domenica 30 aprile 2023

Gv 10,1-10 - Io sono la porta delle pecore. - COMMENTO AUDIO.

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 30 Aprile 2023
Gv 10,1-10 - Io sono la porta delle pecore.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 10,1-10
In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

PARTE PRIMA

 

PARTE SECONDA

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/at-21436-41-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/1pt-220-25-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/04/gv-101-10-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

giovedì 27 aprile 2023

Gv 10,1-10 - IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)
Domenica 30 Aprile 2023
Gv 10,1-10 - Io sono la porta delle pecore.
1. C’è SOLO UNA PORTA per entrare nel Regno di Dio. E QUELLA PORTA È GESÙ. La sua Parola CI LIBERA dai tanti recinti della vita che ci rendono schiavi (false immagini di Dio, Idoli, Modelli culturali, Rancori, Rimorsi, ecc.) e CI APRE alla libertà. Per entrare nel regno di Dio, nella comunità cristiana, nella Chiesa, la porta, la vera porta, l’unica porta è Gesù. NOI DOBBIAMO ENTRARE DA QUELLA PORTA… 
2. Ma come capire che la porta vera è Gesù? Prendi le Beatitudini e fa quello che dicono! In questo modo «sei umile, sei povero, sei mite, sei giusto»; E QUANDO QUALCUNO FA UN’ALTRA PROPOSTA, «NON ASCOLTARLA: LA PORTA SEMPRE È GESÙ e chi entra da quella porta non si sbaglia». NON cercare altre porte che sembrano più facili, più confortevoli, più alla portata di mano, è UN NUOVO RECINTO….
3. GESÙ È LA PORTA BELLA, la porta d’amore, è la porta che NON ci inganna, NON è falsa. SEMPRE dice la verità. Ma con tenerezza, con amore. Gesù NON delude mai, Gesù NON inganna, Gesù NON è un ladro, NON è un brigante. A NOI IL BUSSARE SEMPRE A QUELLA PORTA E DIRE AL SIGNORE: “Apri, Signore, ché voglio entrare per questa porta. Voglio entrare da questa porta, non da quell’altra”.
BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 10,1-10

In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/at-21436-41-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/1pt-220-25-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/04/gv-101-10-iv-domenica-di-pasqua-anno-a.html

1Pt 2,20-25 - IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 30 Aprile 2023
1Pt 2,20-25 - Siete tornati al pastore delle vostre anime.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo - 1Pt 2,20-25

Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché
anche Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio,
perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca;
insultato, non rispondeva con insulti,
maltrattato, non minacciava vendetta,
ma si affidava a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce, perché,
non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
Eravate erranti come pecore,
ma ora siete stati ricondotti al pastore
e custode delle vostre anime.
1. L'apostolo presenta l'applicazione a Cristo dell'Antico poema del servo del Signore: Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, PERCHÉ NE SEGUIATE LE ORME: seguire le orme di Cristo equivale a PASSARE ATTRAVERSO CRISTO che è la porta. 

2. Fu trattato male, fu insultato e non rispose con insulti e non si vendicò. QUESTO È IL SUO STILE SEGUITE LE SUE ORME! Le orme dell’Amore. Ha preso su di sé i nostri peccati portandoli sulla croce: LA SUA MORTE PERMETTE LA NOSTRA VITA, CI FA VIVERE PER LA GIUSTIZIA. La giustizia è la relazione piena con Dio, è la buona comunione con il Signore...

3. DALLE SUE FERITE NOI SIAMO STATI GUARITI: siamo sani! Eppure eravamo come pecore erranti, sbandate, disperse ma adesso GRAZIE A DIO SIAMO RITORNATI AL PASTORE. Il Cristo risorto ha radunato il gregge, EGLI È IL CUSTODE delle nostre anime. IL SIGNORE È IL MIO PASTORE, Egli è colui che ti indica la via, la verità e la strada della vita! Buon cammino…

At 2,14.36-41 - IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 30 Aprile 2023
At 2,14.36-41 - Dio lo ha costituito Signore e Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli - At 2,14.36-41

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».
E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».
Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
1. Pietro predica GESÙ CRISTO COME IL MESSIA RISORTO: un messaggio che certamente affretterà la crocefissione del discepolo! Pietro ci ricorda che DOBBIAMO SEMPRE AVERE IL CORAGGIO DI PARLARE CHIARO E FORTE contro l’ingiustizia, per quante difficoltà possiamo incontrare.

