domenica 30 ottobre 2022

Lc 19,1-10 - Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. - COMMENTO AUDIO.

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 30 Ottobre 2022
Lc 19,1-10 - Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 19, 1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

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VANGELO

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sabato 29 ottobre 2022

29.10.2022 - Fil 1,18-26 - Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési - Fil 1,18-26

Fratelli, purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. So infatti che questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, secondo la mia ardente attesa e la speranza che in nulla rimarrò deluso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo.
Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi.

1. Paolo è in prigione probabilmente a Efeso, dove ha ricevuto la condanna a morte. Scrive ai cristiani di Filippi che la sua PRIGIONIA È DIVENUTA UNA OCCASIONE per predicare il Vangelo. Mette in secondo piano il suo stesso destino personale, la sua stessa vita e la sua morte: QUEL CHE CONTA È LA PREDICAZIONE DEL VANGELO. 
2. Paolo vuole che i cristiani di Filippi comprendano che il compito dei discepoli di Gesù è di TESTIMONIARE IL VANGELO, SEMPRE. Comunicare il Vangelo è far conoscere CON LE PAROLE E CON LA VITA quanto sia grande l'amore di Dio che si è rivelato nel Signore Gesù. Vale per noi OGGI…
3. Paolo sta vivendo un momento di angoscia e di bivio: vivere o morire? “PER ME IL VIVERE È CRISTO E IL MORIRE UN GUADAGNO” Ha il desiderio profondo di ESSERE CON CRISTO e di sciogliere l’esistenza terrena, TUTTAVIA si rende conto che la sua presenza potrebbe essere utile PER GLI ALTRI, non tanto per sé. CHE GRANDEZZA D’ANIMO! Paolo NON sa cosa scegliere, NON deve scegliere, NON decide Lui. E per TE, il vivere è Cristo?

giovedì 27 ottobre 2022

Lc 19,1-10 - XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Domenica 30 Ottobre 2022
Lc 19,1-10 - Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
1. ZACCHEO VUOLE VEDERE GESÙ, non è felice: è IMPEDITO dalla folla e dalla sua statura. NON si arrende. NON ARRENDIAMOCI NEL CERCARE IL SUO VOLTO...

2. GESÙ LO VEDE E DEVE FERMARSI A CASA SUA: la gente mormora. GESÙ ENTRA NELLA SUA CASA, NELLA SUA VITA COME LA SALVEZZA. Gesù vuole bene ai peccatori, loro sono uomini, figli suoi, DONA la possibilità di riconoscere il peccato e di venirne fuori. QUESTA È LA “MISERICORDIA DI DIO”: DIO AMA E BASTA... ANCHE TU AMA E BASTA…

3. GESÙ COMPIE UN AUTENTICO MIRACOLO. Un uomo senza scrupoli e ladro diventa un BENEFATTORE, si impegna a RIPARARE, cambiando vita…. Ma che bello, quando il SIGNORE entra nella nostra vita CAMBIA IL CUORE! Questa è la "GIUSTIZIA DI DIO": GESÙ RENDE GIUSTO ZACCHEO... ACCOGLIAMOLO…
BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 19,1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


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2Ts 1,11-2,2 - XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 30 Ottobre 2022
2Ts 1,11-2,2 - Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési - 2Ts 1,11-2,2

Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. 
 

1. Scopo ultimo e definitivo dell’esistenza? Che SIA GLORIFICATO IL NOME DEL SIGNORE GESÙ CRISTO IN TUTTE LE SUE CREATURE anche in quelle che hanno peccato. Per questo siamo stati chiamati, per questo siamo stati fatti dono di ogni benevolenza.

2. Se riguardo alla venuta del Signore vi è certezza, non è dato ad alcuno sapere il giorno e l’ora. SEMBRA TUTTAVIA CHE LA COMUNITÀ DI TESSALONICA CREDA NELL’IMMINENZA DELL’EVENTO FINALE. L’Apostolo invita la comunità a NON lasciarsi confondere e allarmare né da ispirazioni, né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra. ANDATECI PIANO CON LE RIVELAZIONI CON LE VISIONI. Vale anche per noi!

