domenica 26 novembre 2023

Ez 34,11-12.15-17 - 1Cor 15,20-26.28 - Mt 25,31-46 - XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Domenica 26 Novembre 2023 

 

Dal libro del profeta Ezechièle - Ez 34,11-12.15-17
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.

1. IL SIGNORE DIO SI PRESENTA COME IL PASTORE CHE RADUNERÀ LE PECORE DISPERSE. Israele era stato disperso in esilio, i membri del suo popolo erano sparpagliati nel grande impero Babilonese. IL SIGNORE HA UN AMORE PROFONDO E GENEROSO VERSO LE SUE PECORE...

2. Il Pastore rimette insieme il suo gregge: LO SALVA LO RADUNA E LO RIPORTA A CASA. Va a cercare ovunque si siano disperse le pecore e desidera solamente radunarle insieme e a sé. IO STESSO CONDURRÒ LE MIE PECORE AL PASCOLO...

3. Il Signore è il pastore e GESÙ presentandosi come il Pastore presenta LA SUA PERSONA COME DIVINA. IL PASTORE “DIVINO” AMA DI UN AMORE INFINITO IL SUO GREGGE. Lo dicono i verbi usati per esprimere la premura del Pastore: Cercherò, avrò cura, passerò in rassegna, radunerò, condurrò al pascolo, andrò in cerca della perduta, fascerò la ferita, curerò la malata. IL SIGNORE È IL MIO PASTORE…

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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 1Cor 15,20-26.28

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

1. San Paolo parla della Resurrezione dei morti, e presenta il CRISTO RISORTO DAI MORTI COME LA PRIMIZIA DI COLORO CHE SONO MORTI. È Lui la GARANZIA della Risurrezione. PER ADAMO È VENUTA LA MORTE, PER CRISTO VIENE LA RISURREZIONE DEI MORTI. Noi partecipiamo alla natura di Adamo, morendo, ma partecipiamo anche della natura di Cristo e con Lui riceveremo la vita. NOI RISORGEREMO…
2. In un breve schizzo apocalittico L'APOSTOLO DELINEA LA FINE, IL COMPIMENTO ULTIMO. Cristo è la primizia ed è già risolto poi, quando Cristo verrà nella gloria, risorgeranno quelli che sono di Cristo, poi sarà la fine, e il CRISTO RE CONSEGNERÀ IL REGNO A DIO PADRE E TUTTI GLI ALTRI POTERI SARANNO ANNIENTATI... TUTTI!
3. Adesso siamo nel corso della storia, È NECESSARIO CHE CRISTO REGNI finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. I NEMICI DI CRISTO NON SONO UOMINI MA IL PECCATO, il vizio, tutto ciò che è negativo, è il mondo del male. QUESTI SONO GLI AVVERSARI DI CRISTO. L'ULTIMO NEMICO È LA MORTE, alla fine Cristo avrà dominato TUTTO anche la morte. A questo punto il Figlio metterà tutto nelle mani del Padre perché Dio sia tutto in tutti. COSÌ AVVIENE IL REGNO DI DIO.

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✠ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 25,31-46

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
1. NON avere paura del Giudizio finale di Dio, PERO' apri il cuore al Suo amore. Rispondiamo al suo amore con le sei opere di misericordia corporale: dar da magiare e da bere, dare ospitalità ai forestieri, vestire gli indigenti, visitare i malati e i carcerati.. CHI AMA DIO NON PUÒ DISINTERESSARSI DEL SUO PROSSIMO. NEL PROSSIMO, NEL POVERO, C'E' GESU'!

2. Il giudizio ”finale“ è già in atto, ORA, incomincia adesso, nel corso della nostra esistenza. Tale giudizio è pronunciato in OGNI ISTANTE della vita, come RISCONTRO della nostra accoglienza dell'altro o della nostra chiusura in noi stessi”. IL GIUDIZIO RIGUARDA LA CARITÀ'. CORAGGIO VIVIAMO DI CARITÀ'!!

3. Ma se noi ci chiudiamo (= e accade), siamo noi stessi che ci condanniamo alla Geenna (= all'immondizia, a una vita inutile, all'INFELICITA'). Andiamo a confessarci e ripartiamo OGGI, la nostra salvezza è APRIRSI a Gesù e LUI CI SALVA. «ANDIAMO AVANTI, SENZA PAURA CON LA CERTEZZA, CHE LUI CI PORTERÀ ALLA GLORIA DEL CIELO». SPERANZA CERTA NE SONO SICURO PERCHE' FONDATA IN DIO!!

BUONA DOMENICA...

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LA CARITÀ

Facile «Amare l’umanità, faticoso è amare l’uomo della porta accanto». Ormai siamo abituati a vedere persone che si riempiono la bocca di impegno civile, di volontariato, di diritti dei popoli violati... e poi sono feroci col vicino di casa. Eppure lo sappiamo: «Non ci salverà il moralismo ma la carità». Chiediamo a Dio occhi nuovi, capaci di vederlo e riconoscerlo in tutti i volti che incontriamo ogni giorno.

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OMELIA - XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 



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