giovedì 28 gennaio 2021

28.01.2021 - Eb 10,19-25 - Nella pienezza della fede, manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza per stimolarci a vicenda nella carità.

          Dalla lettera agli Ebrei - Eb 10,19-25

Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.
Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.

1. Siamo pienamente sicuri, NON DELLE NOSTRE FORZE, MA DEL SANGUE DI CRISTO; abbiamo piena fiducia di entrare nel santuario, PER MEZZO DEL SANGUE DI GESÙ, cioè attraverso l’offerta stessa della sua vita. È LA VIA NUOVA, È UNA STRADA VIVENTE…

2. MANTENIAMO LA PROFESSIONE DELLA NOSTRA SPERANZA. Che cosa significa? Mantenere quella tensione alla santificazione. Il Signore ci vuole bene e ci vuole santi; la professione della speranza è questa, DOVE SPERANZA È UNA ATTESA CERTA, UN DESIDERIO ARDENTE DI PIENA ADESIONE AL SIGNORE…

3. PRESTIAMO ATTENZIONE gli uni agli altri, per STIMOLARCI A VICENDA nella carità e nelle opere buone. Qui l’autore nella sua predica deve intervenire per correggere. Stimolare l’altro comporta mettere in crisi anche la propria vita, mettersi in gioco…

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mercoledì 27 gennaio 2021

27.01.2021 - Eb 10,11-18 - Ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

           Dalla lettera agli Ebrei - Eb 10,11-18

Fratelli, ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto:
«Questa è l’alleanza che io stipulerò con loro
dopo quei giorni, dice il Signore:
io porrò le mie leggi nei loro cuori
e le imprimerò nella loro mente»,
dice: «e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

1. I “sacrifici antichi non possono mai eliminare i peccati”. SOLO IL SACRIFICIO DI CRISTO È SERVITO UNA SOLA VOLTA PER LA REDENZIONE DEI PECCATI DELL'UMANITÀ. Gesù ha preceduto ogni nostro peccato con l’evento salvifico del suo sacrificio d’amore. DIO NON VUOLE LA MORTE DEL PECCATORE MA CHE SI CONVERTA E VIVA…

2. “Un’unica offerta”: è l’offerta di sé stesso che HA PORTATO ALLA PERFEZIONE quelli che vengono santificati. Siamo NOI resi perfetti perché ci ha orientati a sé, ci ha uniti a sé…. Dio ha già fatto tutto quel che gli competeva, NOI NO. SIAMO RESI PERFETTI, MA IN VIA DI SANTIFICAZIONE…

3. Ora, dove c’è il perdono di queste cose - e cioè dei nostri peccati e delle nostre iniquità -, non c’è più bisogno di offerta per il peccato. SE IL PERDONO È VENUTO PER IL SANGUE DI CRISTO, TU NON HAI NIENTE DA OFFRIRE – nessun sacrificio - per comperare quel perdono: c’è già. IL PERDONO TI È GIÀ STATO REGALATO…

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domenica 24 gennaio 2021

Mc 1,14-20: Convertitevi e credete al Vangelo. - COMMENTO AUDIO

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Mc 1,14-20: Convertitevi e credete al Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 1,14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA

 

domenica 17 gennaio 2021

Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui. - COMMENTO AUDIO

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,35-42

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.


domenica 10 gennaio 2021

Mc 1,7-11: Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento. - COMMENTO AUDIO

BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO B)

Mc 1,7-11: Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 1,7-11

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

PARTE 1


PARTE 2





sabato 9 gennaio 2021

09.01.2021 - 1Gv 4,11-18 - Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.

   Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo - 1Gv 4,11-18

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.
In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.

1. L’apostolo dopo averci chiarito che DIO È AMORE, ci illumina sulle conseguenze pratiche per la nostra vita di cristiani: L’AMORE VICENDEVOLE COME CONDIZIONE PERCHÉ IL SUO AMORE SIA PERFETTO IN NOI. Il comando di volerci bene l'un l'altro è la logica conseguenza dell'amore che Dio ha per noi.

2. Altra conseguenza è il POSSESSO DELLO SPIRITO come dono che ci guida nel nostro intimo; e infine LA FEDE IN GESÙ SALVATORE dell’umanità perché solo chi crede lo conosce e lo ama. 

3. L’AMORE VERSO DIO DEVE CRESCERE E SARÀ AUTENTICO SOLO QUANDO AVRÀ SOSTITUITO IL TIMORE E LA PAURA. La fiducia dei cristiani verso Gesù “nel giorno del giudizio” diventa così sicurezza. DI VITTORIA perché la fede ci pone sempre di fronte a Gesù, che ci accompagna in questa crescita di amore e ci ha resi figli di Dio.

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09.01.2021 Mc 6,45-52 - Videro Gesù camminare sul mare.


+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 6,45-52

[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

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