domenica 29 maggio 2022

Lc 24,46-53 - Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo. - COMMENTO AUDIO

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

Lc 24,46-53 - Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



29.05.2022 - Lc 24,46-53 - Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,46-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

 

ASCENSIONE

La solennità dell'Ascensione, ci ricorda che Gesù Cristo è tornato alla destra del Padre, ma NON CI HA LASCIATI SOLI. Dal Cielo è vicino a noi in un modo nuovo, perché attraverso lo Spirito Santo EGLI VIVE NEI NOSTRI CUORI. Vi auguro di sperimentare la sua presenza in ogni momento della vostra vita!

 

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giovedì 26 maggio 2022

Lc 24,46-53 - ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)
Domenica 29 Maggio 2022
Lc 24,46-53 Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
1. Il Messia DOVEVA morire, ma il terzo giorno DOVEVA risuscitare dai morti. E' risorto! Lui aveva ragione, ha vinto con L'Amore!- TU SEI TESTIMONE DELLA BUONA NOVELLA CON LA FORZA DELLO SPIRITO SANTO! CORAGGIO...

2. “Mentre li (gli apostoli) benediceva veniva portato verso il cielo”. MENTRE SI ELEVA, LA BENEDIZIONE SI ESTENDE A TUTTA LA TERRA, a tutti i popoli, nel PER SEMPRE della gloria del Risorto. NON siamo soli, SIAMO BENEDETTI DA DIO! PORTA LA BENEDIZIONE DI DIO OVUNQUE ANNUNCIANDO IL VANGELO…

3. L’Ascensione NON indica l’assenza di Gesù, ma ci dice che EGLI È VIVO IN MEZZO A NOI IN MODO NUOVO; non è più in un preciso posto del mondo; ora è nella signoria di Dio, PRESENTE IN OGNI SPAZIO E TEMPO, VICINO AD OGNUNO DI NOI. GESÙ È "VIVO" QUESTA È LA NOSTRA GIOIA!

BUONA DOMENICA...

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,46-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

 

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Eb 9,24-28;10,19-23 - ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

Domenica 29 Maggio 2022
Eb 9,24-28;10,19-23 - Cristo è entrato nel cielo stesso.
Dalla lettera agli Ebrei - Eb 9,24-28;10,19-23
 
Cristo non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.

1. Gesù ha OFFERTO sé stesso e con il proprio sangue, non con quello di un animale, È ENTRATO NEL SANTUARIO CHE È IL SIMBOLO DEL CIELO, CIOÈ È ARRIVATO NEL MONDO DI DIO. Infatti con la morte di Gesù il velo del tempio si squarciò dall'alto in basso.

2. Il velo è la carne di Gesù. LUI È PASSATO OLTRE ATTRAVERSO la sua umanità, la sua sofferenza reale, concreta. Col suo corpo HA ATTRAVERSATO LA MORTE E NON SI È FERMATO NEL MONDO DEI MORTI ma ha raggiunto il santuario, è entrato nel mondo di Dio e ha ottenuto una piena redenzione per tutti. 

3. Gesù ha offerto l'unico autentico sacrificio che OTTIENE VERAMENTE IL PERDONO DEI PECCATI PER TUTTI PER SEMPRE. Nell’evento dell'ascensione, il Cristo entra nel santuario di Dio OTTENENDOCI UNA REDENZIONE ETERNA. Anche noi possiamo con grande gioia entrare nel santuario di Dio: GESÙ CRISTO È IL NOSTRO TEMPIO, non più quello di Gerusalemme, EGLI CI METTE IN PIENA COMUNICAZIONE CON DIO E CI RIEMPIE DI GRANDE GIOIA.

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At 1,1-11 - ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

Domenica 29 Maggio 2022
At 1,1-11 - Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
Dagli Atti degli Apostoli - At 1,1-11
 
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

1. GLI APOSTOLI MANGIARONO CON IL CRISTO RISORTO IN QUEI QUARANTA GIORNI. Durante uno di questi appuntamenti Gesù Risorto diede loro delle indicazioni. Ciò avviene nella nostra messa: NOI MANGIAMO COL RISORTO DURANTE IL QUALE, IL RISORTO, PARLA E COMUNICA IL SUO MESSAGGIO.

