giovedì 30 giugno 2022

Lc 10,1-12.17-20 - XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 3 Luglio 2022
Lc 10,1-12.17-20 - La vostra pace scenderà su di lui.
1. GESÙ non si trattiene addosso il drappello dei discepoli ma LI MANDA ‘NELLE PERIFERIE’ A GIOCARSI IL PRIMO ANNUNCIO. La messe è ABBONDANTE, ma sono POCHI gli operai! PREGATE... MANDA TE OGGI CHE STAI LEGGENDO...

2. PREGATE!: LA PREGHIERA FA VINCERE LA PIGRIZIA E SOSTIENE LA MISSIONE. I discepoli, liberi da ogni bene e ricchi soltanto dell’annuncio di Cristo, operano GRANDI PRODIGI: non se l’aspettavano proprio. ANCHE TU PREGA E LAVORA PER PORTARE LA PACE (GESÙ)...

3. Quando ritornano dalla missione e raccontano le COSE GRANDI che hanno potuto compiere NEL SUO NOME, Gesù ribalta la questione. NON sono i risultati che contano MA IL BENE FATTO A NOI STESSI: da oggi i nostri nomi sono scritti nel cuore di Dio... SIAMO NEL CUORE DI DIO...

BUONA DOMENICA...

 

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 10,1-12.17-20

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».


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PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/is-6610-14-xiv-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/gal-614-18-xiv-domenica-del-tempo.html

VANGELO

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Gal 6,14-18 - XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 3 Luglio 2022
Gal 6,14-18 - Porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati - Gal 6,14-18

Fratelli, quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

1. Paolo viene a sapere che i Gàlati (dietro suggerimento di anonimi predicatori) vogliono FARSI CIRCONCIDERE E ADERIRE ALLE USANZE DELLA LEGGE MOSAICA. Questo significa non solo fare un passo indietro, ma TRADIRE IL VANGELO, la sua forza di Legge nuova, LEGGE CHE COINVOLGE LA LIBERTÀ E L'INTELLIGENZA DELL'UOMO.
2. IL VANTO DI PAOLO È LA CROCE DEL SIGNORE e non certo le glorie del mondo. Davanti al mistero della croce e risurrezione di Cristo, la circoncisione perde di importanza. Il VANGELO OFFRE A TUTTI LA POSSIBILITÀ DI UNA VITA NUOVA. È una nuova creazione.
3. Lui stesso HA GIÀ LA SUA PARTE DI SOFFERENZE DA PORTARE PER AMORE DI CRISTO. II segno fisico che porta sono le stigmate, cioè LA PARTECIPAZIONE ALLE SOFFERENZE DI CRISTO. È un "SEGNO DISTINTIVO" di ogni cristiano…
 

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VANGELO

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Is 66,10-14 - XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 3 Luglio 2022
Is 66,10-14 - Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.
Dal primo libro dei Re - 1Re 19,16.19-21

Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi».

1. L’invito alla gioia CELEBRA L’INTERVENTO DEL SIGNORE per la città di Gerusalemme CHE PORTA LA PACE. La gioia che il Signore genera è la gioia di un bambino che si ABBANDONA all’abbraccio materno e RICEVE SUBITO quanto è necessario per il suo bisogno.

2. Come una madre consola un figlio così io vi consolerò promette il Signore.  VOI LO VEDRETE E GIOIRÀ IL VOSTRO CUORE. Voi sarete CONSOLATI DALLA PRESENZA DEL SIGNORE. Il Signore vi consola e voi POTETE TROVARE LA FORZA DI VIVERE perché siete accolti benevolmente. 

3. Questo invito alla gioia sollecita anche l’esperienza che abbiamo vissuto nell’abbraccio materno della Chiesa, quando abbiamo ricevuto consolazione e perdono, la grazia di Dio nei sacramenti. Occorre SCEGLIERE DI APPARTENERE A GERUSALEMME PER CONDIVIDERE LA SUA GIOIA.
 

Mt 5,21-24 - RITO AMBROSIANO - IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
IV Domenica dopo Pentecoste
Domenica 3 Luglio 2022
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 5,21-24
1. “NON UCCIDERAI” NO al potere di dare la morte come pretesa di percorrere la strada della giustizia, SI AL NUOVO POTERE DI “DARE LA VITA”. “Non uccidere” in Gesù vuole manifestare la piena vittoria della vita sulla morte. FACCIAMO VINCERE LA VITA...

2. Dire al fratello: “Stupido” o “Pazzo” NON vuole dire che ogni parola violenta sarà condannata, ma più semplicemente che ANCHE CON LE PAROLE BISOGNA DARE LA VITA E NON LA MORTE, e che anche una sola parola diventa delicatissimo elemento di relazione. FAI ATTENZIONE ALLE PAROLE...

