mercoledì 26 febbraio 2025

26.02.2025 - Sir 4,12-22 - Mc 9,38-40 - Chi non è contro di noi è per noi.

Dal libro del Siràcide - Sir 4,12-22

La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
Chi l'ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
Chi confida in lei l'avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
lo scruterà attentamente,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti
e lo arricchirà di scienza e di retta conoscenza.
Se egli invece batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.

1. Chi ama e cerca la sapienza con cuore sincero è premiato con gioia, gloria e benedizione, sottolineando che la vera saggezza porta alla vita piena e alla protezione divina.

2. La sapienza mette alla prova chi la cerca, conducendolo per vie difficili e sottoponendolo a disciplina per rafforzare il carattere e la fiducia, preparando così l'individuo a ricevere i suoi doni più profondi.

3. Se una persona si allontana dalla via della sapienza e segue un cammino errato, la sapienza lo abbandona, portandolo inevitabilmente alla rovina, a indicare che il discernimento è cruciale per la retta condotta. Capito?

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+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 9,38-40

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

 

I discepoli hanno visto un uomo che scacciava i demoni nel nome del Signore, e glielo hanno impedito perché non faceva parte del loro gruppo. Gesù li invita a non ostacolare chi si adopera nel bene, perché concorre a realizzare il progetto di Dio. Gesù non è ‘esclusivo’ ma ‘inclusivo’, attento alla briciola e al frammento. Quanti combattono il demonio ‘nel nome di Gesù’, si fidano comunque di Lui. Possiamo anche noi essere ben disposti a riconoscere e apprezzare i fratelli che si richiamano a Gesù. Possiamo apprezzare ogni azione di bene, da chiunque venga, purché di vero bene si tratti.

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La gelosia condiziona le nostre azioni e stringe il cuore ma Gesù chiede avere il suo cuore grande, di allargarlo oltre tutti i nostri recinti mentali. Non ci rendiamo conto che la gelosia è un veleno?

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