LE BEATITUDINI SONO DENTRO DI NOI.
Gesù per parlare alle folle utilizzava delle frasi brevi e significative, che potevano essere riportate facilmente e che potevano essere la nuova chiave di lettura nella vita delle persone.
Gesù, il nuovo Mosè, sul monte sta dando un nuovo insegnamento. La differenza con Mosè sta nel fatto che Mosè sale sulla montagna per ricevere la legge, qui è Gesù stesso che dà questa legge, cioè Lui è il legislatore, colui che annuncia questa legge, questo nuovo modo di guardare le cose.
La prima vera grande conversione da vivere è quella dell'immaginario: dobbiamo liberarci di una certa immagine di Dio, del Messia.
L’unica immagine autorizzata di Dio che noi possiamo usare è Gesù.
Questo è importante perché tante volte dentro di noi continuiamo a coltivare delle immagini di Dio sbagliate che molto spesso, invece di favorire la nostra relazione con il Signore la impediscono.
Le beatitudini sono la grande carta d’identità di Gesù. Non sono un'indicazione morale per la comunità Cristiana. È Gesù l'uomo delle beatitudini. Se noi in qualche modo viviamo queste beatitudini è perché amiamo Lui, e inevitabilmente si assomiglia sempre alla persona che si ama. Se tu ami qualcuno assomigli a quel qualcuno.
Le beatitudini non sono tanto un comandamento che nasce dal “tu devi” ma è una rivelazione, Gesù sta rivelando se stesso.
Nel dono della fede che noi abbiamo ricevuto, le beatitudini sono dentro di Noi. Non sono qualcosa da conquistare! Si tratta di tirarle fuori!
Matteo scrive tutto il suo Vangelo per mostrarci come Gesù incarna ciascuna di queste beatitudini: è Lui il povero in Spirito, è Lui il puro di cuore è Lui il perseguitato, è Lui l’affamato di giustizia, è Lui quest'uomo descritto nelle beatitudini.
Le beatitudini sono un pozzo senza fondo. Noi possiamo costantemente entrare dentro la dinamica delle beatitudini e accorgerci come Esse dicono sempre qualcosa di nuovo.