sabato 2 dicembre 2023

PENSIERO DI INIZIO AVVENTO

PENSIERO DI INIZIO AVVENTO

Con questa domenica INIZIA IL TEMPO DI AVVENTO. Ad-ventus vuol dire letteralmente qualcosa che ti viene incontro, che sta venendo verso di te. LA VITA, DIO, CI VUOLE FARE UN REGALO; ci sta mandando qualcosa, ci ha invitato un dono. Lo accoglieremo?

Per noi l’avvento è qualcosa di indolore, di tranquillo, da vivere al calduccio con le nostre pantofole, sul divano, con un po’ di vinello e una buona fetta di panettone. Sì buono, piacevole, ma NON È L’AVVENTO DEL VANGELO.

La parola avvento, da advenio, richiama un’altra parola: adventurus, avventura. L’avventura è il Nuovo che ti viene incontro e quando viene ti sconvolge sempre. La sua venuta è sempre destabilizzante, è un’avventura! Quando Dio viene, Lui chiama a qualcosa d’impossibile. Impossibile solo perché dobbiamo ancora farlo.

Andiamo a vedere cos’è stato l’avvento di Gesù nei vangeli.

GIUSEPPE è sconcertato dalla gravidanza di Maria. All’inizio pensa di licenziarla. Non capisce come Dio ci possa essere in quella situazione: “La mia fidanzata è incinta e io non sono stato. Ma come ci può essere Dio qui dietro? Non scherziamo!” (Mt 1,18-25). Lui non ci capisce niente e il buon senso gli direbbe tutto il contrario. L’unica cosa che fa è fidarsi di un sogno: “Ma ci si può fidare di un sogno?”. “Sì!”. PER LUI L’AVVENTO DI DIO È ACCETTARE E DIRE: “SÌ” ALL’INCAPIBILE.

I MAGI una stella: ne sono affascinati, attratti, lasciano tutto, seguono (Mt 2,1-12). Erano scienziati, uomini intelligenti, ricchi, famosi, di sapere: come hanno fatto a fidarsi di una stella? LA LORO VITA È STATA SCONVOLTA DA UNA STELLA: E NON SAPEVANO DOVE SAREBBERO ANDATI. Non è un’avventura? Si può seguire la propria stella, solo la propria stella? “Sì”. Si può seguire ciò che ci attrae, ci appassiona, dal profondo? “Sì”.

MARIA ad un certo punto ha una visione che le dice una cosa pazzesca: “Maria, sarai madre di Dio”. Solo che lei è già promessa sposa. Solo che lei ha già le sue idee. Solo che lei, se dice ciò che ha visto, ciò che ha in testa, ciò che ha nel grembo, la uccidono per pazzia e per eresia. SI PUÒ SEGUIRE L’INCREDIBILE? Si può seguire l’impossibile (Lc 1,26-38)? “Sì”, si può! La sua vita è stata nient’altro che un’avventura.

ERODE. La sua vita invece non è stata un’avventura perché non ha permesso a Dio, che è sempre novità e sconvolgimento, di entrare nella sua vita. Quando sente che è arrivato un altro, un nuovo re, ha paura, teme di essere messo in discussione, teme che vi siano dei cambiamenti e cerca di ucciderlo (Mt 2,1-12). Erode è l’emblema di chi non vuole l’arrivo di Dio: nulla di personale con Dio, solo che non può accettare i cambiamenti, gli sconvolgimenti e la messa in gioco. NON È CHE DIO GLI DIA FASTIDIO IN QUANTO DIO, MA IN QUANTO CAMBIAMENTO.

La Buona Novella (Vangelo=Buona Nuova) non è stata rifiutata perché era buona ma perché era nuova. DIO VIENE, PASSA, MA NON VIENE COME TU TI ASPETTI O COME TU VORRESTI. Lui ha un volto che tu non conosci, che tu non sai, che non ti aspetti. Saprai riconoscerlo? Lo accoglierai?

Il vangelo di domenica usa la parola kairos (Mc 13,33): è il tempo propizio, favorevole. Il chronos, invece, è il tempo dell’orologio: quello passa solo. Passa sia che tu ci sia o no. Natale verrà e questo è certo. Sarà il 25 di dicembre. Ma sarà Natale per davvero o solo il 25/12. LUI VIENE PER DAVVERO: MA TU CI SARAI? Tu puoi accoglierlo? Tu saprai accettare la sua visita? Saprai riconoscerlo? Saprai dirgli: “Ti accoglierò in qualunque modo tu verrai!”?

IO CI SONO. 

Se non mi trovi subito non scoraggiarti, perché io ci sono. Se non mi trovi in un posto cerca in un altro posto, perché io ci sono. Se non mi vedi non arrabbiarti: apri gli occhi, perché io ci sono. Se non mi senti non dire che non esisto, perché io ci sono. Se non arrivo come vuoi tu, amami per come sono, perché io ci sono. Proprio perché io ci sono possiamo incontrarci. Proprio perché io ci sono sarà Natale.

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