mercoledì 28 dicembre 2022

CIÒ CHE OGGI NON CONSIDERI, DOMANI SARAI COSTRETTO A FARNE I CONTI...

CIÒ CHE OGGI NON CONSIDERI, DOMANI SARAI COSTRETTO A FARNE I CONTI...

Una delle situazioni drammatiche di questi giorni è la situazione di Aleppo. Il dirigente dell’Onu Rzehak stima che circa mezzo milione di bambini ad Aleppo abbiano bisogno di sostegno psicologico e sociale, e di questi circa 100.000 hanno bisogno di un’assistenza specializzata. Secondo Rzehak, dagli esami psicosociali preliminari, i bambini che provengono da Aleppo Est e che sono riusciti a fuggire stanno “perdendo l’istinto basilare di difesa”, cioè hanno tendenze suicide (il 50% dei bambini ha queste tendenze suicide!), dove per loro vivere o morire è la stessa cosa. Per questi bambini essere bombardati e dover fuggire, fare i conti con l’angoscia tutti i giorni e tutte le ore del giorno, è diventato così normale che, se feriti, non piangono più. Sono diventati refrattari, insensibili, dove più nulla causa dolore o entusiasmo. Sono morti viventi.


Ora io vivo in Italia e mi posso dire: “Mi dispiace, ma in fin dei conti, la cosa è lontana e non mi riguarda. E poi che posso fare?”. Ma ciò che oggi non consideri, domani sarai costretto a farne i conti.


Bambini così, che oggi hanno 5 o 10 anni, insensibili, per cui vivere e morire è lo stesso, che non fanno distinzione tra vita e morte, fra qualche anno, con tutto l’odio e la rabbia che hanno dentro, potranno essere benissimo e facilmente dei terroristi. E quando succedono fatti terroristici tutti noi ci diciamo: “Ma com’è possibile?”.


Ma ogni uomo è stato un bambino; ciò che oggi è “grande” (il terrorista), un tempo fu bambino. Nessuno è così a caso: ci è “arrivato” ad essere così. 


Ciò che oggi non consideri, domani sarai costretto a farne i conti.

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