3. Ricordati che la vera OFFERTA GRADITA A DIO È SEMPRE LA RICONCILIAZIONE E LA COMUNIONE D’AMORE, LA VITA. Nota che nell’esempio fatto è l’altro che ha qualcosa contro di lui! CHIEDIAMO NELLA PREGHIERA LA FORZA DELLA RICONCILIAZIONE...

BUONA DOMENICA...
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 5,21-24

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

domenica 26 giugno 2022

Lc 9,51-62 Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada. - COMMENTO AUDIO.

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Lc 9,51-62 - Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA



26.06.2022 - Lc 9,51-62 - Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
DECIDERE
"Gesù prese la ferma DECISIONE di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (Lc 9,51) - De-cidere, ossia di "tagliare-da" (lett.), prendere una direzione rispetto ad un'altra. Dalla decisione di Gesù arrivano le nostre: dal suo dono totale, senza riserve, giunge la nostra libertà di amare anche quando ci è chiesto di andare a Gerusalemme, la città della Pasqua. Il Signore Ti doni la forza di DECIDERE...

 

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venerdì 24 giugno 2022

Lc 9,51-62 - XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 26 Giugno 2022
Lc 9,51-62 - Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
1. Gesù ha una META e uno SCOPO preciso, e vi DIRIGE LA PROPRIA VITA. Non solo. La sua determinazione SI TIRA DIETRO coloro che si mettono a seguirlo. Facciamo anche noi una scelta DECISA e RADICALE... NON TROVIAMO GIUSTIFICAZIONI...

2. Egli è consapevole che ‘GERUSALEMME UCCIDE I PROFETI’ e proprio lì egli dovrà scontrarsi con ogni specie di potere: sacerdotale e politico, interno e straniero. CHE COSA LO ATTRAE E LO RENDE COSÌ DETERMINATO?

3. L’UNIONE CON IL PADRE LO INDUCE A FARE LA SUA VOLONTÀ FINO IN FONDO, andando con decisione verso il luogo dove egli potrà PORTARE A COMPIMENTO LA SUA VITA secondo la modalità di una dedizione totale. L'AMORE DI DIO E PER DIO CI SPINGE A DONARE LA VITA...

BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

 

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PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/1re-191619-21-xiii-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/gal-5113-18-xiii-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/06/lc-951-62-xiii-domenica-del-tempo.html

Gal 5,1.13-18 - XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 26 Giugno 2022
Gal 5,1.13-18 - Siete stati chiamati alla libertà.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati - Gal 5,1.13-18

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

1. “Cristo ci ha liberati per la libertà!”, PER ESSERE PERSONE LIBERE. Libere da che cosa? LIBERE DALLA CARNE (= dall’istinto, da quella inclinazione al male che fa parte del nostro carattere). I DESIDERI DELLA CARNE SONO CONTRARI A QUELLI DELLO SPIRITO.

2. LA LIBERTÀ È LA POSSIBILITÀ DI FARE QUELLO CHE DEVO. Io posso andare contro il mio istinto, contro il mio carattere, sono stato liberato da Cristo, il suo spirito mi ha reso una PERSONA LIBERA CAPACE DI DECIDERE, di dare un taglio a quello che è il mio interesse, il mio egoismo e seguire Lui.

3. E lo spirito ci ha liberati perché noi restassimo liberi e POTESSIMO LIBERAMENTE DECIDERE DI SEGUIRE IL SIGNORE. L’azione del Signore si connette con LA NOSTRA RESPONSABILITÀ DI RIMANERE LIBERI. Ogni giorno dobbiamo rinnovare questa decisione che è alla base della nostra vita cristiana: “VOGLIAMO SEGUIRE IL SIGNORE LASCIANDO CHE LUI CONTINUI A LIBERARCI DA NOI STESSI”..
 

1Re 19,16.19-21 - XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 26 Giugno 2022
1Re 19,16.19-21 - Eliseo si alzò e seguì Elìa.
Dal primo libro dei Re - 1Re 19,16.19-21

In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto».
Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.
Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.

1. La chiamata di Eliseo è l’immagine di UNA RISPOSTA SEMPLICE AD UNA “PAROLA” ASCOLTATA. Elìa getta su Eliseo il suo mantello. Il mantello simboleggia la personalità e i diritti di chi lo possiede. È una specie di investitura e di iniziazione. Elisèo è SUBITO pronto a seguire Elìa e a cambiare vita SENZA “SE” E SENZA “MA”.

2. ELISEO COMPIE DEI GESTI RADICALI: accoglie la chiamata, saluta la famiglia, uccide i buoi e brucia gli attrezzi del suo lavoro, per testimoniare la radicalità della sua adesione… E SEGUE ELIA…

3. Se ascoltiamo il Signore, LUI CI FA CAPIRE QUAL È LA NOSTRA STRADA, la nostra vocazione in molti modi, ma inequivocabilmente, a quel punto SIAMO NOI CHE NELLA LIBERTÀ SIAMO CHIAMATI A SCEGLIERE se lasciare tutto oppure no.
 

