“L'UOMO NON È IL SUO ERRORE”
Chi è Marcello D'Agata, ex esponente della mafia catanese? A prima vista, sembra solo un uomo di modesta statura, con un portamento semplice, ma gli occhi di D'Agata brillano di una luce che racconta una storia di cambiamento profondo. La sua vita è stata trasformata dall'arte, un percorso iniziato oltre dieci anni fa nel carcere di Opera, alle porte di Milano, dove sconta una pena dell'ergastolo.
Oggi, a 75 anni, D'Agata dedica le sue giornate alla pittura, rifugiandosi nel suo piccolo laboratorio situato al piano terra della sezione di Alta Sicurezza. Le sue opere hanno un titolo significativo: "L'uomo non è il suo errore". I suoi quadri presentano ritratti intensi e paesaggi che mostrano come l'arte possa trasformare le esperienze dolorose in messaggi di speranza e bellezza.
Un momento cruciale nella vita di D'Agata è avvenuto nel 2016, in occasione del Giubileo della Misericordia. Papa Francesco ha permesso ai detenuti di attraversare la Porta Santa, un gesto che ha segnato un cambiamento per Marcello. "Ho vissuto un'autentica esperienza di rigenerazione", racconta, "ho sperimentato il potere del perdono e mi sono sentito rinato". Ha realizzato che, nonostante i suoi errori, è possibile riscoprire il bene.
Come segno di gratitudine, D'Agata ha donato al Papa una crocifissione e un quadro che rappresenta Bergoglio in attesa di alcuni detenuti che attraversano la Porta Santa. Nella lettera consegnata dalle sue figlie, ha condiviso: "Il passaggio della Porta Santa è stato un momento emozionante, una rinascita dopo aver permesso “al maschio” di dominare la mia vita".
Il suo percorso artistico è intimamente legato alla sua rinascita personale, una trasformazione che non dimentica il passato ma lo onora attraverso l'arte. Tra i suoi dipinti si trovano i ritratti dei giudici Paolo Borsellino e Rosario Livatino. Ferdinando Zanzottera descrive il suo lavoro come un connubio tra il “Marcello morto” del passato e il “nuovo Marcello” che vive il cambiamento e la gratitudine per quanto sta accadendo nella sua vita.
Negli ultimi anni, D'Agata ha sviluppato legami con i volontari dell'associazione Incontro e Presenza, ispirata dal carisma di don Luigi Giussani, e ha dedicato un ritratto a questo sacerdote. Nel 2023, ha dipinto Varigotti, un luogo significativo per Gioventù Studentesca, nonostante non vi sia mai stato. Attraverso l'arte, esprimendo la sua gratitudine a Dio per ogni opportunità di conversione e rinnovamento.
Osservando i suoi quadri, è impossibile non riflettere sulle strade misteriose e imprevedibili della vita. La frase che accompagna la sua mostra, “L'uomo non è il suo errore”, rappresenta non solo il suo percorso ma anche un messaggio universale di speranza e possibilità di cambiamento per chiunque si trovi a fronteggiare il proprio passato.
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