venerdì 30 giugno 2023

30.06.2023 - Gen 17,1.9-10.15-22 - Sia circonciso ogni maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.

          Dal libro della Gènesi - Gen 17,1.9-10.15-22

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente:
cammina davanti a me
e sii integro».
Disse [di nuovo] Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio».
Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».
Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».
Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.
1. Quando Abram ha 99 anni, Dio gli appare per la 5° volta e di nuovo gli ripete che farà alleanza con lui. Dio chiede ad Abramo una contropartita:” Questa è la mia alleanza tra me e voi: SIA CIRCONCISO OGNI MASCHIO”. La circoncisione diventa un SEGNO FORTE DI IDENTIFICAZIONE, UN SEGNO DISTINTIVO.

2. Nei versetti seguenti ABRAMO MOSTRA DI NON CREDERE AFFATTO ALLA PROMESSA, ne ride in cuor suo e invoca semmai Dio per il figlio che ha già. È LA CRISI DI FEDE. Il sorriso di Abramo, fanno percepire quanto LE VIE DI DIO SIANO SPESSO COSÌ “STRAMPALATE” da sembrare agli occhi degli uomini assurde e prive di senso, quando non addirittura buffe.

3. Segue la risposta di Dio: A DIO NON SFUGGONO NÉ IL RISO NÉ LO SCETTICISMO del suo eletto e la sua replica muove proprio da questo. RASSICURA ABRAMO che proprio da Sara avrà un figlio. Dio reagisce alle perplessità di Abramo e ci permette di osservare quanto LA STABILITÀ DELLA SUA ALLEANZA E LA FORZA DELLA SUA FEDELTÀ NON SIANO AFFATTO FONDATE SULLA RISPOSTA DEL PARTNER.

giovedì 29 giugno 2023

Lc 9,57-62 - RITO AMBROSIANO - DOMENICA V DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
DOMENICA V DOPO PENTECOSTE
Domenica 02 luglio 2023
Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 9,57-62
1. Gesù ha una META e uno SCOPO preciso, e vi DIRIGE LA PROPRIA VITA. Non solo. La sua determinazione SI TIRA DIETRO coloro che si mettono a seguirlo. Facciamo anche noi una scelta DECISA e RADICALE DI SEGUIRLO... NON TROVIAMO GIUSTIFICAZIONI...
2. La tentazione che abbiamo è quella di riportarci sulla strada sbagliata con la NOSTALGIA DEI PIACERI E DELLE ABITUDINI PASSATE. Ma come dice Gesù se ci si volge indietro, non si è adatti per il Regno di Dio. In altre parole, BISOGNA OPERARE UN TAGLIO NETTO CON IL PASSATO PER SEGUIRE LIBERAMENTE GESÙ. TAGLIA….
3. Nella vita avremo sempre un’ultima obiezione, un ultimo adempimento, un ultimo problema da risolvere prima di fare il passo decisivo. SOLO L’AMORE TOTALE E LA DECISIONE INTERA CI METTE SULLA STRADA DI GESÙ. Questa totalità corrisponde al desiderio del cuore, LE MEZZE MISURE SFIANCANO…
BUONA DOMENICA...
+ Lettura del Vangelo secondo Luca 9,57-62

In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: »Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: »Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

BUONA CONFESSIONE...


PREPARAZIONE PER UNA BUONA E VALIDA CONFESSIONE.
Verifica come ti comporti con Dio, il prossimo e te stesso. Prendi coscienza di quelli che sono i tuoi peccati.
Prega lo Spirito Santo che illumini la tua mente e la tua coscienza. Riconosci di essere peccatore bisognoso di perdono. Rispondi con un sincero e concreto proposito di non peccare più.
Medita l'amore di Gesù che muore al tuo posto perché tu viva.
Pentiti di essere ingrato e abbandonati alla sua misericordia.
CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO: È IL SACERDOTE CHE TI ACCOGLIE, MA È CRISTO CHE TI ASCOLTA E TI PERDONA.
Inizia invocando la Trinità con il Segno della Croce.
Ringrazia il Signore per i doni che ti elargisce ogni giorno. Confessa i tuoi peccati (tutti quelli gravi - alcuni veniali). Chiedi, se lo desideri, consiglio, esponi i tuoi dubbi... Manifesta il proposito con il quale intendi combattere il peccato.
Ascolta l'esortazione del Sacerdote per accogliere il perdono. Esprimi il dolore d'aver peccato e domanda umilmente perdono. Ricevi da Cristo, attraverso il Sacerdote, l'assoluzione.
RINGRAZIAMENTO: FA PARTE DEL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE.
Esegui la penitenza suggerita dal Confessore.
Ringrazia il Signore del perdono che ti ha dato. Manifesta al Signore come intendi riparare il male commesso.

