martedì 31 gennaio 2023

31.01.2023 - Eb 12,1-4 - Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.

Dalla lettera agli Ebrei - Eb 12,1-4

Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.
1. L’autore della lettera agli Ebrei ci invita a tenere d'occhio la moltitudine di testimoni della fede e a deporre il peccato. Deponete TUTTO QUELLO CHE È DI PESO E CORRETE con perseveranza nella corsa che vi aspetta. LA FEDE È UN CAMMINO VERSO IL FUTURO, e LA FEDE È UN CAMMINO CHE SI FA INSIEME (corriamo).

2. TENENDO FISSO LO SGUARDO SU GESÙ, principio e fine, iniziatore e perfezionatore, colui che dà origine alla Fede e la porta a compimento. Tenete fisso lo sguardo su Gesù, LUI È IL MODELLO UNICO CUI TUTTI SI DEVONO ISPIRARE nella vita della loro fede.

3. E CORRETE nella strada che vi sta davanti, AFFRONTATE tutte le difficoltà che non mancheranno, FIDATEVI DI LUI, IMITATE il suo stile. Ogni discepolo è chiamato a raggiungere la gloria del Cielo come Gesù. È QUESTA LA VOCAZIONE CRISTIANA: RAGGIUNGERE L’ETERNITÀ, NELLA CASA DEL PADRE. Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato. Buon cammino…

 

📲 I MIEI SOCIAL:

LE BEATITUDINI SONO DENTRO DI NOI.

LE BEATITUDINI SONO DENTRO DI NOI.

 

Gesù per parlare alle folle utilizzava delle frasi brevi e significative, che potevano essere riportate facilmente e che potevano essere la nuova chiave di lettura nella vita delle persone.

Gesù, il nuovo Mosè, sul monte sta dando un nuovo insegnamento. La differenza con Mosè sta nel fatto che Mosè sale sulla montagna per ricevere la legge, qui è Gesù stesso che dà questa legge, cioè  Lui è il legislatore, colui che annuncia questa legge, questo nuovo modo di guardare le cose.
La prima vera grande conversione da vivere è quella dell'immaginario: dobbiamo liberarci di una certa immagine di Dio, del Messia.
L’unica immagine autorizzata di Dio che noi possiamo usare è Gesù.
Questo è importante perché tante volte dentro di noi continuiamo a coltivare delle immagini di Dio sbagliate che molto spesso, invece di favorire la nostra relazione con il Signore la impediscono.

Le beatitudini sono la grande carta d’identità di Gesù. Non sono un'indicazione morale per la comunità Cristiana. È Gesù l'uomo delle beatitudini. Se noi in qualche modo viviamo queste beatitudini è perché amiamo Lui, e inevitabilmente si assomiglia sempre alla persona che si ama. Se tu ami qualcuno assomigli a quel qualcuno.
Le beatitudini non sono tanto un comandamento che nasce dal “tu devi” ma è una rivelazione, Gesù sta rivelando se stesso. 

Nel dono della fede che noi abbiamo ricevuto, le beatitudini sono dentro di Noi. Non sono qualcosa da conquistare! Si tratta di tirarle fuori! 
Matteo scrive tutto il suo Vangelo per mostrarci come Gesù incarna ciascuna di queste beatitudini: è Lui il povero in Spirito, è Lui il puro di cuore è Lui il perseguitato, è Lui l’affamato di giustizia, è Lui quest'uomo descritto nelle beatitudini.

Le beatitudini sono un pozzo senza fondo. Noi possiamo costantemente entrare dentro la dinamica delle beatitudini e accorgerci come Esse dicono sempre qualcosa di nuovo.

lunedì 30 gennaio 2023

30.01.2023 - Eb 11,32-40 - Per fede conquistarono regni. Dio per noi aveva predisposto qualcosa di meglio.

