giovedì 9 settembre 2021

Gv 3,25-36 - RITO AMBROSIANO - II DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

RITO AMBROSIANO

II Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2021
Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 5,37-47

1. Il Padre che MI HA MANDATO nel mondo, MI DÀ TESTIMONIANZA e la sua testimonianza è vera. E noi come ci poniamo di fronte alla verità del Vangelo? Dalla nostra risposta positiva dipende la nostra fede e la nostra vita. MA VOI NON ASCOLTATE, NON CREDETE, NON MI ACCOGLIETE: il dramma del rifiuto dove ci porterà?

2. L’oggetto della testimonianza che Gesù dà, è che C’È PER NOI un amore assoluto: l’amore del Padre, di cui tutti andiamo in ricerca. È QUELL’AMORE CHE GESÙ HA TESTIMONIATO. Ma voi non avete l’amore di Dio perché non mi accogliete e ricercate gratificazioni effimere, NON AVETE QUELLA LIBERTÀ DEL CUORE CHE AMA LA VERITÀ al di sopra di ogni interesse.

3. Gesù denuncia così il MOTIVO DELLA NOSTRA INCREDULITÀ, il motivo della nostra incredulità è un “NON SAPERE” che proviene da un “NON AMARE” la verità, da un "NON ACCOGLIERE" la testimonianza di Gesù. CHI NON AMA, NON CAPISCE e rimane chiuso alla verità! 

BUONA DOMENICA...
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 5,37-47
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

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