domenica 31 luglio 2022

Lc 12,13-21 - Quello che hai preparato, di chi sarà? - COMMENTO AUDIO.

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 31 Luglio 2022
Lc 12,13-21 - Quello che hai preparato, di chi sarà?
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 12,13-21

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



giovedì 28 luglio 2022

Lc 12,13-21 - XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 31 Luglio 2022
Lc 12,13-21 - Quello che hai preparato, di chi sarà?
1. Gesù NON è il mediatore dei nostri affari, MA il fondamento della nostra vita! Lui NON segue il criterio umano della divisione dei beni MA segue il criterio della giustizia di Dio. NO ALL'ACCUMULO SI ALLA CONSEGNA DEI BENI AL FRATELLO BISOGNOSO. E TU?

2. L’UOMO RICCO SBAGLIA MIRA, punta sull'accumulo dei beni, e i suoi tesori sono l’illusione di trovare in questo possesso la propria sicurezza. FAI ATTENZIONE: IL FASCINO DEL POSSESSO, L'EGOISMO, LA CUPIDIGIA, ti porta a chiudere ogni relazione col prossimo, e TI FA VIVERE DA ISOLATO. QUESTO È GIÀ VIVERE NELL’INFERNO.

3. VUOI INVECE LA VITA PIENA? Non cercarla nelle cose. SPOSTA IL TUO DESIDERIO. VIVI DELL'EUCARESTIA che è un “DIVIDERE-CON” gli altri. Tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo SONO BENI RICEVUTI DA DIO DA CONDIVIDERE. QUESTO È IL VERO TESORO, QUESTA È LA GIUSTIZIA DI DIO!

BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 12,13-21

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».


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PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/qo-12221-23-xviii-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/col-31-59-11-xviii-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/07/lc-1213-21-xviii-domenica-del-tempo.html

Col 3,1-5.9-11 - XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 31 Luglio 2022
Col 3,1-5.9-11 - Cercate le cose di lassù, dove è Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi - Col 3,1-5.9-11

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

1. SIAMO RISORTI CON CRISTO di conseguenza dice l'apostolo CERCATE LE COSE DI LASSÙ. Alzate lo sguardo, tenete lo sguardo fisso su Gesù che è seduto alla destra di Dio. GUARDATE A LUI, PENSATE COME LUI, ALZATE IL LIVELLO ALLE COSE DEL CIELO.

2. Ciò significa VALORIZZARE tutto quello che abbiamo sulla terra nella prospettiva dei beni eterni. Ciò significa FAR MORIRE ciò che appartiene alla Terra (impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria) per DARE VITA a un rapporto nuovo con le cose, in vista del bene, costruendo relazioni che permangono.

3. Se c'è una tale unione a Cristo, non vi è più distinzione tra Greco o Giudeo, circonciso e incirconciso, tra barbaro, Scita, schiavo, libero, ma CRISTO È TUTTO E IN TUTTI. QUELLO CHE CONTA È ESSERE NUOVA CREATURA IN CRISTO aderire al Signore Gesù.
 

Qo 1,2;2,21-23 - XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 31 Luglio 2022
Qo 1,2;2,21-23 - Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica?
Dal libro del Qoèlet - Qo 1,2;2,21-23

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità!

1. VANITÀ DELLE VANITÀ: TUTTO È VANITÀ. Il concetto di vanità si potrebbe renderlo con “INCONSISTENZA”. In ebraico Qoelet si adopera il termine Evel che vuol dire “SOFFIO” nel senso di respiro che se ne va. È il vento, l'alito che non riesce a essere ghermito, tutto è un soffio svanisce, sparisce, VANITÀ DELLE VANITÀ SOFFIO DEI SOFFI, TUTTO È UN SOFFIO TUTTO È INCONSISTENTE.

2. E fa l'esempio di una persona che ha accumulato tanti beni terreni con fatica e DEVE LASCIARE TUTTO AD ALTRI che non hanno faticato. Si è affannato, si è agitato, ha accumulato molto, ha desiderato, ha combattuto, ha speso la sua vita, e CHE VANTAGGIO NE HA TRATTO? Deve lasciare tutto. VANITÀ DELLE VANITÀ TUTTO È INCONSISTENTE. 