 Dalla lettera agli Ebrei - Eb 11,32-40

Fratelli, che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuèle e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri.
Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati – di loro il mondo non era degno! –, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.
1. L’autore fa un elenco di molti altri personaggi, tutte persone che finirono male. L’uomo di fede, basato su Dio, rischia di andare incontro a delle difficoltà enormi; DIO NON PROMETTE LA FACILITÀ, VI PROMETTE LA CAPACITÀ DI SUPERARE OGNI DIFFICOLTÀ.

2. LA PROMESSA DI DIO, TUTTI L’HANNO CONSEGUITA, ma in un altro modo, dopo, eppure sono stati salvi. SOLO IL SACRIFICIO DI CRISTO HA PERMESSO A QUEGLI ANTICHI PADRI DI RAGGIUNGERE QUELLA PIENEZZA DELLA PERFEZIONE che noi abbiamo già potuto ricevere; solo assieme a noi essi possono quindi godere della pienezza della promessa, non prima.

3. Tutto l’elenco è servito, con un vivace crescendo, per poter dire nel finale: IL MEGLIO È STATO DONATO A NOI! Noi siamo sulla stessa strada: non sappiamo dove andiamo, ma sappiamo bene la meta e guardiamo oltre il visibile e quindi SIAMO ROCCE NONOSTANTE TUTTI I TEMPORALI.

 

📲 I MIEI SOCIAL:

domenica 29 gennaio 2023

Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito. - COMMENTO AUDIO.

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 29 Gennaio 2023
Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito.

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

PARTE PRIMA

PARTE SECONDA


📲 I MIEI SOCIAL:


Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/sof-23-312-13-iv-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/1cor-126-31-iv-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/mt-51-12-iv-domenica-del-tempo.html

29.01.2023 - Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito.

 + Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

 

BEATITUDINI 

Le Beatitudini sono la prova che il Vangelo non può essere stato inventato dall’uomo. Fosse stato per noi, lo avremmo fatto più a nostra misura, non troppo esigente, più accomodante. Ma ciò che per noi è follia, per Dio è saggezza. Siamo chiamati a scegliere: Cosa vogliamo scegliere? Le cose false che ci offre il mondo, o la verità di Dio? La beatitudine è il nostro Vangelo. Il messaggio evangelico delle Beatitudini è la certezza di un domani di felicità, di rivincita, di pienezza.

 

📲 I MIEI SOCIAL:

 

sabato 28 gennaio 2023

28.01.2023 - Eb 11,1-2.8-19 - Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei - Eb 11,1-2.8-19

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
1. FEDE È FONDAMENTO. La fede è la sostanza delle cose sperate, è la base solida che regge l’attesa. SENZA FEDE LA SPERANZA È ILLUSIONE, si aspetta vagamente un mondo migliore, ci si illude che le cose cambino in meglio, ma non c’è fondamento.

2. I GRANDI ESEMPI DI FEDE BIBLICA: L’OBBEDIENZA DI ABRAMO CHE PARTÌ PER FEDE, perché SI ERA APPOGGIATO AL SIGNORE SUL SERIO e il Signore fu il fondamento di tutta la sua vita. PER FEDE SARA HA LA POSSIBILITÀ DI GENERARE perché ritenne il Signore degno di fede, credibile, attendibile. PER FEDE STRANIERI E PELLEGRINI SONO ALLA RICERCA DI UNA PATRIA MIGLIORE.

3. Per fede Abramo è disposto a sacrificare il figlio perché crede che Dio possa far risorgere dai morti. PER QUESTO LO RIEBBE, PERCHÉ SI BASA SU DIO, convinto che la sua potenza creatrice va ben al di là delle perdite umane; LO RIEBBE E FU COME UN SIMBOLO. È proprio l’immagine, la grande parabola del sacrificio di Cristo e della risurrezione di Gesù.


📲 I MIEI SOCIAL:

venerdì 27 gennaio 2023

27.01.2023 - Mc 4,26-34 - L'uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

 

+ Dal Vangelo secondo Marco - Mc 4,26-34
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

27.01.2023 - Eb 10,32-39 - Avete dovuto sopportare una lotta grande. Non abbandonate dunque la vostra franchezza.

