giovedì 2 dicembre 2021

Lc 19,28-38 - RITO AMBROSIANO - IV DOMENICA DI AVVENTO - L’Ingresso del Messia

RITO AMBROSIANO

IV DOMENICA DI AVVENTO - L’Ingresso del Messia
Domenica 05 dicembre 2021
Lettura del Vangelo secondo Luca Lc 19,28-38

1. CHI È GESÙ? E' il Messia che entra in Gerusalemme NON per prendervi possesso secondo la logica del potere mondano, MA per DARE LA PROPRIA VITA. LA LOGICA DI DIO...

2. «Troverete un’asina, legata, e con essa un puledro». QUEST’ASINA È LA CHIESA E OGNI CRISTIANO. CHIAMATI a portare Gesù dove lui desidera, non seguendo i propri capricci, rimanere umili e obbedienti, COSCIENTI DELLA GRANDEZZA DI COLUI CHE SI PORTA. COLUI CHE CI RENDE LIBERI, CI SLEGA…

 3. «BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE». Coloro che hanno preparato il TRIONFALE INGRESSO di Gesù a Gerusalemme forse erano gli stessi che poco dopo lo avrebbero DERISO mentre andava verso il Calvario. SIAMO CONSAPEVOLI DI CHI STIAMO ASPETTANDO?

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 19,28-38

In quel tempo. Il Signore Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».

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