giovedì 17 ottobre 2024

17.10.2024 - Ef 1,1-10 - Lc 11,47-54 - Sarà chiesto conto del sangue di tutti i profeti: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni - Ef 1,1-10

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.

1. BELLISSIMO CANTO ALLA BENEVOLENZA DI DIO che ci ha BENEDETTI, SCELTI E AMATI prima della creazione del mondo. Siamo posti davanti al disegno d’amore della sua volontà, quello che È CULMINATO NELLA PASQUA DI CRISTO, nella quale noi, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia.

2. Tutto questo disegno d’amore della volontà di Dio, questa rivelazione della benevolenza di Dio nei nostri confronti, ha un PUNTO DI CONVERGENZA STORICO ED ETERNO: Gesù Cristo.

3. IN CRISTO siamo stati benedetti, scelti, amati, redenti, gratificati, perdonati; MEDIANTE CRISTO noi siamo stati resi figli adottivi; IN CRISTO tutte le cose saranno ricondotte ad unità e sotto il governo della pienezza dei tempi. Noi possiamo solo dire: Benedetto sia Dio…

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+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 11,47-54
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Gesù contraddice il sistema dei farisei e dei dottori della legge che hanno "portato via la chiave della conoscenza", deformando la verità e corrompendo la capacità di discernere il bene dal male. Questo rimprovero è attuale, poiché viviamo in un mondo confuso. L'insegnamento di Gesù ci invita a riscoprire la realtà delle cose e l'amore gratuito come chiave della salvezza. Senza questa chiave, non possiamo accogliere la gratuità della salvezza ricevuta. È tempo di cambiare e ritrovare l'autentico insegnamento di Gesù.

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Gesù scuote i dottori della Legge diventati “doganieri” che non entrano e non lasciano entrare gli altri, ritenendosi giusti. Non è vero che anche noi ci raccontiamo storie a cui vogliamo credere?

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