giovedì 7 settembre 2023

IO DI FRONTE ALLA MORTE…

IO DI FRONTE ALLA MORTE…

 

La morte esiste e un giorno la vivrai anche tu. Vivo l’angoscia o la fiducia della morte?
  • La morte è angosciante.
1. Nessuno è mai ritornato di qua per cui ci viene spontanea la domanda: “Se nessuno è mai ritornato, vuol dire che non c’è niente?”.
2 Ci separa da tutti coloro che amiamo: “Li rivedremo? Lo riabbraccerò? Lo reincontrerò?”.
3. È ineluttabile: tu puoi pensarci o no, anestetizzarti, distrarti, rimuovere il pensiero ma quando è la sua ora lei arriva inesorabile.
Quando un uomo si rende veramente conto di questa realtà, che cioè si muore, va in angoscia. Jung diceva: “Un uomo che non si ponga seriamente il problema della morte, è un uomo ammalato che deve farsi curare”.
Molte persone fanno finta di niente proprio per questo: per evitare l’angoscia. Ma non funziona! Alcune persone annegano l’angoscia facendo, facendo, facendo: “Finché faccio non ci penso”. Altre cadono nella depressione: “Se si muore non vale neanche la pena di vivere”. Altre si attaccano disperatamente a qualcuno (un figlio o il partner): “Mi attacco a te per non andarmene. Tienimi di qua”. Altri si ingozzano di cibo, di beni, di soldi: “Visto che perderò tutto adesso mi riempio a più non posso”, oppure: “Tutto quello che ho mi protegge dalla morte”. Altri si arrabbiano e protestano con la Vita, con Dio, con tutti: “Non è giusto! È colpa tua!”. Altri non ci pensano: “Faccio finta di niente; se non ci pensi non c’è”.
La domanda però è uguale per tutti: ma su cosa possiamo fidarci? Ci si può fidare? Dipende…
Sei una donna e per strada incontri un uomo sconosciuto che ti dice: “Vieni a prendere un caffè da me?”. È chiaro che non ci si può fidare: “Ma cosa vuoi da me? Ma chi sei? Ma se manco ti conosco!”. Ma se invece è un tuo vecchio amico, uno che conosci benissimo, allora puoi salire tranquillamente.
Cosa si vuol dire? Il vangelo, Gesù dice: “Stai tranquillo, la morte è solo un passaggio, è solo un transito, è solo un viaggio verso una dimora molto migliore di questa vita. Fidati!”. Ma è proprio questo il punto: come posso fidarmi di Gesù, se mai l’ho conosciuto prima?
Il vangelo ci aiuta in questo? Per fortuna sì.
Se Dio in questa vita l’hai conosciuto…, l’hai incontrato, l’hai fatto diventare il centro della tua vita, se è diventato il tuo amore, la tua aria, il sangue che scorre nelle tue vene… se ti ha cambiato la vita… se Lui ti ha fatto vivere… se ti ha tirato fuori dalle morti interiori… se ti ha ridato quella felicità, quell’amore, quella vita che prima non avevi… se Lui ti ha fatto un uomo migliore… se Lui ti ha liberato dall’odio, dal rancore e dal non-senso del vivere… allora tu sai che ti ama, che Lui ti vuole bene, che Lui è con te, che Lui non ti abbandona.
Allora sì che puoi osare fidarti: “Non mi ha abbandonato finora, sono certo che non lo farà neanche adesso”. Se lo hai sperimentato, sai chi è e per questo non dubiti: perché tu sai chi è. Allora puoi vivere, osare, rischiare, perché non hai più il terrore della morte. Jung: “È vivo solo chi è pronto a morire”.
Ma se non Lo conosci, come fai a fidarti? Come fai a fidarti di uno sconosciuto: bisognerebbe essere pazzi. 

Nessun commento:

Posta un commento