3. Di fronte alla vanità della vita, abbiamo bisogno di un centro di gravità permanente cioè un PUNTO DI RIFERIMENTO STABILE, SOLIDO. QUESTO PUNTO È DATO DA CRISTO, dalla sua parola, Lui è la pietra di fondamento, TUTTO IL RESTO È VANO INCONSISTENTE INSTABILE, LA SUA PAROLA INVECE È ROCCIA DI FONDAMENTO.
 

Mt 22,15-22 - RITO AMBROSIANO - VIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO

VIII Domenica dopo Pentecoste
Domenica 31 Luglio 2022
Lettura del Vangelo secondo Mt 22,15-22

1. «I farisei tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù». GESU' DA FASTIDIO, spesso anche noi facciamo come i farisei: giudichiamo Gesù perchè NON FA quello che noi vorremmo e non abbiamo la pazienza di ASCOLTARE ciò che lui vorrebbe da noi.

2. I suoi ascoltatori dovevano capire che il Messia (che attendevano) non era Cesare, e che Cesare non era Dio. Il regno che Gesù veniva ad instaurare era di una dimensione assolutamente Superiore. Come rispose a Ponzio Pilato: "Il mio regno non è di questo mondo", non segue le leggi di questo mondo (=Cesare).... CAPITO? CHI SEGUO IO GESU' O CESARE?

3. «Date a Cesare quello che già appartiene a Cesare» è l’invito a RIPRENDERE la nostra immagine di Dio che lui stesso ha impresso nei nostri cuori perché fossimo nel mondo la testimonianza della sua presenza, rendendolo credibile attraverso la credibilità delle nostre scelte e delle nostre azioni. DIMOSTRIAMO NEI FATTI DI ESSERE IMMAGINE DI DIO..

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 22,15-22

In quel tempo. I farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo il Signore Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.
Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono.

domenica 24 luglio 2022

Lc 11,1-13 - Chiedete e vi sarà dato. COMMENTO AUDIO.

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 24 Luglio 2022
Lc 11,1-13 - Chiedete e vi sarà dato.
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 11,1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
"Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione"».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



24.07.2022 - Lc 11,1-13 - Chiedete e vi sarà dato.

 

+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 11,1-13
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

LA PREGHIERA
<< Troppo spesso crediamo che Dio non ascolti le nostre domande, mentre siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte». E non perdiamo tempo a inventare preghiere: Gesù ci ha insegnato quella più bella e più semplice: il Padre nostro! A noi non rimane che accoglierla, meditarla e viverla, impariamo a farla nostra! E preghiamo sempre con una fiducia senza limiti in Dio; ogni altro atteggiamento offenderebbe il suo cuore di Padre...

 

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giovedì 21 luglio 2022

Lc 11,1-13 - XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 24 Luglio 2022
Lc 11,1-13 - Chiedete e vi sarà dato.
1. «SIGNORE INSEGNACI A PREGARE!». Nel linguaggio corrente la parola «pregare» indica l'insistere, il convincere qualcuno, il portarlo a cambiare atteggiamento. PER GESÙ no, PREGARE È RIATTACCARSI DI NUOVO A DIO, come si attacca la bocca alla fontana. È riattaccarsi alla vita. NE ABBIAMO BISOGNO!

2. Gesù ci insegna a domandare: A CHI DOMANDARE, CHE COSA DOMANDARE. Gesù si pone davanti a Dio come figlio amato. PREGARE È DARE A DIO DEL PADRE, del papà innamorato dei suoi figli, e non del signore, del re o del giudice. ABBI FIDUCIA: DIO È PADRE!

3. NELLA PREGHIERA DIO PADRE NON CI DÀ TANTO DELLE COSE, MA CI DONA LO SPIRITO, AMORE PER ECCELLENZA. Ricevendo lo Spirito abbiamo tutto, non ci manca più nulla. E soprattutto ABBIAMO IN NOI CIÒ CHE CI PERMETTE ogni giorno di riconoscere Dio, di spargere semi del suo Regno, di benedire il suo nome, di sperimentare e donare il suo perdono. GRAZIE SIGNORE!!

