mercoledì 29 novembre 2023

29.11.2023 - Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28 - Lc 21,12-19 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome...

 

Dal libro del profeta Daniele - Dn 5,1-6.13-14.16-17.23-28

In quei giorni, il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d’oro e d’argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine. Furono quindi portati i vasi d’oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
In quel momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l’uno contro l’altro.
Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele, un deportato dei Giudei, che il re, mio padre, ha portato qui dalla Giudea? Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e risolvere questioni difficili. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d’oro e sarai terzo nel governo del regno».
Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e da’ ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione. Ti sei innalzato contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d’argento, d’oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. Da lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello scritto. E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e questa ne è l’interpretazione: Mene: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato insufficiente; Peres: il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani».
1. Il re Baldassàr, dominato e schiavo del vino, compie un ATTO SACRILEGO: beve lui, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine dai vasi sacri asportati dal tempio di Gerusalemme, e mentre bevevano lodavano gli dèi. È IL DISPREZZO DEL DIO ALTISSIMO. 

2. Mentre bevevano VEDE LE DITA DI UNA MANO SCRIVERE sull’intonaco della parete del palazzo reale. Il re viene preso da un vero e proprio attacco di panico, cerca di capire il significato della visione. Chiama Daniele. DANIELE ELENCA AL RE BALTASSÀR I SUOI PECCATI CONTRO IL DIO ALTISSIMO: Ti sei innalzato CONTRO il Signore del cielo profanando le sue cose sacre. 

3. LO SCRITTO SULLA PARETE È IL GIUDIZIO DEL SIGNORE: La misura è colma. È giunto il momento di passare ad un altro re, un altro regno. - Pesando tutte le sue azioni, il Signore nota che esse non corrispondono a ciò che lui avrebbe dovuto produrre. Il male è molto, il bene è poco, il Signore deve intervenire. - Dio ha deciso di dividere il suo regno e di darlo ai Medi e ai Persiani. ANCORA OGGI E IN OGNI ISTANTE IL SIGNORE PUÒ VENIRE PER MISURARE, PESARE, VALUTARE, DIVIDERE.

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+ Dal vangelo secondo Luca - Lc 21,12-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Un Vangelo di stretta attualità per migliaia di cristiani ancora perseguitati. Per Gesù, ogni forma di persecuzione è un’occasione. “Avrete occasione di dare testimonianza”: potrete affermare l’amore di Cristo, l’attaccamento a Lui, l’unità con i fratelli, la misericordia e il perdono. 
La fede ci fa camminare con Gesù sulle strade tante volte tortuose di questo mondo, nella certezza che la forza del suo Spirito piegherà le forze del male, sottoponendole al potere dell’amore di Dio. L’amore è superiore, l’amore è più potente, perché è Dio: Dio è amore. Coraggio!

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A noi piace controbattere, vincere dialetticamente. Ma Gesù ci dice che la difesa non va preparata, che le risposte arriveranno, da Lui. Ma perché vogliamo sempre programmare e controllare tutto?

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