONVERTA E VIVA…

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domenica 10 ottobre 2021

Mc 10,17-30 Vendi quello che hai e seguimi. - COMMENTO AUDIO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,17-30 - Vendi quello che hai e seguimi. 

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,17-30

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 7 ottobre 2021

Mt 20,1-16 - RITO AMBROSIANO - VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

RITO AMBROSIANO

VI Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
DOMENICA 10 OTTOBRE 2021
Lettura del Vangelo secondo Matteo Mt 20,1-16

1. DIO HA SCELTO ciascuno di noi PER una missione da svolgere nella comunità umana e nella Chiesa: dunque dobbiamo essere GRATI e GIOIRE di poter lavorare nella vigna del Signore. HA SCELTO TE! IMPEGNATI E GIOISCI!

2. Anche se qualche volta, dopo aver sciupato qualità e tempo, ci sentiamo come...operai dell'ultima ora, possiamo sperimentare LA GIOIA DI ESSERE CHIAMATI E PERDONATI. Il Signore NON SCARTA NESSUNO perché è sempre grande e misericordioso. POSSIAMO SEMPRE RIPARTIRE!

3. NELLA VIGNA DEL SIGNORE C'È SEMPRE POSTO AD OGNI ORA: non dobbiamo chiuderci egoisticamente nel nostro piccolo mondo, ma essere DISPONIBILI per ogni chiamata, anche quella più pesante e dolorosa, all'inizio come all'ultima ora della nostra vita. APRIAMOCI A DIO!

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 20,1-16
 In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

domenica 3 ottobre 2021

Mc 10,2-16: L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto. - COMMENTO AUDIO

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 10,2-16: L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 10,2-16

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

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