giovedì 30 dicembre 2021

Gv 1,1-18 - II DOMENICA DOPO NATALE

II DOMENICA DOPO NATALE

Domenica 02 Gennaio 2022
Gv 1,1-18 - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.


1. «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio». "IN PRINCIPIO", VERSO IL "PER SEMPRE". Siamo raggiunti dall'Amore che ci alimenta PER SEMPRE... ACCOGLIAMO IL VERBO...

2. «A quanti l'hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio». Il potere, una energia, una vitalità, una forza: CRISTO NASCE PERCHÉ IO NASCA. NASCA NUOVO E DIVERSO. NASCA DALL'ALTO. Dio non può che generare Figli di Dio. SIAMO FIGLI DI DIO... FAI SCELTE DA FIGLIO DI DIO…

3. «E il Verbo si fece carne». Il Verbo “diventa” carne, non si accontenta di “apparire” nella fragilità delle sue creature, ma CONDIVIDE LA LORO FRAGILITÀ. Ogni carne, ogni uomo VIENE DALLA PAROLA; a sua volta la PAROLA È VITA E LUCE di ogni carne... FAI SPAZIO ALLA PAROLA...

BUONA DOMENICA

✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,1-18
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2021/01/sir-241-412-16-ii-domenica-dopo-natale.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2021/01/ef-13-615-18-ii-domenica-dopo-natale.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/01/gv-11-18-ii-domenica-dopo-natale.html

Ef 1,3-6.15-18 - II DOMENICA DOPO NATALE

II DOMENICA DOPO NATALE

Domenica 02 Gennaio 2022
Ef 1,3-6.15-18 - Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni - Ef 1,3-6.15-18
 
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

1. L’INNO DI BENEDIZIONE È UN RENDIMENTO DI GRAZIE AL BENE RICEVUTO; presenta una serie di benedizioni, le quali esprimono l’immensa ricchezza del dono che Dio ha comunicato all’uomo da lui stesso benedetto.

2. OGGETTO DELL’INNO È LA CELEBRAZIONE DEL PIANO SALVIFICO DI DIO, che ha il suo compimento supremo in Cristo Gesù. Il disegno salvifico è la volontà di Dio di donare all’umanità l’adozione filiale in Cristo. SIAMO FIGLI, CHIAMATI A VIVERE UN’ESISTENZA SANTA E IMMACOLATA NELLA CARITÀ. Una vita nell’amore…

3. Paolo aveva udito della loro fede e del loro amore verso tutti i santi, ringrazia Dio e prega che Dio possa DARE A QUESTI CREDENTI LO SPIRITO DI SAPIENZA E DI RIVELAZIONE NELLA CONOSCENZA DI GESÙ CRISTO e che illumini gli occhi della loro mente. ABBIAMO BISOGNO DELLA SAPIENZA DI DIO che ci faccia assaporare il senso nuovo, vero della nostra esistenza…

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PRIMA LETTURA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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Sir 24,1-4.12-16 - II DOMENICA DOPO NATALE

II DOMENICA DOPO NATALE

Domenica 2 Gennaio 2022
Sir 24,1-4.12-16 - La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.
Dal libro del Siràcide - Sir 24,1-4.12-16
 
La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell’assemblea dei santi ho preso dimora».

1. Il Siracide presenta la Sapienza come una Signora che parla ed elogia sé stessa. LA SAPIENZA TROVA IL PROPRIO VANTO IN DIO e in mezzo al suo popolo proclama la propria gloria. IL NOSTRO VANTO È IN DIO…

2. Dice di essere USCITA DALLA BOCCA DELL'ALTISSIMO E DI AVERE COPERTO LA TERRA come una nube. Dio parlando all'inizio della creazione ha fatto USCIRE DA SÉ LA PAROLA, ha generato il Verbo che come una NUBE HA COPERTO LA TERRA. La nube è immagine dello Spirito che copre e feconda. 

