lunedì 2 settembre 2024

02.09.2024 - 1Cor 2,1-5 - Lc 4,16-30 - Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio… Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi - 1Cor 2,1-5

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
    1. San Paolo ricorda alla comunità di Corinto come si è comportato fra di loro quando è arrivato: VI HO ANNUNCIATO IL MISTERO DI DIO nella semplicità, mi sono presentato nella mia debolezza, nella mia umanità della mia persona guidata dallo Spirito. UN ESEMPIO PER TUTTI!
    2. HO DETTO DI SAPERE UNA COSA SOLA: GESÙ CRISTO CROCIFISSO. Paolo si è presentato come un uomo pieno di Cristo avvolto dallo spirito di Gesù, una persona luminosa sebbene debole, povero, senza mezzi e senza abilità di parola. CRISTO TUTTO!
    3. Parlava di un uomo morto sulla croce, più debole di così! Eppure Paolo attirò, molte persone rimasero colpite dalla sua luce, GUSTARONO LA BELLEZZA DELLA VITA ATTRAVERSO LA SAPIENZA DI PAOLO. Paolo illuminato da Cristo è diventato luce per gli altri. IL GIUSTO RISPLENDE COME LUCE.

    ------------------------------------------

    + Dal vangelo secondo Luca - Lc 4,16-30
    In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
    «Lo Spirito del Signore è sopra di me;
    per questo mi ha consacrato con l’unzione
    e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
    a proclamare ai prigionieri la liberazione
    e ai ciechi la vista;
    a rimettere in libertà gli oppressi
    e proclamare l’anno di grazia del Signore
    ».
    Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
    Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
    All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. 

     

    Dio ha voluto che la missione di Gesù iniziasse con l'annuncio della liberazione, dalle schiavitù del peccato e della morte e dalla nostra tendenza a vivere senza Dio. Ogni istante della nostra vita dovrebbe essere un tempo di Grazia, di liberazione e di accoglienza della Parola. Evangelizzare i poveri è la missione di Gesù e la nostra: essere cristiano è essere missionario. Annunciare il Vangelo con la vita e la parola è il compito principale della comunità cristiana. Non è solo assistenza sociale o attività politica, ma offrire la forza del Vangelo che converte i cuori, risana le ferite e trasforma i rapporti secondo l’amore. I poveri sono al centro del Vangelo. Ci stai?

    ----------------------------------------------------

    In casa nessuno è profeta. Se il Vangelo suona troppo familiare non funziona, è “spuntato”, smette di essere profezia. Come si trova l’equilibrio tra il familiare e l’inquietante?

    ---------------------------------------------------- 

     

    📲 I MIEI SOCIAL:

    Nessun commento:

    Posta un commento