sabato 10 giugno 2023

10.06.2021 - Tb 12,1.5-15.20 - Ora benedite il Signore; ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato.

          Dal libro di Tobìa - Tb 12,1.5-15.20

In quei giorni, terminate le feste nuziali, Tobi chiamò suo figlio Tobìa e gli disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcos’altro alla somma pattuita». Fece dunque venire l’angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di tutti i beni che hai riportato e va’ in pace».
Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo. È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio.
Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. È meglio la preghiera con il digiuno e l’elemosina con la giustizia, che la ricchezza con l’ingiustizia. Meglio praticare l’elemosina che accumulare oro. L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stessi.
Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo d’onore manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova. Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora.
Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore. Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Ecco, io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute». E salì in alto.

1. Nel capitolo finale abbiamo un risvolto imprevisto: IL COMPAGNO DI VIAGGIO rivela la sua identità: È RAFFAELE, UN ANGELO INVIATO DA DIO STESSO A VEGLIARE SU DI LORO. Dio non abbandona mai!

2. L’angelo Raffaele: Si dimostra un COMPAGNO DI VIAGGIO meraviglioso; È un CONSIGLIERE, un maestro di vita; È un SERVITORE disinteressato; È un MEDIATORE attento tra l’uomo e Dio. Percepiamo la presenza dell’angelo negli eventi della nostra storia?

3. L’angelo Raffaele RIBALTA COMPLETAMENTE LA PROSPETTIVA e dice: “Non siete voi a ricompensare Dio; non potete dare una ricompensa adatta. BENEDITE DIO! Questa è l’unica ricompensa che potrete offrire da parte vostra: LA BENEDIZIONE.”

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