3. Dio ha creato tutto con la Parola. HA POSTO DIMORA IN ISRAELE. Il Signore abita in mezzo a noi ha piantato la tenda in Israele cioè HA CONDIVISO LA VICENDA DEL POPOLO in previsione di condividere totalmente l'esperienza umana. LA CHIESA DEI SANTI È LA DIMORA DELLA SAPIENZA…

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PRIMA LETTURA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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Lc 4,14-22 - RITO AMBROSIANO - Domenica dopo l'Ottava del Natale del Signore

RITO AMBROSIANO
Domenica dopo l'Ottava del Natale del Signore
DOMENICA 02 GENNAIO 2022
Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 4,14-22

1. GESÙ nella sinagoga a Nazareth SI RIVELA PER QUELLO CHE È: l'inviato dal Padre per annunciare la Buona Notizia ai poveri, proclamare la libertà ai prigionieri, restituire la vista ai ciechi e la libertà agli oppressi. “GESÙ” VUOL DIRE IN EBRAICO: «DIO SALVA». REALMENTE, FIDATI...

2. Gesù collega la profezia di Isaia alla sua stessa persona. OGGI QUELLA PAROLA SI COMPIE NELLA SUA VITA! È Lui il pieno di Spirito, il consacrato, chiamato a portare il lieto annuncio, a guarire e liberare, a proclamare la grazia di Dio. ANCHE NOI SIAMO CHIAMATI A SCOPRIRE COME LA PAROLA SI INCARNA NELL'OGGI DELLA NOSTRA VITA…

3. "Tutti erano MERAVIGLIATI delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca", PAROLE DOLCI per chi desidera conoscere la verità ma per chi chiude il suo cuore e rifiuta la verità, la PAROLA DI DIO DIVENTA DURA, AMARA E INACCETTABILE. DIPENDE DA NOSTRO ATTEGGIAMENTO NEI SUOI CONFRONTI. A NOI LA SCELTA...

BUONA DOMENICA...

  ✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 4,14-22
In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

domenica 26 dicembre 2021

Lc 2,41-52 Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri. - COMMENTO AUDIO

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO C)

Lc 2,41-52 Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.

 Dal Vangelo secondo Luca - Lc 2,41-52

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

PARTE PRIMA 

PARTE SECONDA



sabato 25 dicembre 2021

Mt 17,24-27 - RITO AMBROSIANO - II GIORNO DELL'OTTAVA DI NATALE - Festa di santo Stefano, primo martire

RITO AMBROSIANO

II GIORNO DELL'OTTAVA DI NATALE - Festa di santo Stefano, primo martire
Domenica 26 dicembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Matteo Mt 17,24-27

1. Il tempio di Gerusalemme aveva un costo. Comportava una spesa. Ogni figlio di Israele era tenuto a versare la tassa stabilita. Tutti devono pagare la tassa per il tempio. Nessuno è sopra la legge. TUTTI DEVONO OBBEDIRE ALLA LEGGE. Ma…

2. Ma Gesù annunzia la Verità che è Lui stesso. GESÙ DEL PADRE È IL FIGLIO prediletto, il Tempio di Gerusalemme serve per il culto celebrato in onore del Padre. SE IL TEMPIO È DEL PADRE, IL FIGLIO DI CERTO NON DEVE PAGARE LA TASSA AL PADRE. Gesù è Dio!

3. Ma se Gesù si sarebbe rifiutato di pagare la tassa in ragione della sua figliolanza con Dio, la gente si sarebbe scandalizzata. Non avrebbe creduto nella sua verità. Avrebbe pensato che Gesù non voleva pagare la tassa. LO SCANDALO VA SEMPRE EVITATO, IN OGNI MODO, AD OGNI COSTO. Lo scandalo è via che potrebbe escludere l’altro dalla verità della fede. GESÙ ALLORA DONA LA SOLUZIONE A PIETRO: “Va’ al mare, getta l'amo…” 
BUONA DOMENICA…

 

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 17,24-27
In quel tempo. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Gv 1,1-18 - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. - COMMENTO AUDIO

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO

Gv 1,1-18 - Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

 Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,1-18

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato. 

