domenica 5 maggio 2024

At 10,25-27.34-35.44-48 - 1Gv 4,7-10 - Gv 15,9-17 - VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

Domenica 05 Maggio 2024
Dagli Atti degli Apostoli - At 10,25-27.34-35.44-48
Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

1. Cornelio ha mandato a chiamare Pietro perché si aspetta qualcosa da lui. Pietro, in realtà, si aspettava che Cornelio spiegasse il motivo della chiamata. Sembra una serie di equivoci. IL SIGNORE HA GUIDATO TUTTI QUESTI MOVIMENTI PER COSTRINGERE PIETRO AD APRIRSI perché il rischio era la chiusura della comunità Cristiana delle origini. L'INCONTRO CON CORNELIO GLI CAMBIA LA MENTALITÀ…

2. Pietro pensava che Dio facesse differenze di persone. ADESSO trovandosi davanti un romano, uno straniero, un nemico, un soldato, ma una brava persona interessata e disponibile a conoscere quello che Pietro ha da dirgli. PIETRO SI RENDE CONTO CHE DIO NON FA PREFERENZE DI PERSONE MA ACCOGLIE CHI LO TEME E PRATICA LA GIUSTIZIA e mentre sta annunciando il Vangelo scende lo Spirito Santo…

3. SCENDE LO SPIRITO E POI RICEVONO I SACRAMENTI. Pietro battezza tutti quelli della famiglia di Cornelio dopo che hanno ricevuto lo Spirito. IL BATTESIMO DIVENTA UNA CONFERMA UFFICIALE ECCLESIALE DEL DONO DI GRAZIA CHE HA PRECEDUTO. Dio non ha fatto tutto senza Pietro. ERA NECESSARIO PIETRO CHE ANNUNCIASSE quella parola e CHE BATTEZZASSE quell'uomo, MA LO SPIRITO SANTO AVEVA PRECEDUTO. Così è per la Chiesa…

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Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo - 1Gv 4,7-10
 
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

1. AMIAMOCI GLI UNI GLI ALTRI PERCHÉ L'AMORE È DA DIO. Dio è amore. Dio si rivela come affetto, come legame, come amore che UNISCE CHE PRENDE L’INIZIATIVA. Prendi l’iniziativa…

2. Non siamo stati noi ad amare Dio è LUI che CI HA AMATO PER PRIMI e ha mandato il Figlio suo come vittima di espiazione per i nostri peccati. DIO HA MANDATO IL FIGLIO NEL MONDO PERCHÉ NOI AVESSIMO LA VITA PER MEZZO DI LUI. - Vita eterna…

3. QUESTO È L'AMORE: Dio ha preso l'iniziativa e ha dato sé stesso, ci è stato dato l'amore. Noi vogliamo rimanere in questo amore e lasciare che porti molto frutto. NOI POSSIAMO AMARCI COME GESÙ CI HA AMATO. - Questa è la bella notizia di Pasqua…

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+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 15,9-17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

 

1. DIO È AMORE. LA PRESENZA DI DIO IN NOI CI PERMETTE DI AMARE. Domandiamoci: GESÙ RISORTO VIVE (dimora) NEL MIO CUORE? COLTIVO LA SUA PRESENZA? LO ASCOLTO? MI NUTRO DI LUI? ...

2. Siamo invitati a RIMANERE (dimorare) nell'amore di Dio. L’AMORE PER LUI E L’UBBIDIENZA ALLA SUA PAROLA SONO INDISSOLUBILMENTE LEGATI. Chi dimora nel suo amore è uno che OSSERVA i suoi comandamenti, è uno che UBBIDISCE alla sua Parola. Questo lo possiamo fare in ogni minimo gesto quotidiano, FACCIAMOLO...

3. Questo è il mio comandamento: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI COME IO HO AMATO VOI. Questo 'COME' è fondamentale. Qui c'è un AMORE CHE NON ESCLUDE NESSUNO, un AMORE PIÙ GRANDE, un AMORE PRONTO A SACRIFICARSI per l’altro... OGNI GIORNO RIPARTIAMO DAL "COME" CORAGGIO...
BUONA DOMENICA…

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INTIMITÀ

Quando due persone si innamorano, cercano la loro intimità, il “cuore a cuore”. Lo stesso deve avvenire nella fede. «Il tuo posto nel mio cuore è il mio cuore tutto intero, dice un mistico orientale: non c’è posto per nessun altro al di fuori di te. Il tuo spirito è mescolato con il mio spirito, come il vino con l’acqua pura, e quindi in tutto tu sei in me. Sono diventato colui che amo, e colui che amo è diventato me!».

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OMELIA - VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

 

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