IL SANTUARIO
Nuova costruzione
La Cappella, a distanza di quasi cento anni, risultò piccola per l'accoglienza dei pellegrini. Nel 1578 i Consigli comunali di Albisola e di Stella decretarono la costruzione di un vero Santuario. Venne pensato non in sostituzione della Cappella ma integrato con essa; questa divenne la Cripta del Santuario ad esso collegata da due scale interne. La costruzione venne conclusa nel 1582.
Struttura
L'edificio è stato progettato con la facciata rivolta verso il mare, sull'asse Sud-Nord. L'interno era a tre navate e, anche se non di vaste dimensioni, poteva accogliere un buon numero di fedeli.La radicale ristrutturazione
Tra il 1879 e il 1881 subì una significativa modifica e ampliamento. A motivo del nuovo percorso della strada che porta al Sassello, il presbiterio venne eliminato e portato al lato Sud. Venne così capovolta l'impostazione del Santuario. La nuova facciata venne costruita a Nord mentre a Sud venne posto il presbiterio. Questi lavori di profonda trasformazione permisero di innalzare la cupola e di dare ulteriore ampliamento all'edificio.Nel periodo 1891 - 1892 fu innalzato il campanile, dotato di sei campane bronzee, su progetto di Giuseppe Grosso e Benedetto Durante.Ultimi interventiNel 2007 la cupola presentò seri inconvenienti statici. Si imposero lavori straordinari di risanamento che si estesero anche all'intero tetto. Ora la struttura è solida e sembra garantita per il prossimo futuro.
Si sviluppa prevalentemente in altezza. La larghezza corrisponde alla sola navata centrale. É ornata da quattro lesene con relativi capitelli corinzi.Sul frontone, in alto, un tondo dipinto con croce raggiata, composta da elementi stilizzati. Sull'apice del tetto a spiovente, una semplice croce in ferro battuto. Ha un unico portale ligneo centrale, che introduce ad un'ampia bussola che sorregge il sontuoso organo e la cantoria. Sulla parete sinistra è visibile la lapide che ricorda la consacrazione del Santuario; a destra è posta la scaletta che sale alla cantoria.
L'INTERNO DEL SANTUARIO
Per chi entra dalla porta principale, superata la bussola, il Santuario si presenta a tre navate, con due Cappelle laterali e il Presbiterio.LA NAVATA CENTRALE
Si sviluppa in tre campate suddivise da due piloni per lato. Vista dal fondo, dà la reale prospettiva dell'insieme: una veduta resa luminosa dalle vetrate ai lati della volta e dalla cupola del presbiterio. L'altezza piuttosto pronunciata dona all'insieme un senso di solennità e rende l'ambiente armonioso.
Il soffitto
Tra ornati vari si susseguono due grandi raffigurazioni del pittore bergamasco Pietro Baggi (1948).La prima rappresenta lo scontro del 18 ottobre 1482. In primo piano, i protagonisti in armi sul terreno di lotta, mentre, attoniti, guardano la luminosa nube apparsa. Sono scritte anche le parole provenienti dalla nube: Pace, Pace, Pace. Alcuni, rapiti dall'evento prodigioso, hanno lasciato cadere le armi, altri sono ancora in atteggiamento bellicoso.La seconda riproduce la tradizionale immagine della Madonna della Pace venerata nella Cappella, Nel campo inferiore sono in evidenza i Santi Patroni delle due Comunità: San Nicolò (Albisola) e San Giovanni Battista (Stella). Tra i due santi, sullo sfondo, il Santuario e l'annessa struttura immersi nel contesto del paesaggio.A contorno dell'intero soffitto, sono ricavate molteplici vele con affrescati di angeli inframmezzati da medaglioni con simbologie e titoli mariani.Gli spazi sopra le arcate
Sugli spazi laterali sopra le arcate, troviamo angeli posti lateralmente ai medaglioni con simbologie, con didascalie che si riferiscono alla Vergine con tonalità improntata alla pace.Sulla sinistra, un medaglione col Santuario e la scritta "Dabo Pacem in finibus vestris"; quindi la colomba della pace e la didascalia "Mundo inquieto veni Pacifera". Sulla destra, un medaglione con il turibolo e la scritta "Semper Deo suove ardens"; poi quello del Cuore di Maria, accompagnato da "Amor Matris pignus salutis"; infine il faro con l'espressione "Vitae procellis secura lux".LE NAVATE LATERALI
Sono ripartite in tre campate con volte suddivise in quattro vele, dipinte con richiami prevalentemente mariani, opera di Pietro Baggi (1949-1951). Sull'estremità inferiore delle "volte" sono ricavate sei "lunette" affrescate a paesaggi naturali, che danno un tono di armonia a tutta la volta.Le vele
Ogni vela è affrescata con festoni e simboli vari.Quella posta di fronte alla cappella della Madonna è dedicata a S. Giuseppe e riporta la frase "Joseph protector Sanctae Ecclesiae" e quella antistante alla cappella del Sacro Cuore è un'invocazione al Cuore di Cristo: "Cor Jesu adveniat regnum tuum".Le altre quattro, sui festoni di ogni spicco di vela, riportano le litanie lauretane.Le lunette
In tono mariano sono decorate anche le "lunette", delicati dipinti posti sulla parte alta delle pareti. Due sono collocate sulla parte alta del presbiterio. Quella di sinistra rappresenta la proclamazione della maternità di Maria al Concilio di Efeso e quella di destra Papa Pio IX che proclama il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Le Sei, disposte sulle pareti delle navate laterali, riportano le frasi principali della preghiera dell' Ave Maria.Quella sul fondo, sopra l'organo, raffigura Pio XII che consacra il genere umano al cuore immacolato di Maria. Sono tutte opera di Pietro Baggi. L'interno del Santuario è così avvolto da un diffuso riferimento mariano.LE PARETI DELLE NAVATE
Sono arricchite da una preziosa via crucis a stampo di polvere marmorea, da un reliquiario e da un pulpito in marmo.La via crucis
Le quattordici formelle, di ampia dimensione, sono distribuite sulle due pareti. Le scene sono ricche di personaggi, modellati a rilievo su sfondi naturalistici policromati. Sono di pregevole fattura.
Il reliquiario
È incastonato nella parete laterale della prima campata a sinistra, un tempo custodia di reliquie e di oli santi. Scolpito in marmo, raffigura simbolicamente un portale che fa da contorno alla porticina. Riporta diversi decori in bassorilievo: negli elementi decorativi architettonici (colonnine, capitelli, archi, pinnacoli) vi predomina lo stile gotico. Il Poggi lo fa risalire al XIV-XV secolo.
Posto a sinistra del fronte presbiteriale, esagonale, risulta ornato da un medaglione raggiato in bassorilievo con al centro il triangolo, simbolo della Trinità, e una bocca ad indicare l'annuncio della Parola di Dio. Ai lati, ancora in altorilievo, inseriti in una nicchia terminante con una conchiglia, i santi Antonio di Padova col giglio e la bibbia, e Agostino col pastorale.In alto, a destra, è sospeso un crocifisso, come una volta era rituale nei pulpiti. Bell'ornamento scultoreo sta nel sottostante piedistallo, corredato di foglie e due putti. Realizzato nel XV secolo, acquistato per il Santuario nel XIX secolo.
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