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA



venerdì 24 dicembre 2021

Lc 2,1-14 - Oggi è nato per voi il Salvatore. - COMMENTO AUDIO

NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE

Lc 2,1-14 - Oggi è nato per voi il Salvatore.

 + Dal Vangelo secondo Luca - Lc 2,1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». 

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA



domenica 19 dicembre 2021

Lc 1,39-45 - A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? - COMMENTO AUDIO

IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 1,39-45 - A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 1,39-45
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

PARTE PRIMA 

PARTE SECONDA



domenica 12 dicembre 2021

Lc 3,10-18 - E noi che cosa dobbiamo fare? - COMMENTO AUDIO

III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) - GAUDETE

Lc 3,10-18 - E noi che cosa dobbiamo fare?

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,10-18
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

PARTE PRIMA 

PARTE SECONDA



giovedì 9 dicembre 2021

Gv 3,23-32a - RITO AMBROSIANO - V DOMENICA DI AVVENTO – "Il Precursore"

RITO AMBROSIANO

V DOMENICA DI AVVENTO – "Il Precursore"
Domenica 12 dicembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 3,23-32a

1. Giovanni il Battista guarda Gesù come “lo Sposo”. A LUI APPARTIENE LA SPOSA, cioè la Chiesa, pronta per andargli incontro per una festa senza fine. Noi tante volte ci dimentichiamo che LUI È LO SPOSO E CHE A LUI APPARTENIAMO.

2. Ora la mia gioia è piena. LUI DEVE CRESCERE; IO, INVECE, DIMINUIRE. Ora Gesù deve crescere, aumentare divenire IL VERO SPOSO CUI OGNI ANIMA DEVE ASPIRARE, o desiderare di possedere, di avere tutto per sé. GIOVANNI CI INSEGNA LO STILE, LA PRASSI, LA VOLONTÀ E IL DESIDERIO DI OGNI VERO UOMO DI DIO.

3. Giovanni non viene dal Cielo, egli viene dalla terra. GESÙ VIENE DAL CIELO ed è più grande di Giovanni, anzi è più grande di tutti. QUANTO EGLI DICE LO HA ASCOLTATO DAL PADRE IN MODO DIRETTO. Chi accoglie la sua testimonianza certifica che Dio è veritiero.

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 3,23-32a

In quel tempo. Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione. Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire». Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito.

domenica 5 dicembre 2021

Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! - COMMENTO AUDIO

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,1-6
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

PARTE PRIMA 


PARTE SECONDA







05.12.2021 - Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 3,1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

 

giovedì 2 dicembre 2021

Lc 3,1-6 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Lc 3,1-6 - Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
1. Siamo così distratti e distolti che rischiamo di non accorgerci della venuta del Signore. Dio ci manda ancora una parola dall'alto, che nella voce di un profeta CI INVITA AD ENTRARE NEL DESERTO (entrare nell'essenziale e nel silenzio). ENTRIAMO…

2. Giovanni il Battista ci invita a PREPARARE LA VIA DEL SIGNORE, UNA VIA DI RETTITUDINE, DI GIUSTIZIA, DI BONTÀ. È un invito a prepararci a una grande gioia, alla venuta del Signore... METTIAMOCI DEL NOSTRO…

3. “OGNI UOMO VEDRÀ LA GLORIA DI DIO” OGGI. Non ci sono persone escluse dall'amore di Dio. Non ci sono persone escluse da quest’invito alla conversione per realizzare il regno di Dio. OGNI UOMO È DESTINATO A SPERIMENTARE LA GLORIA DEL SIGNORE, L’AMORE DEL SIGNORE. LA BELLA NOTIZIA…
BUONA DOMENICA....