 

📲 I MIEI SOCIAL:


martedì 27 giugno 2023

27.06.2023 - Gn 13,2.5-18 - Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli.

          Dal libro della Gènesi - Gn 13,2.5-18

Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. Ma anche Lot, che accompagnava Abram, aveva greggi e armenti e tende, e il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei e i Perizziti abitavano allora nella terra. Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra».
Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte – prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra – come il giardino del Signore, come la terra d’Egitto fino a Soar. Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro: Abram si stabilì nella terra di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sòdoma. Ora gli uomini di Sòdoma erano malvagi e peccavano molto contro il Signore.
Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi, e dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l’oriente e l’occidente. Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. Àlzati, percorri la terra in lungo e in largo, perché io la darò a te». Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.
1. Abramo è il chiamato e Lot è l’altro che con lui cammina e si arricchisce. Lot era il piccolo orfano, un nipote che Abramo aveva adottato, portato su con amore, curato, fatto crescere. ABRAMO E LOT SI SONO ENORMEMENTE ARRICCHITI, E CON LA RICCHEZZA, COME SUCCEDE SEMPRE, COMINCIANO I PROBLEMI: i pascoli non bastano più per entrambe le greggi, occorre dividersi gli spazi.

2. Abramo poteva aspettarsi da Lot soggezione, umiltà, accettazione, sottomissione. LOT SCEGLIE INVECE, PER IL PROPRIO INTERESSE, IL POSTO PIÙ BELLO E PIÙ FACILE DA ABITARE. Abramo glielo permette TRATTANDOLO DA FRATELLO, glielo lascia anche se sa che la terra di Canaan è quella che Dio ha promesso a Lui. ABRAMO È UN MITE CHE SI FIDA DI DIO…

3. Abramo e la sua famiglia abbandonano Lot e vanno verso il deserto. ABRAMO HA DENTRO QUALCOSA DI PIÙ, HA UN TESORO NEL CUORE: HA LA PROMESSA. Questa promessa gli è più ricca di qualunque altra cosa e LO RENDE LIBERO, tranquillo, disponibile, disposto a cedere il meglio all’altro.

SCACCIATE I DEMÒNI

 

SCACCIATE I DEMÒNI

Scacciare i demoni vuol dire liberare le persone dai modelli di vita che fanno ammalare, dagli schemi negativi, dai comportamenti distruttivi.

Facciamo alcuni esempi:

- Una donna "si sente morire" quando la figlia le chiede di uscire di casa la sera con gli amici. Non la lascerebbe mai andare. Guarire è poterla lasciare andare senza dover vivere l'inferno, senza aspettare con angoscia l'orario di ritorno della figlia.

- Un uomo quando gli dici qualcosa si chiude, tira su un muro e se ne sta in silenzio assoluto, non dicendo più niente. Scacciare i demoni è vincere questo schema di paura e di fuga e poter provare a parlare, ad esprimersi senza sentirsi attaccato o accusato sempre.

- Una donna quando parla urla sempre. Scacciare i demoni è poter ascoltarsi, poter sentire la propria voce e poter avere un tono più affettivo, più calmo, più dolce.

- Una donna è così timida che non riesce neppure a parlare in pubblico. Scacciare i demoni è poterci provare e poter trovare la forza per farlo così che possa anche lei prendere fiducia in sé e dire la sua.

Perché Dio è Vita e vuole che la vita viva, nasca, cresca, fiorisca, si espanda. Dio vuole che tutto sia ciò che dev'essere.

Scacciare i demoni vuol dire liberare le persone dai modelli di vita che fanno ammalare, dagli schemi negativi, dai comportamenti distruttivi.

 

📲 I MIEI SOCIAL:


domenica 25 giugno 2023

Mt 10,26-33 - Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo. - COMMENTO AUDIO.

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 25 Giugno 2023
Mt 10,26-33 - Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 10,26-33
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/ger-2010-13-xii-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/rm-512-15-xii-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/06/mt-1026-33-xii-domenica-del-tempo.html

sabato 24 giugno 2023

GESÙ: IL VISIONARIO

 

GESÙ: IL VISIONARIO

Visionario è chi sfida l'uomo. Sfidare vuol dire proporre mete alte in modo che l'altro tiri fuori tutte le sue risorse, le sue forze e le sue ricchezze.

