giovedì 10 ottobre 2024

10.10.2024 - Gal 3,1-5 - Lc 11,5-13 - Chiedete e vi sarà dato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati - Gal 3,1-5

O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!
Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne? Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano!
Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la parola della fede?

1. Paolo aggredisce i Galati. Lo fa con un intento retorico PER SVEGLIARE L’ATTENZIONE, per catturare l’interesse degli ascoltatori, mostrando così una passione per loro. “O stolti Gàlati”. “Stolto” significa esattamente “lontano da Dio, lontano dalla verità”, ma anche “immerso nella menzogna, nella falsità”. LO STOLTO È COLUI CHE PERCORRE VIE UMANE DI SALVEZZA. Sveglia!
2. Paolo pone ai Galati la QUESTIONE FONDAMENTALE: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione? La Legge traccia un cammino da seguire, lo Spirito invece è dato da Cristo Gesù sulla croce e non dalle opere della Legge. LO SPIRITO SI PONE SOPRA OGNI UOMO, LO GIUSTIFICA, LO RIGENERA, LO SANTIFICA.
3. AVETE FATTO TANTE ESPERIENZE PER OPERA DELLO SPIRITO, LE AVETE FATTE INVANO? Colui che concede lo Spirito è il Padre dei cieli, chi opera portenti è sempre il Padre dei cieli e LI OPERA PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO che compie ogni genere di segni, miracoli e prodigi in seno alla comunità cristiana.

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+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 11,5-13
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». 

 

Un amico, se è veramente tale, come può rifiutarti un favore?  Forse dovrai bussare cento volte, forse il pane che chiedi non è fatto secondo la tua misura. Ma sai quante ‘cose buone’ il Signore riserva a coloro che gliele chiedono? Non solo ‘cose buone’, ma il suo stesso Spirito Santo, Creatore degli esseri, ospite dolce dell’anima.
Dio ci dona tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Non dobbiamo e non possiamo dubitarne. E di cosa abbiamo bisogno? Il primo dono da chiedere è lo Spirito Santo, che ci sarà dato all'unica condizione che glielo chiediamo con fiducia. Impariamo a chiedere ogni giorno, con fiducia, lo Spirito Santo affinché ci sia donato. Se poi con la preghiera lasciamo agire in noi lo Spirito Santo tenderemo sempre più al bene e sempre meno al male..

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Insomma noi uomini siamo cattivi, ce lo dice Gesù. Però riusciamo a dare cose buone ai nostri figli. Cosa ci darà allora Dio, che è buono? Gesù ce lo rivela: lo Spirito. Allora perché non lo chiediamo?

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