Mt 1,20-24 - RITO AMBROSIANO - III DOMENICA DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
III DOMENICA DOPO PENTECOSTE
Domenica 26 Giugno 2022
Lettura del Vangelo secondo Mt 1,20-24
1. La generazione umana di Gesù è opera di Dio. L’OPERA DI DIO NON ABOLISCE LA PARTECIPAZIONE UMANA; anzi la richiede, attraverso la VOLONTÀ di Maria e la DECISIONE OBBEDIENTE di Giuseppe. DIO E L’UOMO INSIEME PER LA SALVEZZA DI TUTTI! Il nostro desiderio…

2. La storia di Giuseppe è la storia della sua chiamata. DIO INTERVIENE NELLA SUA VITA IN MODO INASPETTATO: Giuseppe ASCOLTA l'angelo e ACCOGLIE L'IMPREVISTO, si FIDA di Dio attraverso le parole dell’angelo. ANCHE NOI DECIDIAMOCI DI GIOCARE LA NOSTRA VITA SULLA SUA PAROLA.

3. La storia dell'umanità può progredire SOLO quanto le persone aderiscono alla volontà di Dio, anche in situazioni di difficoltà: L'"EMMANUELE", "IL DIO CON NOI" È SEMPRE PRESENTE E NON CI ABBANDONA. Nel suo amore per l'umanità egli attua sempre i suoi progetti di salvezza. ECCOMI...

BUONA DOMENICA...
+ Lettura del Vangelo secondo Matteo 1, 20b-24b

In quel tempo. Apparve in sogno a Giuseppe un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: / «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: / a lui sarà dato il nome di Emmanuele, / che significa Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

24.06.2022 - Lc 15,3-7 - Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 15,3-7

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
IL MIO CUORE È PRONTO
Il mio cuore è pronto ad ascoltarti e chiamarti Padre, nella solitudine e con tutti.
Il mio cuore è pronto a rifiutare proposte che separano da Te.
Il mio cuore è pronto a condividere la vita e i beni, con i discepoli e con tutti.
Il mio cuore è pronto per annunciare in ogni tempio e luogo che sei vita e misericordia.

 

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giovedì 23 giugno 2022

Lc 15,3-7 - SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)

SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)
Venerdì 24 Giugno 2022
Lc 15,3-7 - Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.
1. Le pecore si perdono facilmente ed essendo prive del senso dell’orientamento, sono INCAPACI di tornare da sole all'ovile. IL SIGNORE NON PUÒ RASSEGNARSI al fatto che anche UNA SOLA PERSONA possa perdersi. ANCHE NOI NON RASSEGNAMOCI...

2. L’agire di Dio è guidato DALL'AMORE E DALLA PREOCCUPAZIONE che la sua pecora è in pericolo. DIO È GUIDATO DAL CUORE, non più dalla ragione (lascia le 99). DIO HA UN CUORE ATTENTO E SENSIBILE verso le sue pecore. IN GESÙ LO ABBIAMO VISTO… SIAMO FORTUNATI!

3. Contento per averla trovata, la carica sulle spalle, corre di casa in casa, chiama amici e vicini e ORGANIZZA UNA FESTA. NON la rimprovera, NON la punisce. DIO NON AGGIUNGE ALTRO MALE a quello che, allontanandosi da lui, l’uomo si è già fatto. L’IMMAGINE DELLA GIOIA INFINITA È QUELLO CHE PROVA IL CUORE DI DIO quando riesce a ricuperare un suo figlio. ENTRIAMO NELLA GIOIA DI DIO...

BUONA SOLENNITÀ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ'...

 

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 15,3-7

In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

 

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PRIMA LETTURA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/06/lc-153-7-sacratissimo-cuore-di-gesu.html

Rm 5,5-11 - SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)

SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)

Venerdì 24 Giugno 2022
Rm 5,5-11 - Dio dimostra il suo amore verso di noi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani - Gen 14,18-20

Fratelli, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

1. Come possiamo sperare che la storia di ogni uomo si concluda bene? A questo interrogativo risponde Paolo: “LA SPERANZA NON DELUDE” e la ragione è semplice: DIO HA RIVERSATO NEI NOSTRI CUORI IL SUO SPIRITO E SA COME COINVOLGERCI NEL SUO AMORE; non si perde d’animo di fronte a nessun ostacolo e non si abbatte quando noi siamo infedeli.

2. NULLA DUNQUE DEVE PIÙ INTACCARE LA NOSTRA GIOIA; la speranza non sarà delusa perché non è fondata sulla nostra fedeltà, sulle nostre opere buone, ma sulla fedeltà di Dio. E DIO È FEDELE!