           Dalla lettera agli Ebrei - Eb 10,32-39

Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi.
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
Ancora un poco, infatti, un poco appena,
e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
Il mio giusto per fede vivrà;
ma se cede, non porrò in lui il mio amore.
Noi però non siamo di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini di fede per la salvezza della nostra anima.

1. RICHIAMATE ALLA MEMORIA QUEI PRIMI GIORNI, QUELLA LOTTA CHE AVETE SOSTENUTO. Allora avete avuto il CORAGGIO DI RINUNCIARE A TUTTO perché eravate convinti di possedere beni migliori; adesso NON ABBANDONATE QUELLA FIDUCIA…

2. "NON ABBANDONATE DUNQUE LA VOSTRA FRANCHEZZA, alla quale è riservata una grande ricompensa." La franchezza à la capacità di DIRE LA VERITÀ, SENZA PAURA. Lo Spirito che è in voi, vi rende sensibili alla verità e coraggiosi. E così potete affrontare situazioni impossibili…

3. Fate il punto della situazione, riconoscete dove siete, significa non indietreggiate. Non vogliate essere di quelli che INDIETREGGIANO A LORO PERDIZIONE, andiamo allora indietro con la memoria per RITROVARE LA FORZA NEL SIGNORE PER ANDARE AVANTI.


📲 I MIEI SOCIAL:

giovedì 26 gennaio 2023

Mt 5,1-12 - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 29 Gennaio 2023
Mt 5,1-12 - Beati i poveri in spirito.

1. Questa domenica il Vangelo è quello delle Beatitudini. Ho trovato questa preghiera di ringraziamento che avevo fatto recitare ai bambini dopo aver ricevuto la comunione: Aiutami, Signore, ad essere un operatore di pace perché soltanto allora mi sentirò amato come figlio tuo. Aiutami, Signore, perché non è facile dal momento che c’è un po’ di Caino dentro di me e spesso prendo fuoco come un fiammifero.

2. Aiutami a non fare violenza quando qualcuno mi ostacola la strada, a non disperare quando le cose vanno storte, a non rimuginare dentro di me le ingiustizie e i torti subiti e a non rispondere con lo stesso tono a chi mi parla con prepotenza.

3. Se voglio essere un uomo di pace dovrò essere tollerante e delicato, umile ed accogliente, disponibile a comprendere gli altri più che esigere di essere compreso. PERCHÉ GESÙ FA COSÌ CON ME! Amen
BUONA DOMENICA…
✠ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,1-12
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
 
📲 I MIEI SOCIAL:


Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/sof-23-312-13-iv-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/1cor-126-31-iv-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/mt-51-12-iv-domenica-del-tempo.html

1Cor 1,26-31 - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 29 Gennaio 2023
1Cor 1,26-31 - Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 1Cor 1,26-31

Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.
    1. Dio fa il contrario di quanto fa un uomo. Ogni uomo per operare sceglie le forze migliori, DIO VA A SCEGLIERE chi nel mondo è stolto, cioè non formato da umana sapienza per confondere i sapienti. VA A SCEGLIERE ciò che nel mondo è debole, senza cioè alcuna forza, per confondere i forti. La logica di Dio…
    2. COLUI CHE È ETERNA SAPIENZA DI DIO SI È FATTO SAPIENZA DI DIO PER NOI; ha operato per far noi sapienti, giusti, santi, redenti, in Lui e per Lui.
    3. E tutto questo perché sia pienamente adempiuto ciò che è scritto: “Chi si gloria, si glori nel Signore”. RENDENDO A LUI GLORIA, TROVEREMO ANCHE LA NOSTRA GLORIA, non nel tempo e per un tempo, ma nell’eternità.

     

    📲 I MIEI SOCIAL:


    Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

    PRIMA LETTURA

    https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/sof-23-312-13-iv-domenica-del-tempo.html

    SECONDA LETTURA

    https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/1cor-126-31-iv-domenica-del-tempo.html

    VANGELO

    https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/mt-51-12-iv-domenica-del-tempo.html

    Sof 2,3; 3,12-13 - IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

    IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

    Domenica 29 Gennaio 2023
    Sof 2,3; 3,12-13 - Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero.