BUONA DOMENICA...

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 11,1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
"Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione"».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».


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PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/gen-1820-32-xvii-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/col-212-14-xvii-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/07/lc-111-13-xvii-domenica-del-tempo.html

Col 2,12-14 - XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 24 Luglio 2022
Col 2,12-14 - Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi - Col 2,12-14

Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

1. IN CRISTO SIAMO STATI BATTEZZATI cioè siamo stati immersi nella sua morte e risurrezione. Siamo emersi dalle acque e siamo risorti, SIAMO CIOÈ PARTECIPI DI QUELLA VITA NUOVA CHE CI È STATA DONATA. Non è tuo merito!

2. Noi eravamo morti per le nostre colpe, ma DIO CI HA FATTO RIVIVERE CI HA PERDONATO le colpe e ha inchiodato alla croce il documento sfavorevole. Immagine poetica straordinaria: immaginate di avere un documento di debito molto pesante, è il documento che ci costringe a pagare una cifra immensa che non possediamo, è un debito che ci rovina la vita. IL SIGNORE PRENDE QUEL DOCUMENTO DI DEBITO E LO DISTRUGGE.

3. LO DISTRUGGE COME? INCHIODANDOLO SULLA CROCE, lo elimina, PAGA LUI QUELLO CHE DOVREMMO PAGARE NOI e la sua misericordia sovrabbonda in noi liberandoci dal peccato. È IL SIGNORE CHE CI CONCEDE QUELLA MISERICORDIA CHE SALVA.
 

Gen 18,20-32 - XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 24 Luglio 2022
Gen 18,20-32 - Non si adiri il mio Signore, se parlo.
Dal libro della Gènesi - Gen 18,20-32

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

1. Abramo accompagna il Signore a vedere Sodoma perché il Signore è sceso per sterminare quella città peccatrice. Abramo, amico di Dio, ANZICHÉ RALLEGRARSI DI QUESTO FATTO INTERCEDE PER I PECCATORI e comincia una specie di contrattazione all'orientale: ecco UNA PREGHIERA BUONA secondo il cuore di Dio.

2. Nel rapporto di confidenza con Dio, Abramo riconosce L’ASIMMETRIA e non dimentica di fronte a chi si trova. SARÀ IL SIGNORE A DECIDERE QUANDO TERMINARE LA CONVERSAZIONE scegliendo di andare, così come aveva iniziato la condivisione. È un atteggiamento da imparare.

3. A Sodoma la situazione è davvero brutta non c'era nessuno da salvare eppure Abramo ha insistito con la preghiera a intercedere per i peccatori. HA CHIESTO LO SPIRITO SANTO non un fuoco dal cielo che distrugga ma UNA MISERICORDIA CHE TRASFORMI E GUARISCA.
 

Gv 6,59-69 - RITO AMBROSIANO - VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
VII Domenica dopo Pentecoste
Domenica 24 Luglio 2022
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 6,59-69
1. Le affermazioni di Gesù sulla propria carne e sangue donati a noi, determinano IN ALCUNI DISCEPOLI CHE NON CREDONO, LA CRESCITA DELLO SCANDALO in misura tale da determinare il loro allontanamento volontario. NON SCANDALIZZIAMOCI DI GESÙ...

2. Gesù NON CERCA DI TRATTENERLI affermando che aveva parlato allegoricamente: la Sua Presenza nel pane e nel vino consacrati non è simbolica, È REALE benché nascosta.  A GESÙ STA PIÙ A CUORE LA VERITÀ CHE IL CONSENSO. E TU?

3. Oggi, come al tempo degli apostoli, GESÙ CI CHIEDE SE VOGLIAMO RESTARE CON LUI OPPURE PREFERIAMO ABBANDONARLO. La libertà è l’indispensabile premessa dell’amore e della fede in Lui, senza i quali noi, come san Pietro, non sapremmo da chi andare. GIOCATI LA TUA LIBERTÀ, SEGUI GESÙ...

