domenica 8 ottobre 2023

Is 5,1-7 - Fil 4,6-9 - Mt 21,33-43 - XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 08 Ottobre 2023

 

Dal libro del profeta Isaìa - Is 5,1-7

Voglio cantare per il mio diletto
il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi.
E ora, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha prodotto acini acerbi?
Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa d’Israele;
gli abitanti di Giuda
sono la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.

1. Il profeta dedica una canzone al suo amico che aveva lavorato molto per una vigna aspettandosi dei buoni frutti, e invece, NON NE AVEVA OTTENUTO NIENTE SE NON UVA ACERBA E ACIDA. Perché?

2. Nel linguaggio dell'Antico Israele, piantare una vigna corrisponde a METTERE SU FAMIGLIA, e quindi lavorare per una vigna e corrisponde a corteggiare una persona, una donna. L'amico del profeta non ha avuto successo, non ha avuto nessun buon risultato con quella vigna che gli ha dato solo un risultato acido. È LA DELUSIONE! L’AMAREZZA!

3. Il Profeta scopre le carte e dice espressamente che LA VIGNA DEL SIGNORE È LA CASA DI ISRAELE. Il Signore SI ASPETTAVA GIUSTIZIA e invece è venuto spargimento di sangue, SI ASPETTAVA DIRITTO ed è venuto delitto. LA VIGNA DI ISRAELE NON HA PORTATO FRUTTI. Il profeta rimproverava il popolo per questi atteggiamenti. Oggi è cambiato qualcosa?

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Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési - Fil 4,6-9

Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti.
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri.
Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi!
1. San Paolo indirizza ai cristiani di Filippi ALCUNE INDICAZIONI MORALI: non angustiatevi per nulla, non lasciatevi prendere dall'angoscia, fidatevi di Dio, mettete nelle sue mani la vostra esistenza E VEDRETE CHE LA PACE DI DIO in modo che non riuscite a capire CUSTODIRÀ IL VOSTRO CUORE. Indicazioni sagge!

2. Cercate tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, QUESTO SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI. È un invito alla VALORIZZAZIONE DI TUTTO CIÒ CHE C'È DI BUONO E AD ADERIRE AL SIGNORE IN MODO COERENTE E PIENO. 

3. Se i Filippesi vogliono sapere come si vive il Vangelo, come si opera nel Vangelo, come si lavora per il Vangelo, che GUARDINO A PAOLO E LO IMITINO IN TUTTO. I Filippesi sono chiamati a diventare veri discepoli di Cristo Gesù. E lo si è QUANDO IL VANGELO PARLATO DIVENTA INCARNATO; vero Vangelo parlato, vero Vangelo incarnato.

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✠ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 21,33-43
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

 

1. Il Padrone circondò la vigna con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. Noi siamo la vigna amata, LASCIAMOCI AMARE DA DIO, LASCIAMO CHE LUI TOCCHI LA NOSTRA VITA. Non sono altro che una vite piccolina, ma a me, proprio a me Dio non vuole rinunciare. RICORDALO!!

2. La parabola avanza in un clima di amarezza e di violenza. L’UOMO CREDE DI POTER FARE CIÒ CHE GLI PIACE. Ma quando l’uomo elimina Dio è veramente più felice? Diventa veramente più libero? Quando gli uomini si proclamano PADRONI del creato, possono veramente costruire una società dove regnino la libertà, la giustizia e la pace? PENSACI!!

3. Nelle parole di Gesù vi è una promessa: LA VIGNA NON SARÀ DISTRUTTA. Mentre abbandona al loro destino i vignaioli infedeli, il padrone non si distacca dalla sua vigna e L’AFFIDA AD ALTRI SUOI SERVI FEDELI. La vigna continuerà SEMPRE a produrre uva e sarà data in affitto dal padrone "ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo". LA BUONA NOTIZIA!!

BUONA DOMENICA...

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La vigna è la storia del popolo ebreo, e anche la nostra. Quale cura il Signore ha di noi! Ci è stata donata una vigna fruttuosa: la vita, la fede, la grazia e tanti beni. Che cosa ne abbiamo fatto? E ne facciamo? Ci siamo impadroniti della vigna uccidendo il Figlio. Questo sappiamo fare? Ma la pietra scartata è diventata testata d'angolo, fondamento per il nuovo popolo di salvati: la Chiesa. Ripartiamo da Gesù!

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OMELIA – XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 


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