3. Paolo invita a stare a quello che è stato rivelato agli apostoli, a quello che ha detto Gesù. Il Signore porti a compimento ogni proposito di bene, e la vostra Fede. VOI CON PAZIENZA ATTENETEVI AL SUO VANGELO PORTATE FRUTTO CON LA MISERICORDIA CHE IL SIGNORE VI OFFRE. Questo è importante! Non andare dietro pretese visioni o rivelazioni accogliamo la misericordia di Dio e cambiamo vita, questo è ciò che piace al Signore.

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Sap 11,22-12,2 - XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 30 Ottobre 2022
Sap 11,22-12,2 - Hai compassione di tutti, perché ami tutte le cose che esistono.

Dal libro della Sapienza - Sap 11,22-12,2

Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore. 
 

1. È l’amore che conduce Dio alla pazienza. Poiché ama tutte le cose che esistono e NON PROVA DISGUSTO PER CIÒ CHE HA CREATO, Dio attende il loro pentimento e la loro conversione. Corregge a poco a poco quelli che sbagliano IN ATTESA DELLA LORO FEDE. È un Dio moderato.

2. DIO FA GIUSTIZIA CON CALMA IN MODO EQUILIBRATO, non interviene a gamba tesa in modo duro e violento, non fulmina il peccatore quando pecca, porta pazienza, interviene con calma aspetta il momento buono per il pentimento, È INDULGENTE E AMANTE DELLA VITA.

3. Il fatto che il Signore vada calmo nella punizione NON SIGNIFICA CHE NON CI SIA GIUSTIZIA. Il Signore interviene AL MOMENTO GIUSTO perché vuole la santità di ciascuno e interviene con dolcezza perché NON CI VUOLE DISTRUGGERE MA SALVARE.

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VANGELO

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Mt 22,1-14 - RITO AMBROSIANO - II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE

RITO AMBROSIANO
II Domenica dopo la Dedicazione
DOMENICA 30 OTTOBRE 2022
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 22,1-14
1. Dio è generoso verso di noi, ci OFFRE la sua amicizia, i suoi doni, la sua gioia, ma spesso noi NON accogliamo le sue parole, mostriamo più interesse per altre cose, mettiamo al primo posto le nostre preoccupazioni materiali, i nostri interessi. L’invito del re incontra addirittura reazioni ostili, aggressive. MA CIÒ NON FRENA LA SUA GENEROSITÀ. FAI LO STESSO…

2. Il rifiuto dei primi invitati ha come effetto l’estensione dell’invito a tutti, anche ai più poveri, abbandonati e diseredati e la sala si riempie: la bontà del re non ha confini e a TUTTI è data la possibilità di rispondere alla sua chiamata. TUTTI SIAMO CHIAMATI. ANDIAMO...

3. Ma c’è una CONDIZIONE per restare a questo banchetto di nozze: indossare l’abito nuziale... San Gregorio Magno...spiega che quel commensale ha risposto all’invito di Dio a partecipare al suo banchetto, ha, in un certo modo, la fede che gli ha aperto la porta della sala, ma gli MANCA qualcosa di essenziale: la veste nuziale, che è la CARITA', l’AMORE... "È L'ANIMO CHE DEVI CAMBIARE, NON IL CIELO SOTTO CUI VIVI" (LUCIO ANNEO SENECA)

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 22,1-14
In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

lunedì 24 ottobre 2022

24.10.2022 - Ef 4,32-5,8 - Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni - Ef 4,32-5,8

Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio.

Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce.

1. Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda COME DIO HA PERDONATO a voi in Cristo». L’invito è risoluto e privo di esitazioni, anche per noi oggi: di CAMMINARE RISOLUTAMENTE NELLA CARITÀ, diventando persino «imitatori di Dio, quali figli carissimi».