2. Gesù chiede di rimanere in Gerusalemme e di ATTENDERE LA PROMESSA DEL PADRE: “l'immersione nello Spirito Santo”. Gli apostoli non capiscono. Non sta a voi dice Gesù ai discepoli conoscere i tempi e i momenti, RICEVERETE UN DONO CHE DIVENTERÀ UN IMPEGNO DI RENDERE TESTIMONIANZA fino agli estremi confini della terra: LO SPIRITO SANTO.

3. E mentre i discepoli guardavano, Gesù FU ELEVATO IN ALTO e una nube lo sottrasse ai loro occhi. I discepoli restano a bocca aperta. Due uomini in bianche vesti ammoniscono i discepoli: non perdete tempo in elucubrazioni strane, in interpretazioni varie MA IMPEGNATEVI NELL’OGGI PER QUELLO CHE È IL COMPITO DELLA CHIESA: LA TESTIMONIANZA…

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Gv 17,20-26 RITO AMBROSIANO - VII DOMENICA DI PASQUA (Domenica dopo l'Ascensione)

RITO AMBROSIANO

VII DOMENICA DI PASQUA (Domenica dopo l'Ascensione) - anno C
Domenica 29 Maggio 2022
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 17,1b.20-26
1. Gesù prega per i discepoli e per noi: “CHE TUTTI SIANO UNA COSA SOLA”. I discepoli sono UNITI perché condividono tutti il MEDESIMO SPIRITO SANTO, la MEDESIMA GLORIA DI DIO, la PRESENZA DI DIO IN LORO. RICERCHIAMO SEMPRE L’UNITÀ IN DIO...

2. L’UNICA CONDIZIONE PERCHÉ IL MONDO CREDA È CHE VOI SAPPIATE AMARVI: essere una cosa sola al di là dei sentimenti... Perché “amare quelli che ci amano” è facile, non c’è bisogno della fede... "SE VUOI CHE IL MONDO CREDA IMPEGNATI NELLA TESTIMONIANZA"…

3. Il Padre CI AMA con lo stesso amore con cui ha amato il Figlio e HA MESSO TALE AMORE DENTRO DI NOI. Infatti per amare OLTRE il sentimento c’è bisogno di una GRAZIA: è la Grazia di chi sa che il Signore è CON TE e prega PER TE per aiutarTi ad essere una cosa sola, al di là della fatica. UNIAMOCI NELLA PREGHIERA DI GESÙ...

BUONA DOMENICA…

+ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 17,1b.20-26
In quel tempo. Il Signore Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

domenica 22 maggio 2022

Gv 14,23-29 - Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. - COMMENTO AUDIO

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Gv 14,23-29 - Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,23-29

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA



22.05.2022 - Gv 14,23-29 - Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,23-29
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 SE UNO MI AMA

Amare nel Vangelo non è l'emozione che intenerisce, la passione che divora, lo slancio che fa sconfinare. Amare si traduce sempre con un verbo: dare, «non c'è amore più grande che dare la propria vita» (Gv 15,13). SI TRATTA DI DARE TEMPO E CUORE A DIO E FARGLI SPAZIO...

 

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giovedì 19 maggio 2022

Gv 14,23-29 - VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Domenica 22 Maggio 2022
Gv 14,23-29 - Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

1. Dio vuole abitare con Te. FAI LA TUA SCELTA: UNISCI LA TUA VITA A QUELLA DI GESÙ. Questo cammino COMINCIA con l’amore a Gesù, PROCEDE con l’osservanza della sua parola, CRESCE con il dono dello Spirito, nella Chiesa. METTICI ENTUSIASMO...

2. Nel nome di Gesù, Dio Padre ci dona lo Spirito Santo, chiamato ‘PARÀCLITO’ (colui che ci sta vicino), che VIENE A MUOVERCI dalla profondità stessa della nostra persona e Ci Conduce progressivamente alla pienezza della verità e della pace. CI DONA LA PACE DI DIO. NE ABBIAMO BISOGNO!