Se tu mi chiedi poco io crederò di avere poco. Se tu non mi chiedi niente io crederò di essere niente. Ma se tu mi chiedi molto allora io sarò costretto a scavare dentro di me e a tirare fuori anche quello che non pensavo di avere.

Ai nostri giovani noi proponiamo mete che fan da ridere. Proponiamo solo mete esteriori: "Vai bene a scuola... trovati un bel lavoro... fatti una bella famiglia...". Allora passiamo il messaggio che vivere è raggiungere qualcosa, fare qualcosa, costruire qualcosa.

Quanti ragazzi identificano l'essere adulti con il fare qualcosa. Ma non si è adulti perché si fa qualcosa. Si è adulti perché si è qualcosa.

Visionario è chi ti dice: "No, tu puoi essere di più. Perché vuoi vivere come un verme quando sei fatto per il cielo?".

Peccato è essere aquile e vivere da galline: e dovremmo rendere conto di ciò che non siamo stati per paura, per vigliaccheria o per codardia.

I nostri ragazzi dobbiamo sfidarli nel costruire sé stessi, nel tirare fuori il meglio che hanno dentro. Sfidarli perché diventino animatori in parrocchia, spingerli perché aiutino gli altri, premere perché lavorino sul loro carattere. Far in modo che tirino fuori i valori che possiedono: l'amore per gli altri, la capacità di soffrire per ciò che vale, l'impegno per una causa, il senso di onestà, il rispetto di tutti, uno sguardo non raggomitolato su di sé ma aperto al mondo. Altrimenti avremo costruito degli operai, dei lavoratori ma non degli uomini. Altrimenti avremo degli uomini che vivono per produrre ma che non si possono sentire pieni, e quindi felici, di ciò che sono, che non si sanno appassionare, che vivranno sempre nella diffidenza e nel ritiro.

Visionario è chi ti dice: "No, tu puoi essere di più. Perché vuoi vivere come un verme quando sei fatto per il cielo?".

 

📲 I MIEI SOCIAL:

giovedì 22 giugno 2023

Lc 17,26-30.33 - RITO AMBROSIANO - DOMENICA IV DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
DOMENICA IV DOPO PENTECOSTE
Domenica 25 giugno 2023
Lettura del Vangelo secondo Luca - Lc 17,26-30.33
1. Ma quando giunge questo Regno di Dio? IL REGNO DI DIO È LA PRESENZA DEL SIGNORE GESÙ NELLA NOSTRA VITA, che passa attraverso le nostre scelte. Scegliere Gesù non è qualcosa di indifferente, di innocuo, ma NE VA DELLA PIENEZZA DI VITA. COSA SCEGLIAMO?
2. Gesù ricorda la TREMENDA punizione toccata alla città di Sodoma per i PECCATI ASSAI DIFFUSI che si compivano alla luce del sole. IERI COME OGGI. NON lasciamoci andare, FACCIAMO OGNI GIORNO prima di dormire L'ESAME DI COSCIENZA QUOTIDIANO che è utile per verificare le nostre azioni alla luce degli insegnamenti del Vangelo…
3. Cosa vuol dirci Gesù? GESÙ AMMONISCE CHI VIVE DIMENTICO DI DIO E TOTALMENTE ASSORBITO DAI BENI MATERIALI. COSTUI S'ILLUDE DI AFFERRARE, GODERE E POSSEDERE LA SUA VITA. Ma così facendo, totalmente concentrato su di sé e sui suoi interessi, finisce per perderla, quando meno se lo aspetta. FAI ATTENZIONE!
BUONA DOMENICA...
+ Lettura del Vangelo secondo Luca 17,26-30.33

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

IMPARA A FARE I CONTI

 

IMPARA A FARE I CONTI

Di fronte alle sofferenze dei bambini; di fronte all'ingiustizia del mondo, di fronte alla sofferenza fisica e spirituale di tante persone il nostro slancio interno direbbe: "Vado io". Ma devo fare i conti con i miei limiti; devo fare i conti con il fatto che io non posso fare tutto; devo fare i conti con il fatto che non mi posso esaurire, sfinire, perché altrimenti poi passo io dall'altra parte. Allora devo fare i conti con la mia impotenza: "Posso arrivare fino a qui e non oltre. Ce la metterò tutta ma non posso arrivare a tutti e dovrò dire dei no. Dovrò porre dei limiti a me". "So che ti deluderò ma non sono onnipotente e poiché mi conosco e mi amo ti dico di no".

