mercoledì 1 ottobre 2025

01.10.2025 - Ne 2,1-8 - Lc 9,57-62 Ti seguirò dovunque tu vada.

Dal libro di Neemìa - Ne 2,1-8

Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo diedi. Non ero mai stato triste davanti a lui.
Ma il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che un'afflizione del cuore». Allora io ebbi grande timore e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non essere triste, quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?».
Il re mi disse: «Che cosa domandi?». Allora io pregai il Dio del cielo e poi risposi al re: «Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla».
Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?». Dunque la cosa non spiaceva al re, che mi lasciava andare, e io gli indicai la data.
Poi dissi al re: «Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare fino ad arrivare in Giudea, e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per munire di travi le porte della cittadella del tempio, per le mura della città e la casa dove andrò ad abitare». Il re mi diede le lettere, perché la mano benefica del mio Dio era su di me.
1. Neemia mostra un profondo dolore per la sua città distrutta, pur essendo in una posizione di privilegio alla corte del re. Il suo atteggiamento rivela la FORZA DEL LEGAME SPIRITUALE CON LA SUA TERRA E L'IMPORTANZA DELLA PREGHIERA: prima di rispondere al re, Neemia prega in silenzio, affidando tutto a Dio.

2. Nonostante il timore, NEEMIA ESPONE CON FRANCHEZZA LA SUA RICHIESTA AL RE. La sua fede lo sostiene nel chiedere non solo il permesso di partire, ma anche il supporto logistico per la ricostruzione. Questo dimostra che LA FEDE AUTENTICA NON ESCLUDE L'INIZIATIVA E LA PIANIFICAZIONE CONCRETA.

3. Il favore del re, che concede tutto ciò che Neemia chiede, è visto come SEGNO DELLA “MANO BENEFICA DI DIO”. Questo sottolinea come, quando l’agire umano si unisce alla volontà di Dio, POSSONO APRIRSI STRADE ANCHE NEI LUOGHI PIÙ IMPENSATI, come la corte di un re straniero.

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+ Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,57-62
 
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

 

Gesù ha una meta chiara e orienta tutta la sua vita verso di essa. La sua determinazione trascina chi decide di seguirlo. Anche noi siamo chiamati a una scelta radicale, senza giustificazioni. La nostalgia del passato ci tenta, ma seguire Gesù richiede un taglio netto con ciò che ci trattiene. Non possiamo voltare lo sguardo indietro. Ogni scusa ritarda il passo decisivo. Solo un amore totale e una decisione piena ci mettono sulla sua strada. Le mezze misure ci sfiancano e ci lasciano a metà. Solo nella totalità troviamo la libertà del cuore.

 

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