2. Cristo e LA CHIESA NON CONDANNAVANO E NON CONDANNANO MAI UN PECCATORE, MA RIPUDIANO IL PECCATO. San Paolo oggi dice che non coloro che sono caduti a causa della propria debolezza nella fornicazione, nell’avarizia o nell’impurità, NON entreranno in cielo, ma sottolinea il fatto che NON SARÀ AMMESSO «NESSUN IDOLATRA», cioè colui CHE VUOLE E HA DECISO di vivere in modo da dedicarsi a tali abomini. 

3. Cristo cerca chi è prigioniero del peccato, chi è caduto nelle insidie del maligno per tirarlo fuori da questa schiavitù: riconosciamoci schiavi del peccato per esserne liberati da Gesù. SIAMO NUOVE CREATURE: «Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. COMPORTATEVI PERCIÒ COME FIGLI DELLA LUCE».

domenica 23 ottobre 2022

Lc 18,9-14 - Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo. - COMMENTO AUDIO.

 XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 23 Ottobre 2022
Lc 18,9-14 - Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo. 
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 18,9-14

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

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VANGELO

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giovedì 20 ottobre 2022

Mt 28,16-20 - RITO AMBROSIANO - I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE

RITO AMBROSIANO
I Domenica dopo la Dedicazione
DOMENICA 23 OTTOBRE 2022
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 28,16-20
1. GLI APOSTOLI DI GESÙ DUBITAVANO… forse perché spesso le paure, le incertezze e le situazioni poco piacevoli della vita sembrano prendere il sopravvento. I discepoli si chiedono: abbiamo fatto bene a seguire il Maestro oppure sarà una delusione? E TU CHE DICI? IO DICO: "FATTO BENE!"…

2. Ma GESÙ, con una delicatezza sopraffine, LI RASSICURA E LI RAFFORZA, E LI INVIA A FARE DISCEPOLI, PROMETTENDO DI STARE SEMPRE CON LORO. Ogni nostra incredulità, paura, ansia viene dissolta da questa certezza: Lui è con noi SEMPRE, e non ci molla. C'È DA FIDARSI...

3. Dio è con noi e NOI POSSIAMO STARE SEMPRE CON LUI. Pur nelle difficoltà che ci inducono a non credere. Gesù CI IMMERGE nella vita del Padre e nella grazia dello Spirito. COSTRUIAMO su questa roccia sicura, sulla Trinità, la nostra esistenza. LEGGIAMO OGNI GIORNO UN BRANO DEL VANGELO…

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 28,16-20
In quel tempo. Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che il Signore Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». 

domenica 16 ottobre 2022

Lc 18,1-8 - Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui. - COMMENTO AUDIO.

 XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 16 Ottobre 2022
Lc 18,1-8 - Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 18,1-8

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA


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PRIMA LETTURA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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venerdì 14 ottobre 2022

14.10.2022 - Ef 1,11-14 - Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo, siamo stati fatti eredi; e anche voi avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni - Ef 1,11-14

Fratelli,
in Cristo siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

1. IN CRISTO, NOI SIAMO DIVENTATI EREDI. L’eredità è il paradiso, la vita eterna, la partecipazione della divina natura. QUESTA EREDITÀ È SOLO DI CRISTO GESÙ, POICHÉ L’EREDITÀ È IL DONO DEL PADRE AL FIGLIO. Essendo noi divenuti con Cristo una cosa sola, essendo stati fatti figli di Dio nel suo Figlio Gesù Cristo, L’EREDITÀ VIENE CONFERITA ANCHE A NOI.

2. NOI SIAMO PREDESTINATI AD ESSERE LODE DELLA SUA GLORIA. È la gioia di Dio e la sua piena glorificazione nel RENDERCI SUOI FIGLI ED EREDI DEI BENI che spetterebbero solamente a Lui. È UN DIO CHE GIOISCE NEL RENDERCI PARTECIPI ED EREDI DEI SUOI BENI.