Non devo permettere agli altri di esaurirmi solo perché io non so dire di no. "Si è dato così tanto agli altri che si è esaurito": sembra una vita santa e invece non lo è! Ho conosciuto un prete che si è dato tutto a tutti, poi si è esaurito e nessuno adesso si dà a lui.

Quando diventa troppo, come Gesù devo chiedere aiuto altrimenti devo dire di no.

Conoscere sé stessi è faticoso e, in alcuni casi, un po’ doloroso, ma solamente così possiamo prendere in mano le redini della nostra vita.

 

📲 I MIEI SOCIAL:


lunedì 19 giugno 2023

LA SANTA E L’ASSASSINO IL TRIPLICE OMICIDA ENRICO PRANZINI E SANTA TERESA DI LISIEUX

 

 SANTA TERESA

Santa Teresa viene a conoscenza di un criminale condannato a morte per crimini orribili, si chiamava Enrico Pranzini. Pranzini è ritenuto colpevole del brutale omicidio di tre persone, è destinato alla ghigliottina, ma non vuole ricevere i conforti della fede. Teresa lo prende a cuore e fa tutto ciò che può: prega in ogni modo per la sua conversione, perché lui che, con compassione fraterna, chiama «povero disgraziato Pranzini», abbia un piccolo segno di pentimento e faccia spazio alla misericordia di Dio, in cui Teresa confida ciecamente. Avviene l’esecuzione. Il giorno dopo Teresa legge sul giornale che Pranzini, appena prima di poggiare la testa nel patibolo, «a un tratto, colto da un’ispirazione improvvisa, si volta, afferra un Crocifisso che il sacerdote gli presentava e bacia per tre volte le piaghe sacre» di Gesù. La santa commenta: «Poi la sua anima andò a ricevere la sentenza misericordiosa di Colui che dichiarò che in Cielo ci sarà più gioia per un solo peccatore che fa penitenza che per novantanove giusti che non hanno bisogno di penitenza!»

Ecco la forza dell’intercessione mossa dalla carità, ecco il motore della missione. I missionari, infatti, di cui Teresa è patrona, non sono solo quelli che fanno tanta strada, imparano lingue nuove, fanno opere di bene e sono bravi ad annunciare; no, missionario è anche chiunque vive, dove si trova, come strumento dell’amore di Dio; è chi fa di tutto perché, attraverso la sua testimonianza, la sua preghiera, la sua intercessione, Gesù passi.


domenica 18 giugno 2023

Mt 9,36-10,8 - Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò. - COMMENTO AUDIO.

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Domenica 18 Giugno 2023
Mt 9,36-10,8 - Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, li mandò.
+ Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 9,36-10,8
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/es-192-6-xi-domenica-del-tempo.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/rm-56-11-xi-domenica-del-tempo.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/mt-936-108-xi-domenica-del-tempo.html

giovedì 15 giugno 2023

Gv 3,16-21 - RITO AMBROSIANO - DOMENICA III DOPO PENTECOSTE

RITO AMBROSIANO
DOMENICA III DOPO PENTECOSTE
Domenica 18 giugno 2023
+ Lettura del Vangelo secondo Giovanni - Gv 3,16-21
1. DIO SALVA IL MONDO PERCHÉ LO AMA DI UN AMORE FEDELE, INCONDIZIONATO, UNIVERSALE E INGUARIBILE e la croce è il segno dell’amore TOTALE; AVERE FEDE È CREDERE ALL'AMORE A QUELL'AMORE. Rispondiamo anche noi all'Amore donando Amore nel nostro quotidiano. SIAMO TESTIMONI DELL'AMORE...
2. Dio Padre manda il Figlio tra gli uomini PERCHÉ SIANO ILLUMINATI E SALVATI PER MEZZO DI LUI. Che dovranno fare gli uomini? Che cosa dobbiamo fare noi? CREDERE, CIOÈ ACCOGLIERE IL FIGLIO GESÙ E AFFIDARCI A LUI…
3. “LA LUCE È VENUTA NEL MONDO” ma quanti cercano la luce altrove. NOI VOGLIAMO DIRE SÌ A GESÙ, che CI SPINGE VERSO LA VERITÀ E LA LUCE e ci sollecita a compiere opere vere, leali, intere, nelle quali l’azione esterna esprima la pienezza del cuore. DOMANDIAMO A GESÙ LA GRAZIA DI ACCOGLIERLO OGNI GIORNO COSÌ…
BUONA DOMENICA...
+ Lettura del Vangelo secondo Giovanni 3,16-21

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

mercoledì 14 giugno 2023

Mt 11,25-30 - RITO AMBROSIANO - SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ

RITO AMBROSIANO
SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ
Venerdì 16 giugno 2023
Lettura del Vangelo secondo Mt 11,25-30
1. DIO HA UN CUORE. Un cuore grande come quello di Dio, manifestato nel cuore umano del Figlio fatto uomo. FA INNAMORARE…
2. Gesù accoglie quanti sono stanchi della vita e oppressi da ogni male, fisico e morale. ACCOGLIE TE, portando il nostro peso e scambiandolo con il suo, che allora diventa dolce e leggero. LASCIATI CONTAGIARE DALLA SUA UMILTÀ E MITEZZA…
3. GESÙ CI APRE ALLA SUA AMICIZIA, ci fa entrare nella sua compagnia. DOMANDIAMO CHE IL NOSTRO CUORE ASSOMIGLI AL SUO, per condividere con i fratelli la vita e il suo peso…
BUONA SOLENNITA DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ...
+ Lettura del Vangelo secondo Matteo 11,25-30

In quel tempo il Signore Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e “troverete ristoro per la vostra vita”. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

14.06.2023 - 2Cor 3,4-11 - Ci ha resi capaci di essere ministri di una Nuova Alleanza, non della lettera, ma dello Spirito.

           Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 2Cor 3,4-11

Fratelli, proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d’Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito?
Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell’aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile.
Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.
1. È IN DIO, presente e operante in Paolo mediante Cristo, CHE EGLI NUTRE FIDUCIA E FIEREZZA APOSTOLICA. La sua stessa idoneità di apostolo non deve essere scambiata per una personale capacità o bravura. È SOLO DONO GRATUITO, PURA GRAZIA. 

2. Il Signore non si è limitato a sceglierlo e a chiamarlo all’apostolato. LO HA TRASFORMATO PERCHÉ DIVENTASSE SERVITORE IDONEO E CAPACE della “nuova alleanza”, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, LO SPIRITO DÀ VITA”.

3. A questo punto Paolo traccia un confronto tra le due alleanze (l’antica e la nuova). L’incapacità della legge antica di realizzare ciò che comanda, viene superata dalla nuova alleanza, dal ministero dello spirito e della giustizia: IL DONO INTERIORE DELLO SPIRITO SANTO RENDE POSSIBILE L’ATTUAZIONE DELLA VOLONTÀ DIVINA.

lunedì 12 giugno 2023

12.06.2023 - 2Cor 1,1-7 - Dio ci consola, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione.

         Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 2Cor 1,1-7

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell’intera Acàia: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.

1. Paolo vive in grande tribolazione, sono molte le difficoltà e le afflizioni che ha dovuto attraversare, ma NON HA MAI CEDUTO ALLO SCORAGGIAMENTO, SORRETTO DALLA GRAZIA E DALLA VICINANZA DEL SIGNORE GESÙ CRISTO, per il quale era diventato apostolo e testimone CONSEGNANDO NELLE SUE MANI TUTTA LA PROPRIA ESISTENZA.

2. Proprio per questo, Paolo inizia la lettera con una PREGHIERA DI BENEDIZIONE E DI RINGRAZIAMENTO verso Dio, perché NON C’È STATO ALCUN MOMENTO DELLA SUA VITA di apostolo di Cristo in cui abbia sentito venir meno il sostegno del Padre misericordioso, del Dio di ogni consolazione.

3. NEL SUO SOFFRIRE PER CRISTO, EGLI SPERIMENTA LA CONSOLAZIONE DI DIO. Scrive: «come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così per mezzo di Cristo, abbonda la nostra consolazione» PAOLO CI INVITA A VIVERE OGNI SITUAZIONE UNITI A CRISTO, per portare la consolazione. E così GESÙ CI RENDE CAPACI DI CONSOLARE A NOSTRA VOLTA QUELLI CHE SI TROVANO IN OGNI GENERE DI AFFLIZIONE.

domenica 11 giugno 2023

Gv 6,51-58 - La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. - COMMENTO AUDIO.

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)

Domenica 11 Giugno 2023
Gv 6,51-58 - La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 6,51-58
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

 

📲 I MIEI SOCIAL:

 

Per il commento alle letture di oggi clicca il seguente link...

PRIMA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/dt-82-314-16-santissimo-corpo-e-sangue.html

SECONDA LETTURA

https://renzozambotti.blogspot.com/2023/06/1cor-1016-17-santissimo-corpo-e-sangue.html

VANGELO

https://renzozambotti.blogspot.com/2020/06/gv-651-58-santissimo-corpo-e-sangue-di.html