+ Dal Vangelo secondo Luca- Lc 3,1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
 

Fil 1,4-6.8-11 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Fil 1,4-6.8-11 - Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési - Fil 1,4-6.8-11
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

1. Paolo, apostolo delle genti. con questa sua lettera, esorta i parrocchiani di Filippi ad ESSERE COMPRENSIVI, con quanti ancora non credono, nella diffusione del Vangelo. Paolo è convinto che DIO PORTERÀ A COMPIMENTO L'OPERA BUONA CHE HA INIZIATO IN NOI. Andiamo avanti!

2. Di questa opera buona ci sono già i segni. Dio ha cominciato in noi a costruire qualche cosa, ANCHE SU DI NOI È AVVENUTA LA PAROLA, c'è un incontro non c'è solo una promessa c'è già un inizio di realizzazione. NON scoraggiarti!

3. Ebbene QUELLO CHE MANCA ANCORA IL SIGNORE LO PORTERÀ A COMPIMENTO. È NECESSARIO CRESCERE nella conoscenza, nel discernimento per diventare pienamente conformi alla Volontà del Signore. FACCIAMO SPAZIO AL SIGNORE, LASCIAMOLO OPERARE NELLA NOSTRA VITA!

Bar 5,1-9 - II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Domenica 05 Dicembre 2021
Bar 5,1-9 - Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.
Dal libro del profeta Baruc - Bar 5,1-9
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore
a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.

1. Baruc si rivolge a Gerusalemme immaginandola come una donna. È una donna vedova che ha perso i figli, una donna anziana e triste, è vestita a lutto, afflitta e amareggiata dalla vita, la quale SEMBRA NON ASPETTARE PIÙ NULLA perché ha perso tutto. SI TRASCINA…

2. A questa figura simbolica il profeta si rivolge dicendole: TOGLITI IL VESTITO NERO, togli l’abito da lutto, RIVESTITI DELLO SPLENDORE, mettiti il vestito più bello che hai, avvolgiti nel manto della giustizia, mettiti sul capo una corona di Gloria PERCHÉ DIO TI MOSTRERÀ IL SUO SPLENDORE. " Vedrai “Grandi cose"…

3. Vedrai tornare i figli dall’esilio. Coraggio c’è ancora speranza: i figli tornano, si erano allontanati nel dolore ma tornano nella gioia. Baruc invita pure noi a recarci in QUELL'ALTURA DI OTTIMISMO PER GUARDARE IN DIREZIONE DI DIO, perché SOLO DA LUI può venirci incontro il tutto possibile, ci invita a diventare uomini di speranza e non di paura…

Lc 19,28-38 - RITO AMBROSIANO - IV DOMENICA DI AVVENTO - L’Ingresso del Messia

RITO AMBROSIANO

IV DOMENICA DI AVVENTO - L’Ingresso del Messia
Domenica 05 dicembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 19,28-38

1. CHI È GESÙ? E' il Messia che entra in Gerusalemme NON per prendervi possesso secondo la logica del potere mondano, MA per DARE LA PROPRIA VITA. LA LOGICA DI DIO...

2. «Troverete un’asina, legata, e con essa un puledro». QUEST’ASINA È LA CHIESA E OGNI CRISTIANO. CHIAMATI a portare Gesù dove lui desidera, non seguendo i propri capricci, rimanere umili e obbedienti, COSCIENTI DELLA GRANDEZZA DI COLUI CHE SI PORTA. COLUI CHE CI RENDE LIBERI, CI SLEGA…

 3. «BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE». Coloro che hanno preparato il TRIONFALE INGRESSO di Gesù a Gerusalemme forse erano gli stessi che poco dopo lo avrebbero DERISO mentre andava verso il Calvario. SIAMO CONSAPEVOLI DI CHI STIAMO ASPETTANDO?

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 19,28-38

In quel tempo. Il Signore Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».