martedì 30 maggio 2023

30.05.2023 - Sir 35,1-15 - Chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.

           Dal libro del Siràcide - Sir 35,1-15

Chi osserva la legge vale quanto molte offerte;
chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.
Chi ricambia un favore offre fior di farina,
chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità,
sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia.
Non presentarti a mani vuote davanti al Signore,
perché tutto questo è comandato.
L’offerta del giusto arricchisce l’altare,
il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito,
il suo ricordo non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore con occhio contento,
non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
In ogni offerta mostra lieto il tuo volto,
con gioia consacra la tua decima.
Da’ all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto,
e con occhio contento, secondo la tua possibilità,
perché il Signore è uno che ripaga
e ti restituirà sette volte tanto.
Non corromperlo con doni, perché non li accetterà,
e non confidare in un sacrificio ingiusto,
perché il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.

1. Nella prima lettura troviamo una CATECHESI COMPLETA SUI SACRIFICI. Non trascurare le oblazioni prescritte dalla legge, non essere avaro nelle primizie che offri. Dona con gioia. RICORDA CHE LA VITA È PIÙ IMPORTANTE DELL'IMMOLAZIONE DI VITTIME.

2. L’OSSERVANZA DELLA LEGGE È EQUIVALENTE A MOLTE OFFERTE. Non soltanto ciò che si fa per Dio costituisce un sacrificio, ma anche il bene che viene fatto al prossimo: PRATICARE L'ELEMOSINA EQUIVALE AD OFFRIRE A DIO UN SACRIFICIO DI LODE. 

3. Ed infine il Siracide insiste sulla generosità di Dio: "Da' di buon animo secondo la tua possibilità, perché IL SIGNORE È UNO CHE RIPAGA, E SETTE VOLTE TI RESTITUIRÀ". Il Signore è più generoso di noi e questa persuasione ci è di aiuto ad essere anche noi veramente generosi.

domenica 28 maggio 2023

Gv 20,19-23 - Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi. - COMMENTO AUDIO.

DOMENICA DI PENTECOSTE (ANNO A)

Domenica 28 Maggio 2023
Gv 20,19-23 - Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 20,19-23
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

 

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domenica 21 maggio 2023

Mt 28,16-20 - A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. - COMMENTO AUDIO.

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO A)

Domenica 21 Maggio 2023
Mt 28,16-20 - A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 28,16-20
In quel tempo. Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che il Signore Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». 

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giovedì 18 maggio 2023

Lc 24,13-35 - RITO AMBROSIANO - VII DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO
VII DOMENICA DI PASQUA o DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE
Domenica 21 Maggio 2023
Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 24,13-35
1. Oggi siamo invitati a seguire le orme dei pellegrini di Emmaus. È un cammino in cui DUBBI E DELUSIONI ci assalgono. SAPPIAMO TUTTO CIÒ CHE È ACCADUTO, GESÙ è MORTO, RISORTO, MA NON RIUSCIAMO A DECIFRARE NULLA. Come interpretare la crocifissione? Come una maledizione? Come interpretare il nostro tempo? ABBIAMO BISOGNO DI LUCE…
2. Quando sei nel dubbio, sei deluso di aver creduto invano, LASCIATI RAGGIUNGERE DALLA LUCE DELLA PAROLA che TOCCA il tuo cuore. Allora VEDRAI la presenza VIVA del Risorto nel pane spezzato. SENTIRAI ardere il tuo cuore, e scoprirai che LA SERA NON SCENDE PIÙ, PERCHÉ CRISTO CAMMINA PER SEMPRE CON TE. È VIVO! NON SEI SOLO!!
3. I discepoli PASSANO DALLA TRISTEZZA ALLA GIOIA, DALLA DISPERAZIONE ALLA SPERANZA. DIVENTANO COSÌ ANNUNCIATORI DI CRISTO CROCIFISSO E RISORTO. Ritornano in COMUNITÀ'... Anche TU FA LO STESSO.... 
BUONA DOMENICA...

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,13-35

Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

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domenica 14 maggio 2023

Gv 14,15-21 - Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito. - COMMENTO AUDIO.

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 14 Maggio 2023
Gv 14,15-21 - Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,15-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

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giovedì 11 maggio 2023

Gv 14,25-29 - RITO AMBROSIANO - VI DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO
VI DOMENICA DI PASQUA
Domenica 14 Maggio 2023
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,25-29
1. Nel nome di Gesù, Dio Padre ci dona lo Spirito Santo, chiamato ‘PARÀCLITO’ (colui che ci sta vicino), che VIENE A MUOVERCI dalla profondità stessa della nostra persona e Ci Conduce progressivamente alla pienezza della verità e della pace. CI DONA LA PACE DI DIO. NE ABBIAMO BISOGNO!
2. “VI LASCIO LA PACE, VI DO LA MIA PACE”. È la pace, che sgorga in continuazione dal costato aperto di Gesù crocifisso e risorto, È LA POSSIBILITÀ DI VIVERE, per grazia, in modo pieno e giusto con Dio, con sé stessi, con gli altri e con il mondo. VIVI IN PACE!
3. “Vado e tornerò da voi”. GESÙ TORNA CON UN'ESISTENZA DIVERSA, DILATATA (cadono i limiti dell'incarnazione - spazio temporali) GESÙ È PRESENTE E VIVO in ogni momento e in ogni contesto. Viene da risorto, RALLEGRIAMOCI E RINGRAZIAMO, non siamo soli!

BUONA DOMENICA…
 
 ✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 14,25-29
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

 

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martedì 9 maggio 2023

Gv 14,1-12: Io sono la via, la verità e la vita. - CATECHESI - LECTIO DIVINA

CATECHESI - LECTIO DIVINA

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)
Gv 14,1-12: Io sono la via, la verità e la vita.
BUON ASCOLTO... 
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,1-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

 

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domenica 7 maggio 2023

Gv 14,1-12 - Io sono la via, la verità e la vita. - COMMENTO AUDIO.