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 6,59-69

In quel tempo. Il Signore Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il santo di Dio».

21.07.2022 - Ger 2,1-3.7-8.12-13 - Ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne piene di crepe.

Dal libro del profeta Geremìa - Ger 2,1-3.7-8.12-13

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,
dell’amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in terra non seminata.
Israele era sacro al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
Io vi ho condotti in una terra che è un giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso una vergogna la mia eredità.
Neppure i sacerdoti si domandarono:
“Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati contro di me,
i profeti hanno profetato in nome di Baal
e hanno seguito idoli che non aiutano.
O cieli, siatene esterrefatti,
inorriditi e spaventati.
Oracolo del Signore.
Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo:
ha abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
e si è scavato cisterne,
cisterne piene di crepe,
che non trattengono l’acqua».
1. Il Signore aveva dichiarato ISRAELE cosa sacra, cosa che APPARTENEVA ESCLUSIVAMENTE A LUI e a nessun altro. Il Signore aveva condotto Israele in una TERRA CHE È UN GIARDINO, ma appena entrati, L’HANNO CONTAMINATA e hanno reso una vergogna la sua eredità. QUESTO SA FARE ISRAELE.

2. Il Signore chiama i cieli, perché siano testimoni di un così orRENDO TRADIMENTO DEL SUO POPOLO. Giuda e Israele potranno anche appellarsi al cielo e alla terra per avere una qualche considerazione, ma invano. CIELO E TERRA SONO CON IL SIGNORE.

3. Ora il Signore esprime quali sono le colpe del suo popolo. Le espone ai cieli, perché sappiano cosa il popolo ha fatto. Prima colpa: il popolo HA ABBANDONATO ME, sorgente di acqua viva. Seconda colpa: HANNO SCAVATO CISTERNE, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua. SE NON È STOLTEZZA QUESTA, vi sarà altra stoltezza sulla terra?

martedì 19 luglio 2022

19.07.2022 - Mt 12,46-50 - Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!».

+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

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Tutti cerchiamo di parlare con Gesù che sentiamo come “uno dei nostri”. Ma lui sfugge alla nostra presa. Siamo noi che dovremmo lasciarci prendere da lui, ma parlare è più facile che ascoltare.

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lunedì 18 luglio 2022

18.07.2022 - Mi 6,1-4.6-8 - Uomo, ti è stato insegnato ciò che richiede il Signore da te.

+ Dal libro del profeta Michèa - Mi 6,1-4.6-8

Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:
«Su, illustra la tua causa ai monti
e i colli ascoltino la tua voce!».
Ascoltate, o monti, il processo del Signore,
o perenni fondamenta della terra,
perché il Signore è in causa con il suo popolo,
accusa Israele.
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.
Forse perché ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,
ti ho riscattato dalla condizione servile
e ho mandato davanti a te
Mosè, Aronne e Maria?».
«Con che cosa mi presenterò al Signore,
mi prostrerò al Dio altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti,
con vitelli di un anno?
Gradirà il Signore
migliaia di montoni
e torrenti di olio a miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito
per la mia colpa,
il frutto delle mie viscere
per il mio peccato?».
Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la bontà,
camminare umilmente con il tuo Dio.
1. DIO CHIAMA IN CAUSA IL SUO POPOLO che è venuto meno ai suoi impegni, che ha tradito l’alleanza, gli chiede il perché del suo comportamento. IL SIGNORE SEMPRE TRATTA L’UOMO DA UOMO, lo tratta da essere razionale, intelligente, capace di discernimento e di separazione del bene dal male.

2. Il profeta sa che Dio è perfettissimamente innocente, santo, puro in ogni sua azione e decisione. “CON CHE COSA MI PRESENTERÒ AL SIGNORE?” Il profeta sa che la colpa è del popolo. “Devo forse offrire il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato?” Sono questi, PENSIERI DELL’UOMO NON CERTO DI DIO.

3. ORA IL PROFETA RICEVE IL PENSIERO DI DIO perché venga comunicato e annunziato ad ogni uomo. “Uomo, TI È STATO INSEGNATO ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio”. ORA SAI COSA IL SIGNORE VUOLE DA TE…

domenica 17 luglio 2022

Lc 10,38-42 - Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore. - COMMENTO AUDIO.

 XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 17 Luglio 2022
Lc 10,38-42 - Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».


giovedì 14 luglio 2022

Lc 10,38-42 - XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 17 Luglio 2022
Lc 10,38-42 - Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
1. Due donne davanti a Gesù. MARTA LO OSPITA come una padrona di casa e SI METTE A SERVIRLO; MARIA SIEDE AI PIEDI DI GESÙ E LO ASCOLTA. Gesù in casa tua, in casa nostra, con i nostri familiari, i nostri impegni, le nostre contese o i nostri drammi. C’È POSTO PER LUI?

2. LA SUA PRESENZA determina il clima del servizio e della preoccupazione, del silenzio e dell’ascolto, dando la giusta misura alle cose, STABILENDO CHE DALL'ASCOLTO NASCE IL SERVIZIO.  PRENDITI TEMPO…

3. SPESSO FACCIAMO L'ERRORE DI MARTA, affannandoci per prima cosa ai bisogni materiali tralasciando quelli spirituali. Ad esempio quando ci alziamo la mattina e rimandiamo le preghiere per qualcosa che ci sembra più urgente, finisce che le preghiere non le recitiamo più. PRIMA L'ASCOLTO SEMPRE!!

BUONA DOMENICA...

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/gn-181-10-xvi-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/07/col-124-28-xvi-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/07/lc-1038-42-xvi-domenica-del-tempo.html

Col 1,24-28 - XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 17 Luglio 2022
Col 1,24-28 - Il mistero nascosto da secoli, ora è manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi - Col 1,24-28

Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.

1. L’Apostolo di fronte alle sofferenze vissute, testimonia una certa letizia, perché sente che, TALI SOFFERENZE, SONO LA VIA attraverso cui il mistero della croce si compie nella sua vita e che questo percorso È UN BENE PER LA CHIESA. Che verità grande!

2. Paolo non è chiamato solamente ad annunciare la Parola di Dio, ma anche a portarla a compimento. QUEL MISTERO DI SALVEZZA CHE IL VANGELO ANNUNCIA, che è il progetto di Dio rivelato a noi, DEVE DIVENTARE REALTÀ NELLA VITA di coloro che accolgono l’annuncio.

3. In cosa consiste il mistero? CRISTO IN VOI SPERANZA DELLA GLORIA. Il Cristo è dentro di voi ed è la garanzia, l'attesa certa della gloria. LA PRESENZA DI CRISTO CI RENDA CAPACE DI FARE MISERICORDIA come Gesù ha fatto nei nostri confronti.
 

Gn 18,1-10 - XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 17 Luglio 2022
Gn 18,1-10 - Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi - Gn 18,1-10

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

1. Abramo, il patriarca, nell'ora del mezzogiorno, quando c'è un gran caldo, è seduto davanti alla tenda e vede arrivare tre uomini. Ne vede tre ma parla con uno solo, LO ADORA COME UNO SOLO, È IL SIGNORE che si è presentato al suo servo e ABRAMO GLI OFFRE UNA SPLENDIDA ACCOGLIENZA.

2. L’ACCOGLIENZA DI ABRAMO È GENEROSISSIMA E PER NULLA FORMALE: fa preparare un vitello intero e da l'incarico a sua moglie Sara, ultra novantenne, di impastare tre Sea di fior di farina (60 Kg). L’OSPITE non è solamente il destinatario di generosità, ma è anche colui che, accogliendo la nostra ospitalità, CI RENDE ONORE, CI RICONOSCE COME DEGNI DI ACCOGLIERLO NELLA NOSTRA CASA.

3. L’ACCOGLIENZA DEL SIGNORE DIVENTA PORTATRICE, PER ABRAMO E SARA, DI UN DONO SPERATO, MA INATTESO. Mentre sono a mensa, il Signore gli promette il dono del figlio, l’annuncio della vita. L'ACCOGLIENZA DEL SIGNORE FA VIVERE, FA NASCERE UNA VITA NUOVA.