giovedì 14 luglio 2022

Gn 18,1-10 - XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Domenica 17 Luglio 2022
Gn 18,1-10 - Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gènesi - Gn 18,1-10

In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

1. Abramo, il patriarca, nell'ora del mezzogiorno, quando c'è un gran caldo, è seduto davanti alla tenda e vede arrivare tre uomini. Ne vede tre ma parla con uno solo, LO ADORA COME UNO SOLO, È IL SIGNORE che si è presentato al suo servo e ABRAMO GLI OFFRE UNA SPLENDIDA ACCOGLIENZA.

2. L’ACCOGLIENZA DI ABRAMO È GENEROSISSIMA E PER NULLA FORMALE: fa preparare un vitello intero e da l'incarico a sua moglie Sara, ultra novantenne, di impastare tre Sea di fior di farina (60 Kg). L’OSPITE non è solamente il destinatario di generosità, ma è anche colui che, accogliendo la nostra ospitalità, CI RENDE ONORE, CI RICONOSCE COME DEGNI DI ACCOGLIERLO NELLA NOSTRA CASA.

3. L’ACCOGLIENZA DEL SIGNORE DIVENTA PORTATRICE, PER ABRAMO E SARA, DI UN DONO SPERATO, MA INATTESO. Mentre sono a mensa, il Signore gli promette il dono del figlio, l’annuncio della vita. L'ACCOGLIENZA DEL SIGNORE FA VIVERE, FA NASCERE UNA VITA NUOVA.
 

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