martedì 16 luglio 2024

ALLA SCOPERTA DEL BUON LADRONE…

ALLA SCOPERTA DEL BUON LADRONE…

Il 25 marzo la liturgia della Chiesa ricorda san Disma, noto come il buon Ladrone, a cui Gesù disse sul Calvario: "Oggi sarai con me in Paradiso". Questa data non è casuale, poiché coincide con l'Annunciazione e l'Incarnazione del Verbo, ma anche con il giorno in cui Gesù consumò il suo supremo sacrificio secondo un'antica tradizione. Sul Calvario, Gesù fu crocifisso con due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra, noti come Disma e Gisma nei Vangeli apocrifi.

La parola "Ladrone" non deve ingannare, poiché il termine "Latrones" indicava briganti da strada, non solo ladri, ma anche assassini e rapinatori, puniti di morte in tempi antichi. Disma, il buon Ladrone, fu un capo brigante, probabilmente egiziano, condannato per gravi delitti, tra cui il fratricidio. Tuttavia, sulla sua croce, era scritto: "Hic est Dismas latronum Dux".

La morte sulla croce era una delle forme più dolorose di esecuzione, e i condannati soffrivano terribilmente, sospesi a quattro chiodi. Mentre i due ladroni imprecavano tra gli spasimi, Gesù sopportava i tormenti con pazienza inalterabile, pronunciando parole di misericordia per i suoi carnefici: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno".

Entrambi i ladroni ascoltarono le parole di Gesù, ma solo Disma si convertì, mentre l'altro continuò a bestemmiare. Disma, ascoltando le parole di oltraggio contro Gesù del suo compagno di rapine, lo rimproverò apertamente, affermando l'innocenza di Cristo: "Non hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente siamo condannati alla Croce, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". 

La conversione di Disma fu una manifestazione della grazia divina che lo illuminò, portandolo alla fede soprannaturale nonostante le sue circostanze disperate. Disma, nonostante la sofferenza e la morte imminente, riconobbe in Gesù il Salvatore e lo pregò di ricordarsi di lui quando sarebbe entrato nel suo regno. Disse: "Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gesù gli rispose: "In verità io ti dico che oggi sarai con me in Paradiso" La sua confessione e il suo atto di pentimento furono premiati dalla promessa di Gesù: "In verità io ti dico che oggi sarai con me in Paradiso".

Le parole di Gesù a Disma, "Oggi sarai con me in Paradiso", sono un'assicurazione della salvezza immediata e un conforto per chiunque si trovi nel momento della morte. Questo episodio della conversione di Disma è stato celebrato nel corso della storia cristiana e ha ispirato numerose opere d'arte e composizioni musicali, testimoniando la speranza nella misericordia di Dio.

San Disma è considerato il protettore dei peccatori in punto di morte e la sua storia offre un esempio di pentimento sincero e di fiducia nella misericordia divina. La sua memoria continua a ispirare i credenti a cercare il perdono e la salvezza anche nelle situazioni più disperate.

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