3. L’AMORE DI DIO NON HA CONFINI, NON CONOSCE NEMICI, MA SOLO FIGLI. Mentre gli uomini erano lontani da lui, egli ha donato loro il suo tesoro più prezioso, il Figlio. Se Dio ci ha amati quando eravamo nemici, quanto più ci amerà ora che abbiamo ricevuto il suo Spirito e siamo stati resi giusti. NON È POSSIBILE CHE I NOSTRI PECCATI POSSANO RIVELARSI PIÙ FORTI DEL SUO AMORE.

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PRIMA LETTURA

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VANGELO

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Ez 34,11-16 - SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)

SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO C)

Venerdì 24 Giugno 2022
Ez 34,11-16 - Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.
Dal libro del profeta Ezechièle - Gen 14,18-20

Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione.
Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio.
Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».

1. IL SIGNORE HA CURA PER TUTTE LE ESIGENZE DELLE SUE PECORE. Colpisce l’attenzione rivolta ad ognuna di esse, ascoltando le sue esigenze. LUI, IL SIGNORE, LE PASCE CON GIUSTIZIA. È un pastore di cuore...

2. Per il Signore essere giusti significa DARE A CIASCUNO CIÒ DI CUI HA BISOGNO PER VIVERE IN PIENEZZA E NELLA PACE. Così si comporta il Signore con noi. Per questo fa delle differenze: perché siamo tutti diversi, ma tutti oggetto della sua cura e del suo amore.

3. Nella festa del sacro Cuore di Gesù, guardiamo a questo cuore che non solo batte per noi, ma che si dona e si prodiga affinché ognuno di noi possa avere ciò di cui ha bisogno. NEL CUORE DI GESÙ, POSSIAMO CONTEMPLARE IL COMPIMENTO DI QUESTA GIUSTIZIA DI DIO ANNUNCIATA DA EZECHIELE.

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/ez-3411-16-sacratissimo-cuore-di-gesu.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2022/06/rm-55-11-sacratissimo-cuore-di-gesu.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2019/06/lc-153-7-sacratissimo-cuore-di-gesu.html

lunedì 20 giugno 2022

20.06.2022 - 2Re 17,5-8.13-15.18 - Il Signore allontanò Israele dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

Dal secondo libro dei Re - 2Re 17,5-8.13-15.18

In quei giorni, Salmanàssar, re d’Assiria, invase tutta la terra, salì a Samarìa e l’assediò per tre anni. Nell’anno nono di Osèa il re d’Assiria occupò Samarìa, deportò gli Israeliti in Assiria, e li stabilì a Calach e presso il Cabor, fiume di Gozan, e nelle città della Media.
Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, dalle mani del faraone, re d’Egitto. Essi venerarono altri dèi, seguirono le leggi delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti, e quelle introdotte dai re d’Israele.
Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo tutta la legge che io ho prescritto ai vostri padri e che ho trasmesso a voi per mezzo dei miei servi, i profeti».
Ma essi non ascoltarono, anzi resero dura la loro cervìce, come quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore, loro Dio. Rigettarono le sue leggi e la sua alleanza, che aveva concluso con i loro padri, e le istruzioni che aveva dato loro.
Il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dal suo volto e non rimase che la sola tribù di Giuda.

 

1. Nel 722 a.C. abbiamo l’occupazione Assira in Samarìa e della deportazione degli Israeliti. Il motivo? NON HANNO SEGUITO I PRECETTI DEL SIGNORE e hanno, con le buone o con le cattive, traviato il popolo verso il culto di pseudo divinità cananee. HANNO CONTINUATO A RIGETTARE LA SUA ALLEANZA. 

2. EPPURE DIO ERA INTERVENUTO MOLTE VOLTE PER RICHIAMARE ALLA CONVERSIONE, inviando i suoi profeti, ma le orecchie del popolo rimasero chiuse e la loro cervice indurita. Caspiterina!

3. Israele deportata fa l’esperienza della sua fragilità, deve abbandonare la sua presunzione, deve riconoscere che, LONTANO DA DIO E DALL’OSSERVANZA DELL’ALLEANZA LA REALTÀ CHE VIVE È PICCOLA ED IN BALIA DI CHIUNQUE. Attraverso l’esperienza purificatrice dell’esilio (per 70 anni), Israele, aiutato da nuovi profeti, ritornerà ad invocare il Signore e a chiedere che lui operi la salvezza.

domenica 19 giugno 2022

Lc 9,11-17 - Tutti mangiarono a sazietà. - COMMENTO AUDIO.

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO C)

Lc 9,11-17 - Tutti mangiarono a sazietà.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,11-17

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

PARTE PRIMA


PARTE SECONDA