giovedì 22 febbraio 2024

22.02.2024 - 1Pt 5,1-4 - Mt 16,13-19 Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo - 1Pt 5,1-4

Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

1. "TESTIMONE delle sofferenze di Cristo e PARTECIPE della gloria che deve manifestarsi". Pietro è testimone delle sofferenze di Cristo E DA QUESTE TRAE FORZA PER PASCERE IL GREGGE che gli è stato affidato.

2. Pietro ESORTA GLI ANZIANI a pascere il gregge, sorvegliandolo, ed insegna loro il tipo di cuore con cui devono svolgere il loro ruolo di autorità. NON per forza, NON per avidità di guadagno, NON signoreggiando in alcuna situazione in cui gli è stata data autorità.

3. “E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce”. GLI ANZIANI SONO PASTORI, MA LO SONO IN TOTALE SUBORDINAZIONE AL “PASTORE SUPREMO”, che li ha chiamati e che darà loro la corona di vittoria che non appassisce…

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+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 16,13-19
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

 

La fede in Gesù non cala dal cielo, ma si appoggia sulla pietra della fede di Pietro. Crediamo in Gesù per il tramite di colui che per primo lo ha riconosciuto come Messia e Figlio di Dio. 
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Questa la novità che la grazia accende nel cuore di chi si apre al mistero di Gesù: la certezza non matematica, ma ancora più forte, interiore, di aver incontrato la Sorgente della Vita, la Vita stessa fatta carne, visibile e tangibile in mezzo a noi.
E la fede di Pietro è arrivata a toccare la nostra vita attraverso un seguito di persone, fatti, luoghi. Persino ‘oggetti simbolo’: la ‘cattedra’ identifica il compito e la missione del primo apostolo: insegnare e testimoniare Cristo e guidare a Lui figli e discepoli. La comunione con Pietro ci fa ‘toccare’ Gesù.
Rimane sempre aperta la domanda: Chi è Gesù Cristo per me? Chi è Gesù Cristo per te?… Una risposta che noi dovremmo dare ogni giorno.

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Gesù fa domande personali, non sondaggi. Vuole conoscere il nostro cuore, non l'opinione pubblica e rimprovera Pietro che “pensa secondo gli uomini”. Noi siamo in grado di sostenere il “tu per tu”?

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