domenica 28 novembre 2021

Lc 21,25-28.34-36 - La vostra liberazione è vicina. - COMMENTO AUDIO

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 21,25-28.34-36 - La vostra liberazione è vicina.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 21,25-28.34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 25 novembre 2021

Lc 7,18-28 - RITO AMBROSIANO - III DOMENICA DI AVVENTO – Le profezie adempiute

RITO AMBROSIANO

III DOMENICA DI AVVENTO – Le profezie adempiute
Domenica 28 novembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 7,18-28

1. SEI TU COLUI CHE VIENE? Le opere straordinarie di Gesù basterebbero a mostrare che Egli è il Messia presente: MA COLUI CHE È PRESENTE, È VERAMENTE L’ATTESO, COLUI CHE STAVAMO ATTENDENDO? Rispondere, in prima persona, a questa domanda è il “CASO SERIO” della vita di ogni uomo... 

2. Andate e riferite a Giovanni CIÒ CHE AVETE VISTO E UDITO. Gesù li rimanda a dei fatti di cui hanno esperienza: non risponde con discorsi, ma li chiama alla VERIFICA PERSONALE, facendo APPELLO ALLA LORO RAGIONE E ALLA LORO LIBERTÀ. E noi? Noi abbiamo visto e udito e per questo possiamo comprendere e testimoniare Gesù…

3. «Fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma IL PIÙ PICCOLO NEL REGNO DI DIO È PIÙ GRANDE DI LUI». Chi si mette alla sequela di Gesù, entrando nel Regno, appartiene al NUOVO TEMPO, al TEMPO FINALE DELLA SALVEZZA, CHE È IL NOSTRO TEMPO. Entriamo da PICCOLI, da POVERI DI SPIRITO…

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 7,18-28

In quel tempo. Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, / davanti a te egli preparerà la tua via”.
Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui».

25.11.2021 - Dn 6,12-28 - Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni.

Dal libro del profeta Daniele - Dn 6,12-28

In quei giorni, alcuni uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene – replicarono al re –, Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».
Il re, all’udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo. Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto emanato dal re non può essere mutato».
Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!». Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l’anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò.
La mattina dopo il re si alzò di buon’ora e allo spuntare del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?». Daniele rispose: «O re, vivi in eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male».
Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa.
Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace. Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l’impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele,
perché egli è il Dio vivente,
che rimane in eterno;
il suo regno non sarà mai distrutto
e il suo potere non avrà mai fine.
Egli salva e libera,
fa prodigi e miracoli in cielo e in terra:
egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
1. Daniele viene trovato a pregare il suo Dio. GLI INVIDIOSI SPIONI DI SEMPRE SEMBRANO QUESTA VOLTA AVERE LA MEGLIO; neppure il re può cambiare il decreto. Il Re deve ordinare che si prenda Daniele e lo si getti nella fossa dei leoni. Il re addolorato, augura a Daniele che il DIO DA LUI SERVITO E CHE SERVE CON FEDELTÀ E PERSEVERANZA LO VENGA A SALVARE.

2. Il re è fermamente convinto che IL DIO VIVENTE PUÒ LIBERARE DANIELE. Digiuna tutta la notte, si astiene dalla compagnia delle suo molte donne e si alza molto presto per andare di persona a vedere se la sua speranza è vera. Trova Daniele vivo. Non è stato divorato dai leoni. DANIELE GLI ANNUNZIA IL GRANDE PRODIGIO COMPIUTO DAL DIO VIVENTE VERSO DI LUI. 

3. LA GIOIA DEL RE È PIENA. DANIELE È SALVO. Ora può ordinare che venga tirato dalla fossa, senza infrangere alcun decreto. Ora è suo dovere farlo uscire. IL MALE FATTO A DANIELE RICADE SUGLI INVIDIOSI E SUGLI SPIONI e questa volta i leoni non risparmiano le loro vite. Il re di Babilonia RICONOSCE LA VERITÀ DEL DIO DI DANIELE e ordina a tutti i suoi sudditi che rispetti sia il Dio di Daniele che i suoi adoratori. 

Per il commento al Vangelo di oggi clicca il seguente link..

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/11/28112019-lc-2120-28-gerusalemme-sara.html

domenica 21 novembre 2021

Gv 18,33-37 - Tu lo dici: io sono re. - COMMENTO AUDIO

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Gv 18,33-37 - Tu lo dici: io sono re.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 18,33-37

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 18 novembre 2021

Mc 1,1-8 - RITO AMBROSIANO - II DOMENICA DI AVVENTO – “I figli del Regno”

RITO AMBROSIANO

II DOMENICA DI AVVENTO – “I figli del Regno”
Domenica 21 novembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Marco Mc 1,1-8

1. LA VENUTA DEL SIGNORE TRA NOI È UN DONO IMPREVEDIBILE E GRANDE. La gente VA al fiume da Giovanni Battista, richiamata dal suo grido; riconosce il proprio bisogno e il proprio male, e ACCOGLIE L’INVITO ALLA CONVERSIONE... ASCOLTIAMO I NOSTRI BISOGNI PIÙ PROFONDI…

2. Chi non attende nulla, non scruta l’orizzonte e non si muove. Il nostro bisogno e il nostro male, e insieme il male del mondo ci spingono ad ANDARE DA GESÙ, INSIEME CON LA FOLLA che lo domanda e lo desidera, uniti nella comunità della Chiesa. INSIEME CAMMINIAMO…

