SAN SILVESTRO, ANACORETA E FONDATORE DEI SILVESTRINI (1200–1267)
San Silvestro nacque ad Osimo, giovane nobile e colto, destinato dal padre a una carriera mondana, ma attratto dalla Sapienza di Dio e dalla vita religiosa. Dopo anni di opposizione familiare, riuscì a entrare nella comunità dei Canonici di Osimo, dove si distinse per zelo, preghiera, predicazione e osservanza del Vangelo, anche affrontando incomprensioni e resistenze, come quella del Vescovo locale. La contemplazione della morte durante un funerale lo spinse a rinunciare al mondo e a ritirarsi in solitudine, vivendo per tre anni in grotte tra preghiera, digiuni e penitenze, fino a sentire la chiamata divina per stabilirsi alla Grottafucile, suo primo eremo.
La fama della sua santità attrasse discepoli e visitatori, spingendolo a fondare una comunità monastica secondo la Regola benedettina, sotto la guida e l’ispirazione di San Benedetto stesso. Successivamente si trasferì sul Monte Fano, vicino alla fonte Vembrici, dove edificò un nuovo eremo e organizzò la vita dei monaci con preghiera, digiuni, meditazione e canto dei Salmi. La comunità seguiva uno stile di vita povero, semplice e austero, concentrata sull’essenziale, secondo lo spirito originario della vita monastica.
San Silvestro operò numerosi miracoli in vita, guarendo malati, ciechi e zoppi, domando incendi e liberando posseduti dal demonio. Fu assistito dalla Vergine Maria, che gli donò esperienze straordinarie, come la visione della Natività e la comunione miracolosa, illuminando la sua comprensione delle Scritture. La sua santità e il suo insegnamento attrassero numerosi discepoli, tra cui il Beato Filippo da Recanati, il Beato Giovanni dal Bastone e il Beato Ugo degli Atti, che continuarono la sua opera.
San Silvestro morì il 26 novembre 1267 all’età di circa 90 anni, circondato dall’affetto dei suoi monaci e con la fama di santità e miracoli. La sua anima, secondo i testimoni, fu trasportata in cielo dagli angeli. Le sue reliquie sono custodite nel Monastero sul Monte Fano e continuano a essere oggetto di devozione, con miracoli e grazie attribuiti alla sua intercessione. Oggi la tradizione silvestrina continua in Italia e nel mondo, con monasteri attivi in luoghi come Roma, Fabriano, Bassano Romano, Sri Lanka, India, Stati Uniti, Australia e Filippine, mantenendo viva l’eredità spirituale del Santo Anacoreta.
Per noi oggi:
Il vero potere nasce dall’abbandono del mondo. San Silvestro rinunciò a ricchezze, onori e comodità per cercare Dio. Ci sfida a riflettere: quante delle nostre ambizioni e preoccupazioni mondane ci impediscono di vivere con autenticità e libertà spirituale?
La santità richiede coraggio e perseveranza. Affrontò opposizioni familiari, incomprensioni ecclesiastiche e solitudine estrema senza scoraggiarsi. Oggi ci provoca a chiederci: saremmo capaci di seguire le nostre convinzioni più profonde, anche quando gli altri non ci comprendono?
La fede trasforma la vita e persino la natura. Con preghiera e amore a Dio, Silvestro operava miracoli, e persino gli animali e gli elementi naturali sembravano rispondere al suo spirito. Ci interroga: riusciamo a vivere una vita così armoniosa con Dio da influenzare positivamente il mondo intorno a noi?
A Roma, beato Giacomo Alberione, sacerdote, che, sommamente sollecito per l’evangelizzazione, si dedicò con ogni mezzo a volgere gli strumenti della comunicazione sociale al bene della società, facendo dei sussidi per annunciare più efficacemente la verità di Cristo al mondo, e fondò per questo la Congregazione della Pia Società di San Paolo Apostolo.
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NELLO STESSO GIORNO:
BEATA ENRICHETTA ALFIERI RELIGIOSA - MILANO
Borgovercelli, Vercelli, 23 febbraio 1891 - Milano, 23 novembre 1951
È conosciuta come l’«angelo di San Vittore» per il servizio svolto per tanti anni nel grande carcere milanese. È l’accompagnamento ai detenuti anche in frangenti molto difficili l’ambito in cui suor Enrichetta Alfieri ha vissuto in maniera eroica le virtù cristiane al punto da essere trovata di degna del titolo di beata. Un giorno venne scoperta col bigliettino di una donna ebrea che dal carcere scriveva ai parenti invitandoli a mettersi in salvo; così anche la suora finì dietro le sbarre. E scampò la fucilazione solo per l’intervento del cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, che scrisse personalmente a Mussolini per invocare clemenza. Allontanata dal carcere vi ritornò subito, a guerra finita, rimanendovi fino al 1951, l’anno della morte. Nella diocesi di Milano la sua memoria si celebra il 26 novembre.
SAN SILVESTRO, ABATE, FONDATORE DEI SILVESTRINI
Osimo, 1177 - 26 novembre 1267
Tra i fondatori del monachesimo riformato, Silvestro, dopo tre anni vissuti da eremita sulle montagne marchigiane, si circonda di una comunità cui dà la Regola di San Benedetto. I nuovi monaci benedettini saranno detti “silvestrini”. Muore nel 1267; è canonizzato nel 1589 da Clemente VIII.
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO, FRANCESCANO
Porto Maurizio, Imperia, 1676 - Roma, 26 novembre 1751
Sacerdote francescano dalla “parola bruciante”, percorse l’Italia “per ammonire e convertire folle immense”, richiamando “alla penitenza ed alla pietà”. Questo era secondo Giovanni Paolo II, Leonardo, il Santo ligure che eresse al Colosseo 14 edicole per il pio esercizio della Via Crucis.
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