lunedì 2 ottobre 2023

02.10.2023 - Es 23,20-23a - Mt 18,1-5.10 - I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

 

Dal libro dell’Esodo - Es 23,20-23a

Così dice il Signore:
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.
Il mio angelo camminerà alla tua testa».

1. Gli angeli custodi CUSTODISCONO E PROTEGGONO IL NOSTRO CAMMINARE TERRENO, AFFINCHÉ RIUSCIAMO A RAGGIUNGERE LA TERRA PROMESSA. Gli Arcangeli riportano per tutti la vittoria sul male, GLI ANGELI CUSTODI ACCOMPAGNANO CIASCUNO INDIVIDUALMENTE fin dentro la terra promessa, il Regno di Cieli.
2. Israele una cosa deve fare, se vuole riuscire in ogni cosa, deve avere rispetto della sua presenza. Si ha rispetto ascoltando la sua voce, senza mai ribellarsi ad ogni suo comando. LA SALVEZZA, IL PRESENTE, IL FUTURO DI ISRAELE È NELL’ASCOLTO DI QUESTA VOCE.
3. SE Israele ascolta la voce dell’angelo, che è poi voce del Signore (= la Parola di Dio), dal momento che L’ANGELO NON FA NULLA CHE PROVIENE DA SÉ, ma ogni COSA IN LUI PROVIENE DAL SUO DIO, allora il Signore sarà il nemico dei suoi nemici e l’avversario dei suoi avversari. NULLA SARÀ IMPOSSIBILE A ISRAELE, PERCHÉ NULLA È IMPOSSIBILE A DIO.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 18,1-5.10
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli». 

I bambini ci ricordano che tutti, nei primi anni della vita, siamo stati totalmente dipendenti dalle cure e dalla benevolenza degli altri. E il Figlio di Dio non si è risparmiato questo passaggio. Dunque, i bambini sono in sé stessi una ricchezza per l’umanità e anche per la Chiesa, perché ci richiamano costantemente alla condizione necessaria per entrare nel Regno di Dio: quella di non considerarci autosufficienti, ma bisognosi di aiuto, di amore, di perdono.
I bambini ci ricordano un’altra cosa bella; ci ricordano che siamo sempre figli. E questo ci riporta sempre al fatto che la vita non ce la siamo data noi ma l’abbiamo ricevuta. A volte rischiamo di vivere dimenticandoci di questo, come se fossimo noi i padroni della nostra esistenza.
Dio poi ci ha fatto un grande dono: l'Angelo custode che ci accompagna a diventare grandi fino al giorno in cui  arriviamo in faccia al Padre che è nei cieli. L'angelo custode è paragonato ai nonni, che con pazienza, sapienza, prudenza stanno vicini ai nipotini e li accompagnano alla vita.

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I bambini non si annoiano a guardare lo splendore del mondo. Noi adulti abbiamo un altro gioco, fare classifiche, che Gesù fa saltare chiedendoci: ma non vi annoiate a dire sempre chi è il più grande?

 

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