venerdì 8 settembre 2023

08.09.2023 - Mi 5,1-4 - Mt 1,1-16.18-23 - Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

 

Dal libro del profeta Michèa - Mi 5,1-4

E tu, Betlemme di Èfrata,
così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me
colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità,
dai giorni più remoti.
Perciò Dio li metterà in potere altrui,
fino a quando partorirà colei che deve partorire;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore, suo Dio.
Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra.
Egli stesso sarà la pace!
1. Michèa presenta in controluce la figura della Vergine Maria, simbolicamente rappresentata da «Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda». La nascita di Cristo ci invita a CONSIDERARE LA POSIZIONE DI MARIA NEL DISEGNO DI DIO…
2. Dalla piccola Betlemme USCIRÀ «COLUI CHE DEVE ESSERE IL DOMINATORE». La sua origine umana è apparentemente umile, ma in realtà essa è «dai giorni più remoti», perché Dio l’ha predestinata da sempre. L’uscita del dominatore d’Israele da Betlemme è figura simbolica della nascita di Cristo da Maria, di cui DIO SI COMPIACE PER LA SUA UMILTÀ…
3. Maria È PREDESTINATA, da sempre immacolata, per ESSERE LA MADRE DI COLUI CHE DOMINERÀ su tutte le genti sino agli estremi confini della terra PER SEMPRE. Allora si vivrà in pace, perché Gesù è la vera pace e SOLO LUI PUÒ DONARCELA!

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Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 1,1-16.18-23
 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

 

Dio agisce attraverso le generazioni che vengono una dopo l’altra, ma poi vira di colpo e fa germogliare nel grembo della madre Anna una donna nuova, Maria. La Chiesa innesta la festa della Natività di Maria a nove mesi esatti da quella della Immacolata Concezione. Il tempo è a disposizione di Dio ed Egli vi costruisce la sua opera, attraverso la semente umana rinnovata dalla sua grazia. 
È Dio che “scende”, è il Signore che si rivela, è Dio che salva. E l’Emmanuele, il Dio-con-noi, realizza la promessa di mutua appartenenza tra il Signore e l’umanità, nel segno di un amore incarnato e misericordioso che dona la vita in abbondanza. Maria da parte sua ha accolto l'inaudito di Dio, Giuseppe ha creduto all'angelo e l'infinito si fece carne, bambino, e così avvenne. Che bella la fede di Maria e Giuseppe e che grazia l'Emmanuele,  il Dio con noi, per tutta l'umanità!

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Tutta la storia converge verso un punto: una ragazza e il suo fidanzato. Noi, con i nostri amori, sogni, paure, relazioni (sempre fragili e complicate). Dio passa attraverso tutto questo: lo sappiamo riconoscere?

 

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