3. Dopo aver ASCOLTATO LA PAROLA DELLA VERITÀ, l’ascolto è necessario, indispensabile per accedere a Cristo Gesù, e CREDUTO NELLA VERITÀ DEL VANGELO, LO SPIRITO DEL SIGNORE SCENDE nel cuore di chi ascolta. Guidato dallo Spirito, egli cammina verso il cielo. Lo Spirito Santo, caparra della nostra eredità, è in vista della risurrezione finale. LO SPIRITO È QUELLA GIUSTIZIA DI DIO RIVERSATA NEI NOSTRI CUORI, che ci rende giusti e che realizza pienamente il progetto divino…

giovedì 13 ottobre 2022

Lc 6,43-48 - RITO AMBROSIANO - DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

RITO AMBROSIANO
Dedicazione del Duomo di Milano
DOMENICA 16 OTTOBRE 2022
Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 6,43-48
1. Ognuno di noi, trae i suoi frutti dal buon tesoro del proprio cuore. IL NOSTRO CUORE È PARAGONABILE AD UN GRANDE CONTENITORE. Se siamo capaci di RIEMPIRLO DI VERITÀ E DI BENE, le nostre azioni, informate da quel vero e da quel bene, saranno sante e buone. E TU DI COSA TI RIEMPI? DELL'ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO? ...

2. Le FONDAMENTA del nostro edificio spirituale O SONO POSTE SULLA ROCCIA, SU CRISTO, O SULLA SABBIA. NON È LA STESSA COSA. È la preghiera a rendere sempre più ferme e solide le nostre fondamenta... LA PREGHIERA QUOTIDIANA...

3. QUANDO NELLA NOSTRA VITA MANCA LA PREGHIERA E L’ASCOLTO DI DIO BRANCOLIAMO NEL BUIO, nelle tempeste, col rischio di cadere negli abissi del male. PRENDI IN MANO LA TUA VITA, OGNI GIORNO TI È DONATO PER RIPARTIRE...

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 6,43-48
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».

domenica 9 ottobre 2022

Lc 17,11-19 - Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero. - COMMENTO AUDIO

 XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 09 Ottobre 2022
Lc 17,11-19 - Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero.
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 17,11-19

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA

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SECONDA LETTURA

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VANGELO

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giovedì 6 ottobre 2022

Mt 10,40-42 - RITO AMBROSIANO - VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

RITO AMBROSIANO
VI Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
DOMENICA 9 OTTOBRE 2022
Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 10,40-42
1. Oggi per sei volte troviamo il verbo "ACCOGLIERE". Accogliere, qui, non suppone tanto o solo una ospitalità materiale, ma si allarga ALL'ACCOGLIENZA DEL MESSAGGIO e quindi ALL'ACCETTAZIONE DEL TESTIMONE che viene identificato come COLUI CHE DIO MANDA E CHE INSEGNA... DIO CI PARLA, ASCOLTIAMOLO…

2. PERCHÉ ACCOGLIERE? Per lo spessore di VALORI che il profeta, il giusto o il piccolo portano e trasmettono. So che il profeta, il giusto e il piccolo mi condurrà seriamente a quello che Gesù vuole farmi capire... ASCOLTIAMOLI…

3. CHI ACCOGLIE È CONTENTO DI RICEVERE IL MESSAGGIO NUOVO DI GESÙ. In più avrà la "RICOMPENSA" che non è una semplice riconoscenza umana, ma molto molto di più. LA RICOMPENSA ALTRO NON È CHE DIO STESSO. ACCOGLIAMOLO…

BUONA DOMENICA...

✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 10,40-42

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».  

domenica 2 ottobre 2022

Lc 17,5-10 - Se aveste fede! - COMMENTO AUDIO.

 XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 2 Ottobre 2022
Lc 17,5-10 - Se aveste fede!
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 17,5-10
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

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