venerdì 28 luglio 2023

28.07.2023 - Es 20,1-17 - Mt 13,18-23 - Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.

Dal libro dell’Èsodo - Es 20,1-17
 
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

1. Partiamo dal prologo: il Signore si presenta: IO SONO IL SIGNORE, IO SONO IL TUO DIO. “TUO” non un Dio qualsiasi. TU mi hai conosciuto perché io ti ho fatto uscire dalla schiavitù, IO HO GIÀ FATTO QUALCOSA PER TE. Ti chiedo come conseguenza di non avere altri Dei rispetto a me e seguono le altre clausole del patto.
 
2. Al centro del decalogo ci sono gli unici due precetti positivi. OSSERVARE IL GIORNO DI SABATO e onorare i genitori. RICORDATI CHE VIENI DA UNA STORIA DI SALVEZZA. È un precetto dato al padre: fa riposare tuo figlio, tua figlia, tutti quelli che dipendono da te, RICORDATI CHE ERI SCHIAVO E SEI STATO LIBERATO DI CONSEGUENZA DIVENTA UN LIBERATORE e libera quelli che dipendono da te.

3. Onora tuo padre e tua madre è un precetto dato ai figli: RICORDATI CHE HAI UNA STORIA ALLE SPALLE, “DA PESO” questo significa il verbo ebraico onorare, a tuo padre a tua madre, alla storia che ti ha preceduto. Le 10 parole dell’Alleanza di Dio sono PAROLE DI LIBERTÀ, sono i SENTIERI CHE DIO OFFRE PER CAMMINARE BENE nella vita umana.

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+ Dal vangelo secondo Matteo - Mt 13,18-23
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

 

Ed ecco che Gesù stesso spiega in dettaglio la parabola del seme. Cosa ostacola il buon esito dell’ascolto della Parola?
In primis il maligno che è forte e ladro, ruba il seme seminato; la seconda causa è dovuta all'instabilità dell'uomo, l’uomo è instabile, fa presto a passare dall'entusiasmo al lasciare perdere tutto alla prima difficoltà (non ha radici); infine la mondanità e la ricchezza che hanno una grande forza di seduzione...
Ma questo non toglie il compiersi del disegno di Dio. Di fatto, c’è un “terreno buono/bello” che permette di portare “frutto”. In altre parole, ci sono dei discepoli, ci sono coloro che “ascoltano e accolgono il seme/parola”.
Quando questo avviene, il disegno di Dio si realizza in modo prodigioso, anche se in misure diverse (secondo tempi e momenti: cento, sessanta, trenta per uno).
Nel cuore dell’uomo ci sono tanti ostacoli quanto all’accoglienza della parola/seme. Ma se uno è umile e piccolo, se si apre fiducioso alla parola di Gesù e l’accoglie, ne viene un grandissimo “frutto”, cioè la sua salvezza. E il seminatore non ha seminato … invano!
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