    Dal libro del profeta Sofonìa - Sof 2,3; 3,12-13

    Cercate il Signore
    voi tutti, poveri della terra,
    che eseguite i suoi ordini,
    cercate la giustizia,
    cercate l’umiltà;
    forse potrete trovarvi al riparo
    nel giorno dell’ira del Signore.
    «Lascerò in mezzo a te
    un popolo umile e povero».
    Confiderà nel nome del Signore
    il resto d’Israele.
    Non commetteranno più iniquità
    e non proferiranno menzogna;
    non si troverà più nella loro bocca
    una lingua fraudolenta.
    Potranno pascolare e riposare
    senza che alcuno li molesti.
      1. SOFONIA CI PARLA DEL SOGNO E DEL PROGETTO DI DIO: rifondare il suo popolo, partendo dai piccoli e dagli umili, perché i grandi non vivono più un corretto rapporto con lui. Annuncia in un momento di tragedia che IL SIGNORE FARÀ RIMANERE IN MEZZO A TE UN POPOLO UMILE E POVERO.
      2. La gran parte di Israele fu deportata o eliminata. RESTÒ SOLTANTO UN RESTO, ma quel piccolo resto che sopravvisse alla distruzione e all'esilio SARÀ, dice il profeta, UN POPOLO UMILE E POVERO. Dovrà cercare presso il Signore la giustizia e l'umiltà, E IL RESTO DI ISRAELE CONFIDERÀ NEL NOME DEL SIGNORE. 
      3. CONFIDERÀ NEL NOME DEL SIGNORE, perché è stato lo stesso Signore a riconoscerlo "popolo umile e povero". L'INIZIATIVA DIVINA TRASFIGURA LA REALTÀ E MOTIVA IL SUO POPOLO. Sarà un popolo giusto e potrà riposare nel Signore senza che alcuno li molesti.

       

      📲 I MIEI SOCIAL:


      Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

      PRIMA LETTURA

      https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/sof-23-312-13-iv-domenica-del-tempo.html

      SECONDA LETTURA

      https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/1cor-126-31-iv-domenica-del-tempo.html

      VANGELO

      https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/mt-51-12-iv-domenica-del-tempo.html

      Lc 2,22-33 - RITO AMBROSIANO - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

      RITO AMBROSIANO

      SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE
      DOMENICA 29 GENNAIO 2023
      ✠ Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 2,22-33

      1. Il SEGNO DELLA CIRCONCISIONE diceva l'appartenenza al popolo che si era impegnato con Dio in un patto di alleanza e di fedeltà. A questo patto Israele NON è mai stato fedele, è sempre venuto meno. Dio no. Anzi, in Gesù trova COMPIMENTO. GESÙ È, ALLO STESSO TEMPO, IL SÌ DI DIO ALL'UOMO E IL SÌ DELL'UOMO A DIO. È L'UOMO REALIZZATO... IMITIAMOLO...
      2. SIMEONE riconosce IN QUEL BAMBINO IL SIGNORE, IL MESSIA DI ISRAELE, L'ATTESO DELLE GENTI. Finalmente l'ha visto! Ora può morire in pace. La paura della morte è vinta, perché finalmente È POSSIBILE TROVARE DIO NEL PROPRIO LIMITE, nella condizione della carne umana. 
      3. Giovanni Paolo II: "l'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia". QUAND'È CHE UNA FAMIGLIA È VINCENTE? Il modello di Nazareth spinge a cercare il criterio del successo della vita familiare NELL'ESERCIZIO DELL'AMORE, nel continuo superamento del proprio egoismo. Un amore che è stupore per le grandi cose che si dicevano di lui.
      BUONA DOMENICA…
      ✠  Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 2,22-33
      In quel tempo. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
      Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
      «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
      vada in pace, secondo la tua parola,
      perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
      preparata da te davanti a tutti i popoli:
      luce per rivelarti alle genti
      e gloria del tuo popolo, Israele».
      Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.


