giovedì 19 ottobre 2023

MIO FIGLIO, CHE FARE?

Mio figlio, che fare? …

“Si ammala sempre. Mi fa impazzire! Devo sempre occuparmi di Lui? Questo bambino mi fa sempre arrabbiare", sono solo alcune delle cose che i genitori si dicono tra di loro, magari senza sapere che i figli li stanno ascoltando e se ne potrebbero risentirne.
I bambini vedono e sentono, sono furbi! Però a differenza degli adulti, i bambini non hanno ancora gli strumenti per ignorare i commenti sprezzanti, per prendere le distanze. Se poi i genitori dicono cose sprezzanti in loro presenza, queste si imprimono immediatamente nella loro mente e influenza notevolmente il loro modo di percepirsi.
Se poi i bambini sentono costantemente rimproveri dai loro genitori, cominciano a vedere sé stessi come un peso. I commenti negativi dei genitori possono danneggiare la fiducia in sé stessi. Molto probabilmente lasceranno una ferita psicologica legata ad un bisogno insoddisfatto di sentirsi amati e rispettati.
Pertanto, anche quando i vostri figli vi fanno arrabbiare, è bene non esagerare con reazioni istintive. È meglio allontanarsi un momento, magari dicendo «adesso vado di là perché mi sto arrabbiando». Per il bambino anche questo è un insegnamento: imparerà che arrabbiarsi è normale, che è possibile accorgersene subito e perfino parlarne. 
  • È bene evitare anche minacce e punizioni: quando si è arrabbiati si rischia di esagerare e di perdere di vista l’oggetto iniziale del conflitto per concentrarsi sulla minaccia di punizione. 
  • È bene trovare sempre del tempo per parlare, magari dopo essersi fermati a pregare. Parlare fa sempre bene, parlare di ciò che vi ha fatto arrabbiare e non di “com’è” in generale vostro figlio: i giudizi negativi portano a difendersi o a chiudersi, e non facilitano i cambiamenti. 
  • È bene chiedersi se davvero sei arrabbiato perché tuo figlio ha lasciato le scarpe da ginnastica in mezzo al corridoio, o se tu sei stanco e stressato per altri motivi. Può essere molto costruttivo riuscire a interrompere una scenata dicendo: «Scusa, oggi non ce la faccio più, è una giornata difficile. Aiutami, dai, mettiamo a posto le scarpe e facciamo merenda». Dimostreremo a nostro figlio che è possibile gestire le proprie emozioni e gli insegneremo che anche quelle più tumultuose lasciano sempre un po’ di spazio per fare marcia indietro.
  • È bene anche saper chiedere scusa, dimostrandoti umile nei suoi confronti, soprattutto se hai valutato di aver esagerato. Il perdono è vita, il perdono è ricucire il rapporto di fiducia, il perdono ci rende umani. Non lasciar finire la giornata senza chiedere scusa, senza fare la pace col tuo bambino … 
Se la casa è solida il bambino non cercherà un altro adulto a cui confidare la sua frustrazione. Ricordagli sempre che è e sarà sempre amato, qualunque cosa accada. 

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