SAN GIOSAFAT KUNCEWYCZ (1580 – 1623) – APOSTOLO DELL’UNITÀ
San Giosafat Kuncewycz, nato da genitori ortodossi in Ucraina, visse in un’epoca segnata dai contrasti tra Chiesa orientale e cattolica. Fin da giovane sentì forte il richiamo all’unità della cristianità e, dopo una profonda riflessione e preghiera, aderì al cattolicesimo, ritirandosi nel monastero basiliano della Santissima Trinità a Vilnius, assumendo il nome religioso di Giosafat. Qui approfondì la vita monastica e divenne guida spirituale per altri monaci, fondando nuovi monasteri e promuovendo la riforma del monachesimo ruteno-ucraino.
Come vescovo di Vicebsk e arcivescovo di Polack, il suo apostolato fu animato dalla ferma volontà di riconciliare le Chiese scismatiche con Roma. La sua eloquenza, conoscenza della Sacra Scrittura, dei libri liturgici orientali e dei Padri della Chiesa gli consentirono di divulgare il primato di san Pietro e l’importanza dell’unione con la Chiesa cattolica. Per il numero di persone che riportò alla comunione con Roma, gli oppositori lo chiamarono “rapitore di anime”. La sua devozione filiale alla Beata Vergine, in particolare all’icona della Regina dei Pascoli, ispirò la sua missione di unità.
Pio XI lo ricordò come «Apostolo dell’unità» nel terzo centenario del suo martirio con l’enciclica Ecclesiam Dei, sottolineando il suo esempio come anticipatore di un dialogo ecumenico basato sulla verità e sulla carità. Avvertito delle minacce contro di lui, Giosafat pregò pochi giorni prima del martirio: «Signore, concedimi di poter versare il sangue per l’unità e per l’obbedienza della Sede Apostolica». La notte del 12 novembre 1623 subì il martirio, perdonando i carnefici, alcuni dei quali furono convertiti dalla sua testimonianza di fede.
San Giosafat è venerato come patrono dell’Ucraina e resta simbolo di coraggio, fedeltà e impegno per l’unità della Chiesa, mostrando come il martirio possa trasformarsi in seme di riconciliazione e comunione.
Per noi oggi:
Quanto siamo disposti a rischiare per la verità e l’unità?
San Giosafat ha messo a rischio la vita per ricondurre alla Chiesa chi era lontano. Oggi, nelle nostre comunità, quanto siamo pronti a difendere la verità della fede o a promuovere l’unità, anche quando ciò comporta conflitti o incomprensioni?
Siamo capaci di perdonare i “nostri nemici”?
Il santo perdonò i suoi carnefici, alcuni dei quali furono convertiti dal suo esempio. Noi sappiamo trasformare l’offesa, il rancore o le divisioni in opportunità di riconciliazione?
Quanto la nostra fede diventa azione concreta?
La devozione di Giosafat non restò teoria: fondò monasteri, guidò comunità, scrisse e predicò per l’unità. Oggi, quante delle nostre convinzioni cristiane si traducono in gesti concreti che cambiano la vita degli altri o rafforzano la comunione?
Memoria della passione di san Giosafat (Giovanni) Kuncewicz, vescovo di Polotzk e martire, che spinse con costante zelo il suo gregge all’unità cattolica, coltivò con amorevole devozione il rito bizantino-slavo e, a Vitebsk in Bielorussia, a quel tempo sotto la giurisdizione polacca, crudelmente assalito in un tumulto dalla folla a lui avversa, morì per l’unità della Chiesa e per la verità cattolica.
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Stavo attraversando un periodo difficile della mia vita e questo ha influenzato molto la mia unione con mia moglie. Avevamo così tanti problemi emotivi e lotte e questo da solo ci ha fatto prestare meno attenzione ai bisogni reciproci. Mentre ero lì a cercare di risolvere i miei problemi e rimettermi in piedi in modo da poter rimodellare il mio matrimonio e farlo funzionare meglio, mia moglie aveva delle donne intorno a lei che l'hanno influenzata in modo sbagliato e le hanno fatto prendere la parte sbagliata andandosene. Quell'incidente da solo mi ha distrutto ed ero sicuro che non stesse facendo tutto ciò che faceva con i suoi giusti sensi. Ho fatto quello che potevo per riportare la pace ma non ha mai funzionato e ho dovuto contattare il dottor Isikolo che ha reso possibile per me risolvere il problema. Ha lavorato per me e ha ripristinato l'amore e il legame tra me e mia moglie e lei è tornata a casa. Il risultato del suo lavoro ha iniziato a manifestarsi appena dopo 48 ore come promesso e posso dire con sicurezza che ora va tutto bene tra noi e siamo entrambi felici insieme, sono qui per convalidare le informazioni là fuori che il dottor Isikolo è un uomo buono e onesto di cui ti puoi fidare per aiutarti con i tuoi problemi. Puoi contattarlo all'indirizzo isikolosolutionhome@gmail.com oppure inviargli un messaggio tramite WhatsApp al +234-8133261196.
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