      📲 I MIEI SOCIAL:

      martedì 24 gennaio 2023

      24.01.2023 - Eb 10,1-10 - Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

                Dalla lettera agli Ebrei - Eb 10,1-10

      Fratelli, la Legge, poiché possiede soltanto un’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici – sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno – coloro che si accostano a Dio. Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati? Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
      «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
      un corpo invece mi hai preparato.
      Non hai gradito
      né olocausti né sacrifici per il peccato.
      Allora ho detto: “Ecco, io vengo
      – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
      per fare, o Dio, la tua volontà”».
      Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.
      1. La Legge attesta di per sé che È IMPOSSIBILE che il sangue delle vittime tolga i peccati. È solo tramite l’offerta che Cristo fa di sé stesso che l’uomo viene liberato dal peccato, per sempre! IL SÌ DI CRISTO AL PADRE CONSISTE NELL’ADESIONE PIENA ALLA SUA VOLONTÀ D’AMORE e libera l’uomo dal peccato.

      2. Entrando nel mondo, Cristo dice: “Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte”. Dio vuole altro! che cosa vuole? Un corpo mi hai preparato. UN CORPO non da sacrificare a Dio, ma da assumere COME LUOGO IN CUI COMPIERE LA SUA VOLONTÀ.

      3. «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Fare la volontà di Dio in un corpo significa: CERCARE DI VIVERE secondo il suo desiderio, CERCARE LA VOLONTÀ di Dio nel nostro impegno, nella storia, nelle relazioni con gli altri, nel rapporto con i beni della terra. QUESTO È CIÒ CHE DIO VUOLE DA NOI non che sacrifichiamo il nostro corpo per lui…

       

      📲 I MIEI SOCIAL:

      lunedì 23 gennaio 2023

      23.01.2023 - Eb 9,15.24-28 - Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta a coloro che l’aspettano.

               Dalla lettera agli Ebrei - Eb 9,15.24-28

      Fratelli, Cristo è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.
      Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore.
      E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso.
      E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
      1. GESÙ È VERO MEDIATORE. ANZI È L’UNICO MEDIATORE TRA DIO E L’UMANITÀ INTERA. La prima alleanza aveva bisogno di essere portata a compimento da un’altra più perfetta. La nuova alleanza non riscatta semplicemente dal peccato, ma ancor più ed ancor oltre PORTA LA PROMESSA DI UNA EREDITÀ ETERNA.

      2. Cristo è entrato in quel cielo che gli appartiene in quanto Dio, PER NOI, PER OTTENERCI in virtù del suo sangue QUELLA SALVEZZA che non può essere data da alcun sacrificio fatto dall’uomo.

      3. Colui che vive fuori del tempo, è entrato nel nostro tempo UNA SOLA VOLTA e con UN SOLO SACRIFICIO e un solo patimento CI HA LIBERATO PER SEMPRE DAL POTERE DEL MALIGNO. Ciò che è operato IN UN TEMPO PER OGNI TEMPO opera l’annientamento e la DISTRUZIONE TOTALE di ogni potenza o essere avverso alla vita che è dono di Dio.

      📲 I MIEI SOCIAL:

      domenica 22 gennaio 2023

      Mt 4,12-23 - Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa. - COMMENTO AUDIO.

       III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO o della Parola di Dio (ANNO A)

      Domenica 22 Gennaio 2023
      Mt 4,12-23 - Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.

      Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 4,12-23
      Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
      «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
      sulla via del mare, oltre il Giordano,
      Galilea delle genti!
      Il popolo che abitava nelle tenebre
      vide una grande luce,
      per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
      una luce è sorta».
      Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
      Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
      Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

      PARTE PRIMA

      PARTE SECONDA


      📲 I MIEI SOCIAL:


      Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

      PRIMA LETTURA

      https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/is-823-93-iii-domenica-del-tempo.html

      SECONDA LETTURA

      https://renzozambotti.blogspot.com/2023/01/1cor-110-1317-iii-domenica-del-tempo.html

      VANGELO

      https://renzozambotti.blogspot.com/2020/01/gv-129-34-iii-domenica-del-tempo.html