2. La folla dei Giudei rimane colpita. “All’udir tutto questo SI SENTIRONO TRAFIGGERE IL CUORE…” e chiedono “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”. Pentitevi – cambiate radicalmente”. Gran parte della folla cambia davvero! Lo Spirito Santo agisce e conosce il modo di cambiare i cuori.

3. “Convertitevi e ciascuno di voi SI FACCIA BATTEZZARE nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, E RICEVERETE IL DONO DELLO SPIRITO SANTO”. Battesimo per il perdono dei peccati porta ad UN'UNITÀ E UNA COMUNIONE NUOVA, ben precisa, vincolante. LO SPIRITO SI DONA COME DONO per farci diventare dono…

Gv 10,11-18 - RITO AMBROSIANO - IV DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO
IV DOMENICA DI PASQUA
Domenica 30 Aprile 2023
Gv 10,11-18 - Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.
Risultato immagini per il signore è il mio pastore
1. HO BISOGNO DI UN PASTORE? NOI SIAMO CONDIZIONABILI (mass media, tv, internet, social), tutto ciò che riesce a condizionarmi corrisponde ai miei "pastori", che io lo voglia o no. Tutto è proporzionato al tempo che do ai vari pastori che ascolto. Riconoscerli è già tanto. DIO QUANTO CONDIZIONA LE MIE SCELTE?...

2. Mi domando: "DOV'È LA MIA LIBERTÀ?" Forse la mia libertà STA NEL POTER SCEGLIERE IL PASTORE e quindi il condizionamento che preferisco e che mi lascia più libero. FAI LA TUA SCELTA LIBERA...

3.Gesù dice: "IO SONO IL BUON PASTORE", e la prova sta nella sua libertà e disponibilità a dare la sua vita per me, CI GUIDA PER IL CAMMINO DELLA VITA, il cammino SICURO che porta al Padre e che lui ha percorso lui per primo fino a diventare per noi “via - verità - vita”. FIDIAMOCI DEL BUON PASTORE...

BUONA DOMENICA…
  ✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 10,11-18
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

domenica 23 aprile 2023

23.04.2023 - Lc 24,13-35 - Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.

+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,13-35
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

STARE
<<Non ardeva forse in noi il cuore mentre ci parlava?». Se anche noi vogliamo fare questa esperienza, troviamo tempo per Dio. Diamogli spazio nella nostra vita. L'esperienza ci dice che tanti innamoramenti si riducono soltanto ad un incontro superficiale, si consumano presto, e ci lasciano più freddi... Dio, con noi, cerca il cuore. Cerchiamo di scoprire i fascino e la bellezza di "stare" con Dio...

 

📲 I MIEI SOCIAL:

 

 Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/at-21422-33-iii-domenica-di-pasqua-anno.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/1pt-117-21-iii-domenica-di-pasqua-anno-a.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/04/lc-2413-35-iii-domenica-di-pasqua-anno-a.html

mercoledì 19 aprile 2023

Lc 24,13-35 - III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)
Domenica 23 Aprile 2023
Lc 24,13-35 - Lo riconobbero nello spezzare il pane.
1. Oggi siamo invitati a seguire le orme dei pellegrini di Emmaus. È un cammino in cui DUBBI E DELUSIONI ci assalgono. SAPPIAMO TUTTO CIÒ CHE È ACCADUTO, GESÙ è MORTO, RISORTO, MA NON RIUSCIAMO A DECIFRARE NULLA. Come interpretare la crocifissione? Come una maledizione? Come interpretare il nostro tempo? ABBIAMO BISOGNO DI LUCE…
2. Quando sei nel dubbio, sei deluso di aver creduto invano, LASCIATI RAGGIUNGERE DALLA LUCE DELLA PAROLA che TOCCA il tuo cuore. Allora VEDRAI la presenza VIVA del Risorto nel pane spezzato. SENTIRAI ardere il tuo cuore, e scoprirai che LA SERA NON SCENDE PIÙ, PERCHÉ CRISTO CAMMINA PER SEMPRE CON TE. È VIVO! NON SEI SOLO!!
3. I discepoli PASSANO DALLA TRISTEZZA ALLA GIOIA, DALLA DISPERAZIONE ALLA SPERANZA. DIVENTANO COSÌ ANNUNCIATORI DI CRISTO CROCIFISSO E RISORTO. Ritornano in COMUNITÀ'... Anche TU FA LO STESSO.... 
BUONA DOMENICA...
+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,13-35

Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/at-21422-33-iii-domenica-di-pasqua-anno.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/04/1pt-117-21-iii-domenica-di-pasqua-anno-a.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/04/lc-2413-35-iii-domenica-di-pasqua-anno-a.html

1Pt 1,17-21 - III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 23 Aprile 2023
1Pt 1,17-21 - Foste liberati con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo - 1Pt 1,17-21

Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.
1. San Pietro presenta IL SANGUE DI CRISTO COME PREZIOSO, STRUMENTO DEL NOSTRO RISCATTO. Noi non siamo stati liberati a prezzo di cose effimere come argento o oro, noi siamo stati liberati dalla condotta sbagliata, ereditata dai nostri padri, grazie al sangue prezioso di Cristo che è l'unico Agnello senza difetti e senza macchia: IL VERO AGNELLO DI DIO.

2. IL SANGUE DI CRISTO REALIZZA L'AUTENTICA SALVEZZA e ci libera dal male, dalla radice profonda del peccato. Cristo come agnello è stato prestabilito fin dall'inizio, prima della fondazione del mondo, ma SI È MANIFESTATO ADESSO CON LA SUA RISURREZIONE. Noi lo abbiamo pienamente conosciuto.

3. L'apostolo applica a Cristo quello che era detto dell'Agnello della Pasqua e da questa interpretazione nasce la fede. Avviene sempre così: L'ASCOLTO della Parola e L'ADESIONE DEL CUORE alla Promessa di Dio con la sua realizzazione in Cristo FA NASCERE E FA CRESCERE LA NOSTRA FEDE. Fidati!

At 2,14.22-33 - III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Domenica 23 Aprile 2023
At 2,14.22-33 - Non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere.

Dagli Atti degli Apostoli - At 2,14.22-33

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli ínferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli ínferi, né la sua carne subì la corruzione.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
1. LA MORTE DEL GIUSTO, TRASFORMATA IN SORGENTE DI VITA: la morte dell’uomo Gesù è diventata la VITTORIA DELLA VITA, la VITTORIA DELL’AMORE, anche sulla più aberrante delle violenze; la morte di Gesù è diventata fonte di autentica libertà…

2. Il testimone che l’apostolo chiama a sostegno delle sue affermazioni è il patriarca Davide. “Tu non mi abbandonerai nel mondo dei morti e non permetterai che il tuo santo vada in corruzione.” La profezia parla di Gesù: “DIO LO HA FATTO RISORGERE”. Davide parla di Gesù e profetizza a noi la Salvezza... Per TUTTI...

3. COME GESÙ, PER MEZZO DI LUI, NOI NON SIAMO E NON SAREMO ABBANDONATI. Lo ha detto dalla Sua Croce dove ha CONSEGNATO LO SPIRITO e dove dalla Sua ferita ha donato sangue e acqua… VITA PER NOI.

Gv 1,29-34 - RITO AMBROSIANO - III DOMENICA DI PASQUA

RITO AMBROSIANO
III DOMENICA DI PASQUA
Domenica 23 Aprile 2023
Gv 1,29-34 - Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
1. GESÙ È L’AGNELLO, innocente e mansueto, che viene a ESTIRPARE, ELIMINARE, FARE SPARIRE il peccato. IN CHE MODO? INTRODUCENDO UN REGNO DIVERSO, regno di chi dona la vita agli altri estirpando il regno delle belve. Accogli il suo regno e VIVI DA AGNELLO COME GESÙ…

2. Il Battista dichiara che GESÙ GIUNGE A NOI CON LA FORZA DELLO SPIRITO. Noi siamo battezzati nello Spirito Santo. Siamo stati IMMERSI, INZUPPATI dalla nuova sapienza che ci porta ad amare e a donare la vita distruggendo, eliminando il peccato (il disumano).  Accogli il suo Spirito e VIVI DA AGNELLO COME GESÙ...

3. Il Battista rende testimonianza e confessa che GESÙ È FIGLIO DI DIO. Non un profeta qualunque, ma Colui che MANIFESTA IL VOLTO DEL PADRE E L’UOMO RIUSCITO (pienamente umano) guidato dallo Spirito Santo. PER NOI GESÙ È IL TUTTO…

BUONA DOMENICA…

  ✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

lunedì 17 aprile 2023

17.04.2023 - Gv 3,1-8 - Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 3,1-8

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

 

📲 I MIEI SOCIAL: