sabato 3 giugno 2023

03.06.2023 - Sir 51,17-27 - Onorerò chi mi ha concesso la sapienza.

         Dal libro del Siràcide - Sir 51,17-27

Ti loderò e ti canterò,
e benedirò il nome del Signore.
Quand’ero ancora giovane, prima di andare errando,
ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera.
Davanti al tempio ho pregato per essa,
e sino alla fine la ricercherò.
Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede s’incamminò per la via retta,
fin da giovane ho seguìto la sua traccia.
Chinai un poco l’orecchio, l’accolsi
e vi trovai per me un insegnamento abbondante.
Con essa feci progresso;
onorerò chi mi ha concesso la sapienza.
Ho deciso infatti di metterla in pratica,
sono stato zelante nel bene e non me ne vergogno.
La mia anima si è allenata in essa,
sono stato diligente nel praticare la legge.
Ho steso le mie mani verso l’alto
e ho deplorato che venga ignorata.
A essa ho rivolto la mia anima
e l’ho trovata nella purezza.
1. La sapienza va sempre cercata. LA RICERCA DELLA SAPIENZA DEVE INIZIARE NELLA PIÙ GIOVANE ETÀ, CON LO STESSO USO DELLA RAGIONE. La sapienza è la luce divina che illumina pensieri, desideri, volontà, cuore, mente, spirito, anima, corpo. TUTTO ESSA DEVE ILLUMINARE DI NOI. Per questo motivo NON SI DEVE MAI SMETTERE DI CERCARE LA SAPIENZA.

2. CON LA SAPIENZA NEL CUORE CHE FIORIVA E PRODUCEVA FRUTTI, A POCO A POCO IL SIRACIDE FECE PROGRESSO. Crebbe nella sapienza. Aumentò in essa. È COME SE LA SAPIENZA FOSSE PIÙ CHE LIEVITO NEL SUO CUORE. La sapienza posta dal padre nel suo cuore a poco a poco fermentò tutta la sua vita.

3. Il figlio ascolta l’insegnamento del padre e DECIDE DI METTERE IN PRATICA LA SAPIENZA. Il figlio, mettendo in pratica la sapienza, è divenuto zelante nel bene. PIÙ PURA È LA SAPIENZA CHE CI ILLUMINA E PIÙ PURIFICATA SARÀ LA NOSTRA ANIMA. Dalla purezza della sapienza l’anima è condotta nella purezza della luce.

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