domenica 9 novembre 2025

Mt 25,31-46 - RITO AMBROSIANO - NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO

RITO AMBROSIANO
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO
DOMENICA 09 novembre 2025
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo - Mt 25,31-46
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».  
1. NON avere paura del Giudizio finale di Dio, PERO' apri il cuore al Suo amore. Rispondiamo al suo amore con le sei opere di misericordia corporale: dar da magiare e da bere, dare ospitalità ai forestieri, vestire gli indigenti, visitare i malati e i carcerati.. CHI AMA DIO NON PUÒ DISINTERESSARSI DEL SUO PROSSIMO. NEL PROSSIMO, NEL POVERO, C'E' GESU'!

2. Il giudizio ”finale“ è già in atto, ORA, incomincia adesso, nel corso della nostra esistenza. Tale giudizio è pronunciato in OGNI ISTANTE della vita, come RISCONTRO della nostra accoglienza dell'altro o della nostra chiusura in noi stessi”. IL GIUDIZIO RIGUARDA LA CARITÀ'. CORAGGIO VIVIAMO DI CARITÀ'!!

3. Ma se noi ci chiudiamo (= e accade), siamo noi stessi che ci condanniamo alla Geenna (= all'immondizia, a una vita inutile, all'INFELICITA'). Andiamo a confessarci e ripartiamo OGGI, la nostra salvezza è APRIRSI a Gesù e LUI CI SALVA. «ANDIAMO AVANTI, SENZA PAURA CON LA CERTEZZA, CHE LUI CI PORTERÀ ALLA GLORIA DEL CIELO». SPERANZA CERTA NE SONO SICURO PERCHE' FONDATA IN DIO!!

BUONA DOMENICA

 

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