venerdì 10 settembre 2021

10.09.2021 - 1Tm 1,1-2.12-14 - Prima ero un bestemmiatore, ma mi è stata usata misericordia.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo - 1Tm 1,1-2.12-14

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, a Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
1. Paolo, padre e maestro, aveva chiesto a Timoteo, discepolo fedele, di restare a Efeso con il compito di assicurare un buon insegnamento. Il saluto iniziale “SHALOM”, scandisce la triplice ripetizione dell’augurio cristiano: “GRAZIA, MISERICORDIA E PACE da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro”: tre doni divini che arricchiscono la vita dei credenti.
2. Per la sua elezione ad apostolo, Paolo rende grazie esclusivamente alla bontà misericordiosa del Signore Gesù Cristo. GLI APPARE MERAVIGLIOSO che il Signore lo abbia chiamato al proprio servizio, lo “ABBIA GIUDICATO DEGNO” DI UN SIMILE COMPITO E SI SIA FIDATO DI LUI. Lui si fida…
3. La sua conversione, la sua vocazione e la sua elezione costituiscono un fulgido esempio dell’opera redentiva del Signore Gesù. Egli apparteneva al numero dei perduti, anzi eccelleva fra questi. HA CONOSCIUTO LA SOVRABBONDANZA DELLA GRAZIA DIVINA, per cui NASCE NEL SUO CUORE UN CANTO DI LODE E DI RINGRAZIAMENTO per la misericordia usatagli dal Signore.

Per il commento al Vangelo di oggi clicca il seguente link..
https://renzozambotti.blogspot.com/2019/09/13092019-lc-639-42-puo-forse-un-cieco.html

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