martedì 16 dicembre 2025

SANTA MONICA

SANTA MONICA

Modello di donna credente e madre instancabile, santa Monica (331–387) nacque a Tagaste, in Numidia, in una famiglia cristiana berbera. Fin da giovane si distinse per intelligenza vivace e profonda sensibilità spirituale, qualità che seppe coniugare con un carattere forte e determinato. Sposata con Patrizio, funzionario municipale pagano dal temperamento irascibile, seppe conquistarlo alla fede cattolica con la pazienza, l’amore e la preghiera costante: il marito ricevette il battesimo poco prima di morire.

 Rimasta vedova a 39 anni, Monica si dedicò interamente ai suoi tre figli, tra i quali Agostino, destinato a diventare vescovo di Ippona e Padre della Chiesa. Ma proprio lui fu la sua croce: intelligente e brillante, Agostino si allontanò dalla Chiesa, aderì al manicheismo e visse in concubinato, diventando padre del piccolo Adeodato. Per Monica fu un dolore immenso: inizialmente non lo accolse in casa, sdegnata per le sue scelte, ma ben presto comprese che la via della fede non è mai quella del rifiuto, bensì della perseveranza.

 Lacrime e preghiere furono il suo linguaggio quotidiano davanti a Dio. Le Confessioni di Agostino ci raccontano come Monica pregasse senza tregua per la conversione del figlio, con una certezza che le derivava da un “sogno consolatore”: nel cuore della madre si radicò la convinzione che «il figlio di tante lacrime non poteva perire». Questa certezza le diede la forza di attendere i tempi di Dio, senza disperare.

 Quando Agostino, fuggito a Roma e poi trasferitosi a Milano, si accostò a sant’Ambrogio e cominciò ad aprirsi alla verità, Monica seppe mantenere una calma fiducia: non esultò in maniera disordinata, ma accolse i segni della grazia con pacatezza, dicendo: «Credo in Cristo che prima di migrare da questo mondo ti avrò veduto cattolico convinto».

 La sua fede fu premiata: Agostino si convertì, ricevette il battesimo e intraprese il cammino che lo avrebbe reso uno dei più grandi santi e dottori della Chiesa. Pochi mesi dopo, Monica morì serenamente a Ostia, certa che la sua missione di madre fosse compiuta.

 Santa Monica ci ricorda che la maternità non è solo biologica, ma è vocazione spirituale. Lei non smise mai di intercedere per Agostino, credendo con fiducia che Dio avrebbe compiuto l’opera. La sua vita è testimonianza di una verità sempre attuale: la preghiera perseverante di una madre ha una forza che nessun peccato può spegnere.

 Nel nostro tempo, in cui molti genitori si sentono impotenti davanti agli smarrimenti dei figli, Monica insegna a non arrendersi. L’amore cristiano non giudica, ma accompagna, piange e attende con fiducia i tempi di Dio. Così la sua storia diventa un messaggio di speranza: non c’è cuore troppo lontano che la grazia non possa raggiungere, se sostenuto da lacrime e preghiere che salgono al cielo.

 

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