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 7 Maggio 2023
Gv 14,1-12 - Io sono la via, la verità e la vita.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,1-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

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VANGELO

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giovedì 4 maggio 2023

Gv 14,21-24 - RITO AMBROSIANO - V DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO
V DOMENICA DI PASQUA
Domenica 07 Maggio 2023
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 14,21-24
1. “Chi ACCOGLIE i miei comandamenti e li OSSERVA, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui”. Questo è il nostro desiderio ACCOGLIERE la sua Parola e OSSERVARLA oggi…

2. “Noi VERREMO a lui e PRENDEREMO DIMORA presso di lui”. La presenza di Dio nel cuore ci aiuterà a SCOPRIRE E REALIZZARE in questo mondo i piani che la Provvidenza ci abbia assegnato… Lo Spirito del Signore ci darà la forza… CORAGGIO!

3. Tutta la LUCE e il FUOCO della vita divina si riverseranno sopra di noi che SIANO DISPOSTI A RICEVERE IL DONO DELLA DIMORA.  Ma siamo LIBERI “Chi NON mi ama, non osserva le mie parole” … PENSACI!

BUONA DOMENICA…
 
  ✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 14,21-24
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato».

 

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martedì 2 maggio 2023

TU E SOLO TU SEI RESPONSABILE DELLA TUA VITA.

TU E SOLO TU SEI RESPONSABILE

DELLA TUA VITA.

 

Anch'io posso essere la porta delle mie pecore.

E cosa sono le mie pecore? Le mie pecore sono i segreti mai raccontati, le vergogne nascoste, i miei dolori, le mie sofferenze, le mie capacità inespresse, sepolte, i miei sogni mai ascoltati: bisogna entrare lì.

Ci sono molte persone che hanno sentito parlare di psicologia, di inconscio e si giustificano: "Non ha senso occuparsi di sé, meglio far qualcosa per gli altri"; oppure: "E' tutta psicologia questo, dov'è la fede qui? Non è meglio dire un rosario o andare a messa?".

Cos'è che temono? Dobbiamo capirli: hanno un'immagine di sé e se aprissero certe porte cadrebbe l'immagine di sé e vedrebbero una persona che non conoscono.

Temono ciò che c'è dentro: pianto, dolore, paura. Temono di essere travolti dalle emozioni. Temono di non essere capiti. Temono di dire certe cose perché - pensano - metterebbe in cattiva luce la loro famiglia. Temono le conseguenze dei cambiamenti.

Il Vangelo ci dona un grande aiuto e invito: "Io sono la porta". Prenditi cura delle tue pecore, ascoltale, tirale fuori dal recinto, amale, perché sono la cosa più preziosa che hai.

La fede non è evasione dalla nostra vita ma immersione nella nostra vita.

Tu e solo tu sei responsabile della tua vita. Tu sei il pastore delle tue pecore. Il vangelo dice: "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me sarà salvo" (10,9).

Il vangelo è chiaro: "Se vuoi essere salvo (=vivo, felice, traboccante; "vita in abbondanza" 10,10) sai cosa devi fare e sai cosa non devi fare. Non dare la colpa agli altri".

Se tu non ti guardi mai dentro, se non ti conosci, se neppure sai le doti o i doni che hai, se non ascolti i tuoi bisogni, le tue chiamate, i tuoi sogni, come pensi di poter vivere "in abbondanza"? Se ti adatti per non essere diverso, se vivi nella superficie perché guardarsi dentro "è difficile", se non scegli perché temi le conseguenze, se non osi perché temi di sbagliare, se lasci stare perché deluderesti qualcuno, se obbedisci alle pretese degli altri per essere riconosciuto, ecc, cosa pretendi?

Sei responsabile della tua vita. La nostra società, come dice il filosofo francese Bruckner, soffre di infantilismo. La colpa è sempre degli altri. Se io sono infelice, è colpa dei miei genitori, della società, della chiesa, dei politici, dell'azienda, del capo. Così le persone rimangono degli eterni bambini: "Non ci posso far niente.... Se gli altri cambiassero allora sì che sarei felice. Se mia moglie... se mio marito... se mi capisse... se lui fosse diverso".

Così le persone aspettano (e pretendono) che siano gli altri a cambiare... così loro sì allora sarebbero felici.

 

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lunedì 1 maggio 2023

01.05.2023 - Gen 1,26-2,3 - Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

         Dal libro della Gènesi - Gen 1,26-2,3

Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogàtela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
1. FACCIAMO L’UOMO A NOSTRA IMMAGINE, A NOSTRA SOMIGLIANZA”. Come se il Creatore entrasse in Sé stesso, COME SE TRAESSE L’UOMO DAL MISTERO DEL SUO PROPRIO ESSERE. E l’immagine DEVE “RISPECCHIARE”, deve, in un certo modo, quasi RIPRODURRE “LA SOSTANZA” del suo Prototipo.

2. Segue la benedizione veicolata dal comando della DIFFUSIONE DELLA VITA. Il DOMINIO DELL’UOMO SULLA TERRA E SUGLI ANIMALI come particolarità specifica del suo essere benedetto. DOMINIO “RICEVUTO”, SIGNORÌA CHE NON GLI APPARTIENE IN PROPRIO, ma è compito da esercitare nell’obbedienza…

3. L’UOMO, SIGNORE DELLA TERRA, È PER IL SABATO: dimensione della lode e del riconoscimento di Dio come unico creatore e unico capace di fare tutto “MOLTO BUONO”…