mercoledì 14 giugno 2023

14.06.2023 - 2Cor 3,4-11 - Ci ha resi capaci di essere ministri di una Nuova Alleanza, non della lettera, ma dello Spirito.

           Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 2Cor 3,4-11

Fratelli, proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d’Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito?
Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell’aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile.
Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.
1. È IN DIO, presente e operante in Paolo mediante Cristo, CHE EGLI NUTRE FIDUCIA E FIEREZZA APOSTOLICA. La sua stessa idoneità di apostolo non deve essere scambiata per una personale capacità o bravura. È SOLO DONO GRATUITO, PURA GRAZIA. 

2. Il Signore non si è limitato a sceglierlo e a chiamarlo all’apostolato. LO HA TRASFORMATO PERCHÉ DIVENTASSE SERVITORE IDONEO E CAPACE della “nuova alleanza”, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, LO SPIRITO DÀ VITA”.

3. A questo punto Paolo traccia un confronto tra le due alleanze (l’antica e la nuova). L’incapacità della legge antica di realizzare ciò che comanda, viene superata dalla nuova alleanza, dal ministero dello spirito e della giustizia: IL DONO INTERIORE DELLO SPIRITO SANTO RENDE POSSIBILE L’ATTUAZIONE DELLA VOLONTÀ DIVINA.

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