XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 7 Settembre 2025
Dal libro della Sapienza - Sap 9,13-18
Quale, uomo può conoscere il volere di Dio?Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?I ragionamenti dei mortali sono timidie incerte le nostre riflessioni,perché un corpo corruttibile appesantisce l’animae la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.A stento immaginiamo le cose della terra,scopriamo con fatica quelle a portata di mano;ma chi ha investigato le cose del cielo?Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,se tu non gli avessi dato la sapienzae dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;gli uomini furono istruiti in ciò che ti è graditoe furono salvati per mezzo della sapienza».
1. Salomone dice che IL NOSTRO CORPO CORRUTTIBILE APPESANTISCE L'ANIMA, per cui ci troviamo in una tenda d'argilla (= il nostro corpo) che opprime la mente, piena di preoccupazioni e di conseguenza NON SIAMO IN GRADO DI CAPIRE BENE QUELLO CHE VUOLE IL SIGNORE. ECCO PERCHÉ L’UOMO HA BISOGNO DELLA SAPIENZA DI DIO.2. A stento riusciamo a conoscere le realtà terrene, come possiamo investigare le cose del cielo? Riconoscendo di avere questo profondo limite conoscitivo, IL SAGGIO PONE LA FIDUCIA NEL SIGNORE E SI DISTACCA DA SÉ. Questo è il SUPERAMENTO DELL'ORGOGLIO, della superbia, di quell'atteggiamento autosufficiente che presume di fare da sé.3. Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra: per mezzo della sapienza. Gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza. DIO GLI HA FATTO DONO DELLA SAPIENZA PER COMPRENDERE LA SUA CREAZIONE E LA SUA PAROLA.
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Dalla lettera di san Paolo apostolo a Filèmone - Fm 1,9-10.12-17
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario.Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.
1. Uno schiavo di nome Onésimo (in greco significa "utile") era fuggito dal suo padrone Filèmone, sottraendogli anche una discreta somma di denaro. Egli, dopo varie peripezie, incontra Paolo che si trovava in prigione. L'APOSTOLO GLI ANNUNZIA IL VANGELO E LO CONVERTE AL CRISTIANESIMO e quindi LO RIMANDA AL SUO PADRONE, con questa letterina di raccomandazione.
2. A Filèmone, anch'egli convertito precedentemente da Paolo, CHIEDE DI ACCOGLIERE IL SUO SCHIAVO "COME SÉ STESSO" e soprattutto COME «FRATELLO CARISSIMO NEL SIGNORE». Gli fa capire che maturare nell’adesione a Cristo significa DIVENTARE GENEROSO anche con lo schiavo, DIVENTARE UN LIBERATORE. Nuova mentalità!
3. PAOLO deve imparare a fare a meno di questo giovane che si era offerto di servirlo. ONÉSIMO deve fare a meno della pretesa della libertà. FILÈMONE deve rinunciare ai suoi averi per poter essere discepolo di Gesù. OGNI PERSONA che è veramente discepolo di Gesù, DEVE STRACCARE IL CUORE DAL POSSESSO e imparare a discernere i propri pensieri lasciando quelli cattivi per poterli lentamente eliminare…
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+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 14,25-33
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
1. AMARE GESÙ' PIÙ' DEI PARENTI E DELLA PROPRIA VITA: Gesù CHIEDE: avete fatto bene i conti (parabola torre)? avete il coraggio di metterci la pelle per venire dietro a me (prendere la propria croce)?
2. FATE BENE I CONTI: se NON staccate il cuore dai possedimenti NON potete venirmi dietro. Prendete del tempo per riflettere.
3. Gesù invita al DISCERNIMENTO (parabola re) a fare i conti con se stessi: Impara a conoscere la tua persona i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti e impara a distinguere i pensieri buoni da quelli cattivi. ADERIRE AL SIGNORE significa distaccarsi dal resto..
BUONA DOMENICA…
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Cristo non è totalitario. È esigente, ma non intransigente. Ci chiede di combattere contro i nostri sentimenti naturali, ci invita ad un distacco radicale da noi stessi, dai nostri affetti perché nulla deve essere di ostacolo per arrivare all'incontro con Lui. Impariamo ogni giorno a invocare da Dio il dono della sapienza perché ci faccia capire quello che non capiamo, ci faccia gustare quello che non gustiamo, e ci faccia camminare sulla strada che porta alla piena realizzazione di noi stessi...
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Gesù è un “leader” molto esigente. Di fronte a queste sue affermazioni, amarlo più dei familiari, più della propria vita...torna su la domanda: ma quest’uomo è matto? O è “qualcosa” più di un uomo?
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LECTIO DIVINA - XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
OMELIA - XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
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