domenica 17 dicembre 2023

Is 61,1-2.10-11 - 1Ts 5,16-24 - Gv 1,6-8.19-28 - III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) - GAUDETE

III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) - GAUDETE

 

Domenica 17 Dicembre 2023
Dal libro del profeta Isaìa - Is 61,1-2.10-11
Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.

1. LO SPIRITO DEL SIGNORE È SOPRA DI ME. Il profeta RICONOSCE di essere stato consacrato dallo Spirito, è stato unto con l'unzione sacerdotale Si tratta di un profeta sacerdote probabilmente è il primo sommo sacerdote del tempio ricostruito dopo l'esilio di Babilonia. IL PROFETA RICONOSCE LA PRESENZA DELLO SPIRITO NELLA SUA VITA. E tu la riconosci?

2. LO SPIRITO MI HA MANDATO A PORTARE IL LIETO ANNUNZIO AI POVERI. Lo spirito mi ha dato una missione e quel profeta del post esilio PENSA AL GIUBILEO, all'anno in cui vengono CONDONATI I DEBITI e viene RESTITUITA LA TERRA ai poveri. Il profeta si sente mandato da Dio per RIDARE SPERANZA per FAR RIPARTIRE il nuovo popolo. SIAMO PORTATORI DI SPERANZA!

3. Il profeta dice “IO GIOISCO PIENAMENTE NEL SIGNORE” sono proprio contento,. La mia anima esulta perché mi ha rivestito con vesti di salvezza, il mantello della giustizia, il diadema dello sposo. IL PROFETA SI SENTE RIVESTITO DELLA SAPIENZA, DELLA SALVEZZA, DELLA POTENZA BUONA DI DIO. DICE DI ESSERE CONTENTO VERAMENTE CONTENTO. Anche noi rallegriamoci nel Signore!

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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési - 1Ts 5,16-24
 
Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

1. Finale della prima lettera ai Tessalonicesi: l'Apostolo rivolge ALCUNI CONSIGLI BELLISSIMI. “Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male”. È il principio dell'umanesimo Cristiano. VERIFICATE TUTTO MA TENETE SOLO QUELLO CHE È BUONO E SARAI CONTENTO.

2. La lettera termina con la richiesta al DIO DELLA PACE. Dio dona ai credenti la salvezza. PAOLO INTERCEDE perché il Padre intervenga con la sua grazia a completare e perfezionare nei destinatari la sua opera santificatrice. ANCHE TU PUOI INTERCEDERE…

3. LA PREGHIERA DI PAOLO POGGIA SULLA FEDELTÀ DI DIO. Dio non può smentirsi: è coerente nella sua azione. Porterà a COMPIMENTO l'opera iniziata. La fiducia dei credenti fa perno sulla coerenza del Padre. POSSIAMO ESSERNE CERTI…

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+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 1,6-8.19-28
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
1. GIOVANNI, TESTIMONE DELLA LUCE... “Per tanti nostri contemporanei la fede NON è luce ma salto nel buio, sentimento cieco... Quando manca la luce, tutto diventa confuso, è impossibile distinguere il bene dal male, la strada che porta alla mèta da quella che ci fa camminare senza direzione. APRIAMOCI ALLA GRANDE LUCE E DIFFONDIAMOLA...

2. GIOVANNI TESTIMONE: CONFESSA E NON NEGA… LUI E' IL TESTIMONE DELLA GIOIA perché sta per entrare in scena Gesù. Recuperiamo e accresciamo il fervore, la dolce e confortante GIOIA DI PORTARE IL VANGELO, anche quando occorre seminare nelle lacrime. ABBI FEDE... CORAGGIO...

3. GESU' STA' IN MEZZO A VOI.. UNO CHE VOI NON CONOSCETE… Conoscere Gesù vuol dire STARE con lui, ASCOLTARLO, diventare suoi amici, IMPARARE la sua mentalità, SCOPRIRE il suo volto. I contemporanei di Giovanni NON conoscono ancora Gesù. Ma NOI LO “CONOSCIAMO”? Non rischiamo di conoscerlo solo per sentito dire, di “INVENTARCELO” secondo i nostri bisogni? PENSACI...

Buon AVVENTO!!

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LA GIOIA

«Per il cristiano la gioia è un dovere». Eppure, vediamo intorno a noi tanta gente incupita, triste, pessimista. Bisogna fare con gioia e serenamente quanto facciamo, e far trasparire gioia attorno a noi. «La nostra gioia è il modo migliore di predicare il cristianesimo». Oggi chiediamo a Dio di farci godere le gioie della vita, e di donarci la gioia della sua grazia, perché «chi è colmo di gioia, predica senza predicare».

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OMELIA - III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) - GAUDETE

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