giovedì 26 giugno 2025

IL CUORE DI GESÙ E MARIA SFIDA LA NOSTRA INDIFFERENZA

IL CUORE DI GESÙ E MARIA SFIDA LA NOSTRA INDIFFERENZA

La solennità del Sacro Cuore di Gesù si celebra il venerdì dopo il Corpus Domini, mentre il sabato successivo è dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Questa festa ha una data mobile e nasce dalla devozione promossa dalla mistica francese santa Margherita Maria Alacoque, messaggera del culto che, nel 1856, papa Pio IX estese a tutta la Chiesa cattolica.

Il significato di questa festa risiede nell’onorare il Cuore di Gesù Cristo, simbolo della sua umanità e del suo amore infinito per l’umanità.

Il cuore è l’organo che più rappresenta l’unione intima tra la natura umana e divina di Gesù, ed è pertanto oggetto di adorazione e amore. Già presente nei primi secoli cristiani, il culto al Sacro Cuore si diffuse particolarmente nel XVII secolo grazie a san Giovanni Eudes e soprattutto a santa Margherita Maria Alacoque, che nel convento delle Visitandine a Paray-le-Monial ricevette numerose visioni mistiche.

 

Le rivelazioni di Margherita Maria iniziarono nel 1673 e proseguirono negli anni successivi. Nella prima visione, Gesù la invitò a prendere il posto di san Giovanni nell’Ultima Cena e le rivelò il suo cuore ardente di amore per gli uomini, bruciando per la salvezza dell’umanità. Successivamente le apparve il Cuore di Gesù su un trono di fiamme, coronato da spine a simboleggiare le sofferenze per i peccati del mondo, e la terza visione mostrò le piaghe di Cristo da cui uscivano fiamme d’amore dal suo petto aperto. Infine, la quarta visione del 1675 indicò l’istituzione della festa dedicata al Sacro Cuore, da celebrare il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, e l’importanza di praticare la Comunione il primo venerdì di ogni mese, accompagnata dall’adorazione notturna.

 Santa Margherita Maria, proclamata santa da papa Benedetto XV nel 1920, divenne così la principale apostola di questa devozione, diffondendo il culto del Cuore di Gesù come fonte di amore e riparazione. Le prime celebrazioni ufficiali si tennero a Paray-le-Monial negli anni 1685-1686.

 Il culto, però, incontrò opposizioni, specialmente nel XVIII secolo, quando i giansenisti lo accusarono di idolatria. Papa Pio VI intervenne per chiarire che il cuore adorato è inseparabilmente unito alla persona divina di Cristo. Nel 1765 papa Clemente XIII concesse la festa del Sacro Cuore in Polonia e all’Arciconfraternita romana, consolidando così la diffusione del culto in Europa.

Nel XIX secolo, sotto il pontificato di papa Pio IX, la festa del Sacro Cuore venne estesa all’intera Chiesa cattolica, diventando una solennità universale. Da allora, numerosi santuari, basiliche e cappelle, come quella di Montmartre a Parigi, sono stati dedicati al Sacro Cuore, riflettendo il fervore popolare e istituzionale.

 Le pratiche devozionali più diffuse includono l’adorazione eucaristica del primo venerdì di ogni mese e le “Litanie del Sacro Cuore”. Il mese di giugno è dedicato alla sua celebrazione. Inoltre, per far penetrare il culto nella vita sociale e politica, papa Pio IX nel 1876 promosse atti di consacrazione al Cuore di Gesù, estesi a famiglie, nazioni e popoli, in un contesto di profondo rinnovamento spirituale. Numerose congregazioni religiose sorsero attorno a questa spiritualità, come i Dehoniani, i Comboniani, le Dame e le Ancelle del Sacro Cuore.

 

Il culto al Cuore Immacolato di Maria

 

La devozione al Cuore Immacolato di Maria nasce anch’essa nel XVII secolo per opera di san Giovanni Eudes, che nel 1643 cominciò a celebrare questa festa con i religiosi della sua congregazione. Tuttavia, l’approvazione ufficiale da parte della Chiesa arrivò molto più tardi: sebbene in Francia fosse accettata localmente, Roma la confermò solo gradualmente. La festa del Cuore Immacolato di Maria si diffuse più ampiamente dopo l’introduzione di quella del Sacro Cuore di Gesù.

 Fu papa Pio XII a estendere nel 1944 la celebrazione a tutta la Chiesa, in particolare come ricordo della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, effettuata da lui nel 1942. Il culto al Cuore Immacolato ricevette un forte impulso dalle apparizioni di Fatima nel 1917, dove la Madonna chiese espressamente la consacrazione della Russia al suo Cuore, richiesta ancora oggi in attesa di piena realizzazione.

 Questa devozione, simile a quella del Sacro Cuore, sottolinea l’amore materno di Maria, la sua purezza e la sua intercessione per il mondo. Il Cuore Immacolato è simbolo di dedizione totale a Dio e di un amore che vuole guidare i fedeli verso la pace e la conversione.

 Le feste dedicate al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, celebrate con fede e devozione, invitano a riflettere sull’amore divino che si dona in pienezza, e sulla chiamata a rispondere con un cuore aperto e rinnovato, nella vita personale e comunitaria.

 

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