venerdì 27 dicembre 2024

"SANTA FAMIGLIA: UNA SANTITÀ CHE CRESCE NEL CONFRONTO, NEL CAMBIAMENTO E NELL'AMORE AUTENTICO."

"SANTA FAMIGLIA: UNA SANTITÀ CHE CRESCE NEL CONFRONTO, NEL CAMBIAMENTO E NELL'AMORE AUTENTICO."

Questo vangelo viene scelto per commentare la festa della Santa Famiglia.

Ma non è che sembra proprio tanto santa questa famiglia: i genitori si perdono il figlio per strada (ma che genitori sono?); il figlio rimane a Gerusalemme senza avvertire i genitori (ma che figlio è?): “Volevi rimanere a Gerusalemme? Beh, potevi almeno avvisare!”; i genitori rimproverano il figlio (non avevano mica tanto capito chi era il loro figlio?); il figlio non si scusa e, anzi, attacca e aggredisce i genitori (ma che modi sono?).

Lc non presenta per niente una famiglia santa, quanto piuttosto una famiglia come tutte! Sarà stata anche santa ma non è che si capissero e che si comprendessero molto. Maria e Giuseppe non lo capiscono e di certo Gesù non è che faciliti di molto la cosa. Tre santi (S. Giuseppe, Gesù e S. Maria!) ma mica tanto dialogo in questa famiglia.

E allora? Ascoltiamo il vangelo di questa domenica…

La storia di Gesù dodicenne al Tempio rivela come Maria e Giuseppe, pur consapevoli della natura straordinaria del loro figlio, continuassero a seguire rigidamente le tradizioni ebraiche. Questa famiglia profondamente religiosa aderiva agli schemi culturali e religiosi dei padri, senza lasciarsi ancora pienamente trasformare dalla consapevolezza dell’identità di Gesù. Nonostante le rivelazioni ricevute da Anna, Simeone e gli angeli, non sembrano comprendere appieno la novità portata dal Figlio di Dio.

Gesù rompe con il passato, seguendo il Padre celeste e non i padri terreni, un atto che sconvolgerà non solo la sua famiglia ma tutto il popolo d’Israele. Questa discontinuità è annunciata già dal profeta Malachia: “Il Messia porterà il cuore dei padri verso i figli” (Malachia 3,23-24), indicando che l’antico deve aprirsi al nuovo. Luca omette la seconda parte della profezia (“i figli verso i padri”), sottolineando come il nuovo non debba subordinarsi al passato, ma superarlo.

Gli schemi religiosi e culturali sono delle barriere all’azione dello Spirito. Gli schemi, come abitudini radicate, agiscono in automatico, impedendo il cambiamento. Anche Maria e Giuseppe, pur avendo visto la diversità di Gesù, rimangono intrappolati nelle loro aspettative tradizionali. Gli schemi religiosi e culturali, se non aggiornati, rischiano di renderci impermeabili all’azione dello Spirito. Ciò che dovrebbe avvicinare a Dio diventa obsoleto, allontanandoci dalla sua volontà.

Ma qual è l’impatto degli schemi educativi sulle persone?

Gli schemi non riguardano solo la religione, ma anche le dinamiche familiari ed educative. Ecco alcune situazioni:

Genitori distaccati emotivamente: I bambini cresciuti senza coccole o vicinanza potrebbero interiorizzare l’idea che i loro bisogni non siano importanti, sviluppando da adulti una distanza emotiva che li rende incapaci di fidarsi o coinvolgersi.

Genitori che criticano in continuazione: I bambini abituati a sentirsi sempre giudicati possono sviluppare un senso di inadeguatezza e vergogna, crescendo timidi e insicuri, incapaci di osare e di accettare sfide.

Genitori che proteggono eccessivamente i figli: Genitori che fanno tutto al posto dei figli rischiano di creare adulti dipendenti, incapaci di agire autonomamente e sempre in cerca di approvazione. 

Genitori che amano con “Amore condizionato”: I bambini che sentono di essere amati solo se si comportano bene o raggiungono risultati possono sviluppare il bisogno di compiacere gli altri, trascurando se stessi e aspettandosi sempre qualcosa in cambio.

È necessario aggiornare gli schemi per vivere nel presente. Gli schemi sono come programmi informatici: se non aggiornati, non rispondono alle sfide del presente. Cambiarli è possibile e necessario per vivere in libertà.

Gesù ci insegna che la fedeltà al Padre non si trova nei riti obsoleti, ma nella capacità di rinnovarsi e di seguire lo Spirito. Come Maria e Giuseppe, anche noi siamo chiamati a rompere i vecchi automatismi per accogliere il nuovo.

Buon cammino…

 

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