3. “Vado e tornerò da voi”. GESÙ TORNA CON UN'ESISTENZA DIVERSA, DILATATA (cadono i limiti dell'incarnazione - spazio temporali) GESÙ È PRESENTE E VIVO in ogni momento e in ogni contesto. Viene da risorto, RALLEGRIAMOCI E RINGRAZIAMO, non siamo soli!

BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,23-29
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

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Ap 21,10-14.22-23 - VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Domenica 22 Maggio 2022
Ap 21,10-14.22-23 - L’angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo - Ap 21,10-14.22-23
L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.
1. Giovanni guidato da un angelo su un alto Monte vede la Gerusalemme Santa scendere dal cielo da parte di Dio, scende quindi sulla terra, È UNA REALTÀ CHE VIENE DA DIO MA ADESSO APPARTIENE A QUESTA TERRA.
 
2. La città santa è CIRCONDATA DA GRANDI MURA, CON 12 PORTE. Le porte sono disposte tre per lato verso i quattro punti cardinali, SONO APERTE SEMPRE GIORNO E NOTTE. Le mura della città poggiano su 12 BASAMENTI e queste basi solide delle porte recano i nomi dei 12 apostoli dell'agnello. Ogni chiesa dedicata ha all'interno 12 croci…

3. La Nuova Gerusalemme non ha tempio, perché? PERCHÉ IL SIGNORE DIO E L'AGNELLO SONO IL SUO TEMPIO. La Nuova Gerusalemme non ha bisogno di luce di sole, perché? PERCHÉ LA GLORIA DI DIO LA ILLUMINA LA LUCERNA DELLA NUOVA GERUSALEMME È L'AGNELLO, l’agnello è il sole, l'agnello è il tempio, il Cristo risorto è il nostro tempio è la nostra luce, oggi e per sempre!

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At 15,1-2.22-29 - VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

 VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Domenica 22 Maggio 2022
At 15,1-2.22-29 - È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.
Dagli Atti degli Apostoli - At 15,1-2.22-29
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».
1. Gli atti degli apostoli ci presentano un momento di crisi della prima comunità Cristiana. Sono passati circa vent'anni dalla morte e risurrezione di Gesù e quel gruppo delle origini è diventato molto più grande, si è allargato in molte regioni, HA RAGGIUNTO TANTE PERSONE DIVERSE. MOLTI NON EBREI HANNO ADERITO AL VANGELO CHE FARE CON COSTORO? Le crisi sono inevitabili e necessarie…

2. Alcuni conservatori giudaizzanti pensano che SIA NECESSARIO PASSARE ATTRAVERSO LA LEGGE DI MOSÈ per diventare Cristiani, Paolo e Barnaba sono di avviso diverso: ACCOGLIERE IL CRISTO È SUFFICIENTE per la salvezza. Ci vuole umiltà…

3. Paolo e Barnaba in Concilio raccontano agli apostoli di Gerusalemme la loro esperienza missionaria, RACCONTANO GLI EPISODI CAPITATI IN QUEGLI ANNI in cui hanno annunciato il Vangelo a degli stranieri. Alla fine la comunità Cristiana di Gerusalemme matura una scelta: LA SALVEZZA È PER TUTTI, NON BISOGNA DIVENTARE EBREI PER ESSERE CRISTIANI, OGNI UOMO CHE ACCETTA IL CRISTO PUÒ ESSERE SALVATO. L’agire di Dio ci precede…

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Gv 16,12-22 RITO AMBROSIANO - VI DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO

VI DOMENICA DI PASQUA
Domenica 22 Maggio 2022
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 16,12-22

1. L'immagine del parto: SOLO GESÙ POTEVA PARAGONARE LA SUA MORTE AD UNA NASCITA. In quei momenti la tristezza dei discepoli era giustificabile ma essi lo avrebbero rivisto e sarebbero stati nella gioia. GESÙ È VIVO, HA MANTENUTO LA PROMESSA!...