3. Questa pagina di Vangelo ci invita a PREPARARCI, a DISCERNERE, a DIVENTARE DISCEPOLI autentici, a togliere gli ostacoli fossero anche i nostri impegni che ci fanno perdere di vista la venuta del Signore. IL SIGNORE VIENE…

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco - Mc 1,1-8

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: / egli preparerà la tua via. / Voce di uno che grida nel deserto: / Preparate la via del Signore, / raddrizzate i suoi sentieri», / vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

domenica 14 novembre 2021

Mc 13,24-32 - Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti. - COMMENTO AUDIO

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 13,24-32 - Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 13,24-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».


giovedì 11 novembre 2021

Lc 21,5-28 - RITO AMBROSIANO - I DOMENICA DI AVVENTO - La venuta del Signore.

RITO AMBROSIANO

I DOMENICA DI AVVENTO - La venuta del Signore.
Domenica 14 novembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 21,5-28

1. L’Avvento è un tempo di preghiera, e «la bella preghiera» sarà leggere con impegno il Vangelo ogni giorno. Il Vangelo ci testimonia CHE IL SIGNORE È VICINO, e ci invita ad ESSERE VIGILANTI... IL TEMPO È VICINO...

2. Quella profetizzata da Gesù NON è una storia semplice, è invece difficile, tormentata, perseguitata, vissuta nella grande sofferenza. LA BELLA NOTIZIA È CHE "VEDRANNO IL FIGLIO DELL’UOMO VENIRE". Come nel parto dopo i dolori nasce la vita, I DOLORI SONO L'INIZIO DEL MONDO NUOVO... UN MONDO UMANO...

3. Noi discepoli siamo chiamati a fare della nostra vita un dono d'amore per i fratelli. NON LASCIAMOCI INGANNARE DAGLI EVENTI MA PERSEVERIAMO CON FEDE. Abbiamo una ragione più grande per vivere e anche per morire (Il Signore viene!) ... IL MONDO È NELLE MANI DI DIO...

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 21,5-28

In quel tempo. Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, il Signore Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

domenica 7 novembre 2021

Mc 12,38-44 - Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva. - COMMENTO AUDIO

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 12,38-44 - Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 12,38-44

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 4 novembre 2021

Lc 23,36-43 - RITO AMBROSIANO - NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

RITO AMBROSIANO

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO 
Domenica 07 novembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 23,36-43

1. Nel vangelo la parola RE è scritta su una tavoletta inchiodata, quasi a disprezzo, sopra la testa di Gesù in croce e urlata dalla folla sciocca che gode della morte altrui. Luca ha SVUOTATO la regalità di OGNI PRIVILEGIO, di OGNI COLORE SFARZOSO e di OGNI PREZIOSITÀ data da oggetti umani o contesti nobili. ECCO IL NOSTRO RE, CONTEMPLIAMOLO...

2. GESÙ MORENDO IN CROCE, VINCE LA MORTE PER SEMPRE, vince satana con tutti i suoi inganni e apre la strada alla risurrezione, alla vita eterna per tutti noi. Il secondo malfattore ha la gioia di sentire dalle labbra di Gesù la promessa personale: "OGGI, CON ME SARAI IN PARADISO"… IN CAMINO VERSO IL PARADISO...

3. GESÙ FA QUESTA PROMESSA ANCHE A NOI NEL NOSTRO "OGGI"; bisogna solo che ci riconosciamo peccatori, BISOGNOSI DI SALVEZZA e ci rivolgiamo a lui, nostro Re, con fiducia... IL PENTIMENTO È UN FRUTTO DELLO SPIRITO SANTO, INVOCHIAMOLO...

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 23,36-43
In quel tempo. Anche i soldati deridevano il Signore Gesù, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

mercoledì 3 novembre 2021

04.11.2021 - Rm 14,7-12 - Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Rm 14,7-12

Fratelli, nessuno di noi vive per sé stesso e nessuno muore per sé stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, perché sta scritto:
«Io vivo, dice il Signore:
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio».
Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio.
1. NESSUNO VIVE PER SÉ STESSO NESSUNO MUORE PER SÉ STESSO. Il Signore È IL TERMINE a cui tende tutta la nostra vita e la nostra morte. Noi non ci apparteniamo, NON SIAMO PADRONI DI NOI STESSI, non siamo il fine della nostra esistenza. GESÙ È IL SIGNORE!

2. RICORDATI CHE TU NON SEI DIO, non sei chiamato a giudicare, a criticare e a disprezzare nessuno. Ricordati che tutti ci presenteremo davanti al Tribunale di Dio e ognuno DOVRÀ RENDERE CONTO DI SÉ STESSO e non degli altri.

3. Allora DIVENTA IMPORTANTE che io sia accogliente verso tutti, che io sia comprensivo verso tutti, anche se l'altro non lo merita. LA GRAZIA CHE IL SIGNORE CI HA DATO CI SERVE PROPRIO PER FORMARE LA NOSTRA PERSONA IN RELAZIONE CON LA COMUNITÀ.  Accogliamola!

Per il commento al Vangelo di oggi clicca il seguente link..

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/11/07112019-lc-151-10-vi-sara-gioia-nel.html

lunedì 1 novembre 2021

Mt 5,1-12 - Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. - COMMENTO AUDIO

TUTTI I SANTI

Mt 5,1-12 - Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».