giovedì 10 agosto 2023

I VIZI: L’INVIDIA

I VIZI: L’INVIDIA

«Se l’invidia fosse una malattia, il mondo sarebbe un ospedale». La sapienza popolare, facendo ricorso a proverbi e adagi, ha ripetutamente descritto, beffeggiato e condannato una passione torva e rancorosa che genera soprattutto maldicenze, diffamazioni e calunnie. Figlia della superbia, l’invidia impedisce di essere contenti di ciò che si ha, si rallegra per il male altrui, si angustia e si rattrista per ciò che gli altri possiedono. È un vizio che non procura vantaggio o piacere a chi lo coltiva, ma genera un’acuta e costante sofferenza. Anche se c’è chi la considera il «carburante che fa girare il mondo», perché attiverebbe energie altrimenti sopite incoraggiando l’emulazione, essa è un sentimento triste e infelice che macera e tormenta interiormente, isola dalla realtà e falsifica le relazioni. 

Nella Bibbia la troviamo nella vicenda di Caino e Abele, in Esaù che invidia Giacobbe, in Saul che invidia Davide. E persino gli dèi, narrano Erodoto, Eschilo e Pindaro, talvolta soffrono d’invidia per certi mortali troppo felici.

Se invece si mettesse all'opera i doni che Dio ci ha donato, la tua vita sarebbe una Benedizione. Ma non tutte le persone lo capiscono. Molti si sentono invidiosi perché Dio è esaltato attraverso di te. E, poiché si sentono piccoli, finiscono per avere attacchi di invidia. Vanno fuori di testa, criticano, giudicano in continuazione. Non c'è soluzione: ti saranno sempre ostili, qualsiasi cosa tu faccia... Il giudizio è a priori. Sei condannato a priori.

E non si tratta di te, si tratta di loro. È un'implicita confessione della propria incapacità. 

Comprendi questo e riempi il tuo cuore di amore e misericordia. 

Queste persone potrebbero essere molto benedette se guardassero ai propri doni invece di preoccuparsi dei doni degli altri. È difficile per loro, poiché devono fare i conti con il fatto che se fossero nei tuoi panni, non otterrebbero lo stesso risultato. Difficile ma non impossibile… Buon cammino…

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