2. Cosa ne sarebbe stato di loro a quel punto? Sarebbero di nuovo piombati nella tristezza? No, perché Gesù aveva PROMESSO LORO LO SPIRITO SANTO, LO SPIRITO DELLA VERITÀ, e lo Spirito Santo, avrebbe dato loro una gioia duratura e li avrebbe consolati dell’assenza fisica di Gesù. INVOCHIAMOLO OGNI GIORNO... VIENI SANTO SPIRITO...

3. Se oggi ti trovi in una situazione di sofferenza, AFFIDATI AL SIGNORE E RICORDATI che, proprio come dopo le doglie del parto c’è la gioia che segue la nascita di un bambino. LA GIOIA CRISTIANA È LA CERTEZZA CHE DIO CI AMA E CI PROTEGGE, nonostante le nostre debolezze e le avversità che ci colpiscono. AFFIDATI A LUI…

BUONA DOMENICA...
+ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 16,12-22
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia».

domenica 15 maggio 2022

Gv 13,31-35 - Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. - COMMENTO AUDIO

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Gv 13,31-35 - Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 13,31-35

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



15.05.2022 - Gv 13,31-35 - Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 13,31-33a.34-35
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

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VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/05/gv-1331-35-v-domenica-di-pasqua-anno-c.html

giovedì 12 maggio 2022

Gv 13,31-35 - V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Domenica 15 Maggio 2022
Gv 13,31-35 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.


1. Siamo nel cenacolo all'ultima cena. Giuda esce per consegnare il Maestro. Durante la cena Gesù fa un lungo discorso (ultime parole, testamento). Parla della "GLORIA". Gesù in croce avrebbe GLORIFICATO DIO MOSTRANDO IL SUO AMORE VERSO L’UMANITÀ, RIVELANDO IL VERO VOLTO DEL PADRE che è amore INCONDIZIONATO. LA GLORIA NON È LA FAMA MA IL PESO SPECIFICO, il peso rilevante del Signore nella mia vita… QUANTO PESA IN ME? QUANTA GLORIA?

2. Gesù ci lascia la sua eredità: il COMANDAMENTO "NUOVO": “Amatevi gli uni gli altri COME io ho amato voi”. Egli offre una MISURA CONCRETA, un modo sul quale specchiarsi, e insieme UN’ORIGINE E UNA FONTE. Non è solo un buon esempio, ma una GRAZIA DONATA. Chiediamo a Dio ogni giorno questa “GRAZIA” DI AMARE COME LUI….

3. Un amore così è il SEGNO CHE IDENTIFICA I DISCEPOLI e diventa quindi una TESTIMONIANZA CHE RIMANDA A LUI. Un amore così manifesta la ‘GLORIA DI DIO’. La vocazione di ogni Cristiano: è AMARE COME GESÙ HA AMATO… Impossibile? NO con la GRAZIA di DIO…

BUONA DOMENICA... 

+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 13,31-33a.34-35
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

 

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Ap 21,1-5 - V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Domenica 15 Maggio 2022
Ap 21,1-5 - Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo - Ap 21,1-5
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
1. Giovanni presenta la Gerusalemme Celeste che SCENDE DAL CIELO SULLA TERRA. La realtà nuova di Dio scende sulla terra. È la DESCRIZIONE DI UN NUOVO MONDO: il cielo è sceso sulla terra, l’umanità è redenta.

2. Una voce potente, che veniva dal trono diceva: ECCO LA TENDA che Dio ha messo con gli uomini. La Gerusalemme Celeste è l'abitazione di Dio. Dio abiterà con loro ed essi saranno “suoi popoli”. Non suo popolo ma “suoi popoli” al plurale: restano i popoli che DIVENTANO PERÒ TUTTI LEGATI ALL’UNICO SIGNORE in un vincolo matrimoniale. Tutti i popoli FINALMENTE sono entrati in comunione con Dio.

3. E sarà l’amore grande di Dio, il suo Agape, che asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi e supererà il lamento, l’affanno, PERCHÉ LE COSE DI PRIMA SONO PASSATE ECCO DICE IL SIGNORE “IO FACCIO NUOVE TUTTE LE COSE”. È la novità di Pasqua: se uno è in Cristo è una creazione nuova…

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